Qualche anno fa girovagando per New York ho incontrato un murale su cui c’era scritto: “I Love the Bronx”. Da quel momento mi sono interrogato più volte sul rapporto tra “centro” e “periferia”. Da questa riflessione è nato un progetto teatrale, un lavoro di ricerca condiviso con attori, musicisti e un disegnatore che ci ha permesso di scoprire storie incredibili, passioni, sogni, amori, madri, perdite e rinascite. (Nicola Ragone, regista).
Lauria si racconta insieme ad altre tre periferie, Ferrandina, Potenza e Tito, in spettacoli nati da un laboratorio di scrittura partecipata con gli abitanti della contrada Cerasofia, un progetto di teatro itinerante che porta in scena le storie là dove sono nate. Una riflessione sul concetto di periferia per puntare i riflettori sulle narrazioni quotidianamente generate nelle aree al margine. Prodotto dalla rete “Underground” (Onirica S.r.l., Fargo Produzioni e Blu Magma Factory) con il sostegno della Città di Lauria e della Regione Basilicata, I love the Bronx si pone come un esperimento di arte pubblica di grande valore sociale ed emotivo.
Prendendo in esame, come punto di partenza, il quartiere periferico per antonomasia: il Bronx di New York, controverso e stigmatizzato -centro di una vita che rigetta la vita del Centro- ci accorgiamo subito che il confronto con i sobborghi del sud Italia non regge.
Iluoghi della periferia bramano di essere raccontati, con tutte le loro contraddizioni: storie di riscatto, di accoglienza e multiculturalismo, malgrado spesso attanagliati dalle difficoltà nello stare al passo coi tempi, dal sentimento di fedeltà al proprio habitat che rende restii al cambiamento.
In questo progetto artistico la periferia lucana si mostra attraverso le voci degli abitanti della Contrada Cerasofia di Lauria (PZ), del quartiere Bucaletto di Potenza, della zona industriale di Tito (PZ), del borgo rurale Macchia di Ferrandina (MT).
Un lavoro di ricerca attuato nel corso di una residenza artistica per attori che ha generato quattro testi teatrali – suddivisi in tre spettacoli – nati dai laboratori di scrittura partecipata con gli abitanti che, ricordando e raccontandosi, hanno ricostruito un mondo a rischio sgretolamento.
Gli spettacoli teatrali, diretti dal regista Nicola Ragone, vedono la partecipazione a Lauria dell’attrice Annarita Colucci, le interazioni musicali di Federico Leo e animate da testimonianze del territorio.
In occasione della prima data dello spettacolo teatrale “I love the Bronx” a Lauria il 18 febbraio alle ore 18:30 presso la Sala “Di Sipio” sarà anche possibile visitare la mostra dal titolo “Suburbana”del fotografo Giuseppe Velardi.
Le testimonianze raccolte sotto forma di video-interviste nei giorni della residenza, porteranno alla realizzazione di un documentario contente il racconto originale di queste storie di vita vissuta.