Prima assoluta al Cinema Comunale di Matera per il film “Una domenica notte”, una produzione cinematografica indipendente interamente ambientata in Basilicata. Sul palco il regista Giuseppe Marco Albano, lo sceneggiatore e attore protagonista Antonio Andrisani, l’attore Ernesto Mahieux e i due produttori della Camarda film, Paolo Mariano Leone e Angelo Viggiano. Al termine del film sul palco sono saliti per un saluto anche il presidente e il direttore della Lucana Film Commission, Franco Rina e Paride Leporace.
Dopo il grande successo del cortometraggio “Stand by me”, premiato anche con un David di Donatello, la collaborazione tra Albano e Andrisani è sfociata in questa produzione che ha il pregio di essere stata realizzata interamente in Basilicata, dalla scrittura alla distribuzione. Una produzione che ha visto la luce grazie alla passione per il cinema di due produttori lucani, il pisticcese Paolo Mariano Leone e il bernaldese Angelo Viggiano, pronti a costituire per la prima volta in terra lucana una casa di produzione cinematografica. In visione dal 25 gennaio 2013 in circa quaranta sale cinematografiche, il film sarà promosso nel prossimo appuntamento in programma a mezzanotte di sabato 26 gennaio all’interno di “Cinematografo”, il format in onda su Rai Uno e condotto da Gigi Marzullo che promuove le produzioni in uscita nel fine settimana in Italia.
Una vetrina importante per un film che vede il materano Antonio Andrisani in compagnia di tanti nomi illustri del cinema italiano Ernesto Mahieux, Tiziana Schiavarelli e Pinuccio Sinisi, Francesca Faiella, Claudia Zanella, Adolfo Margiotta, Anna Ferruzzo, Saman Anthony, Adolfo Margiotta, Pietro De Silva, Alfio Sorbello, Rocco Barbaro, Marit Nissen e Pascal Zullino, che assieme al giovane Claudio Salvato, Carlo Luca De Ruggieri, Antonio Montemurro e Antonio Paradiso rafforza la schiera degli attori materani.
“Una domenica notte” fa emergere un’ottima fotografia ed esalta i paesaggi di Pisticci, Bernalda, Viggiano, Sant’Arcangelo, la spiaggia di Metaponto, i Sassi di Matera e alcune zone del centro storico come Piazza Sedile e gli interni del Conservatorio Duni.
Una domenica notte diventa anche uno spot per la musica lucana della Krikka Reggae e si avvale della colonna sonora originale firmata da Popolous e da alcuni brani di Dario Brunori, tra cui “Una domenica notte”, che ha ispirato anche il nome della produzione cinematografica.
Una domenica notte ha battezzato anche la nuova avventura della Lucana Film Commission, che ha deciso di affidare all’ex direttore del Quotidiano della Basilicata, il calabrese Paride Leporace e al presidente Franco Rina, giornalista di “La7″, il compito di valorizzare e sostenere le produzioni cinematografiche che nei prossimi mesi saranno girate sul territorio lucano. L’auspicio è che vengano privilegiate le produzioni dei nostri filmaker anzichè dare spazio ai soliti furbetti del quartierino che vengono a saccheggiare la nostra terra e mortificano le professionalità presenti in Basilicata.
“L’Appuntamento con Una Domenica Notte è imperdibile perché racconta noi lucani per quello che siamo veramente, cerca di spiegare attraverso il nostro piccolo microcosmo valori universali”-ha affermato il regista, Giuseppe Marco Albano- “Attraverso la provincia-ha continuato-,noi raccontiamo la famiglia, l’amore per la nostra terra, l’amore per il cinema, l’amicizia, tutti valori unici ed universali, e poi semplicemente per trascorrere una serata diversa guardando sul grande schermo i luoghi che guardiamo con i nostri occhi tutti i giorni”.
Il film racconta la storia di Antonio Colucci, interpretato da Antonio Andrisani, Un uomo di 46 anni che avrebbe voluto essere un grande regista di film horror e che all’età di 26 anni sembrava promettere bene. Dopo il fiasco del primo lungometraggio, le cui traversie produttive relegano il film al solo mercato dell’home video tedesco, si sposa e ha un figlio. Il divorzio, la quotidianità e la mancanza di intraprendenza lo bloccano nella sua cittadina di provincia dove il miraggio del cinema lentamente svanisce. Giunto ad una età plausibilmente “di mezzo”, decide, come spesso accade, di fare un resoconto della propria vita. Il suo sogno di diventare regista di film di “genere”, nonostante il panorama e il mercato italiano del settore sia trasfigurato, non si è mai sopito del tutto, anzi, ha sempre covato dentro di lui. Decide così, di trovare i fondi per girare una sceneggiatura a budget molto basso, approfittando di una storia incentrata su un solo personaggio e location unica. Scoprirà in questa ricerca che l’orrore che lo circonda è molto più impressionante del film del terrore che vuole girare… Il finale è enigmatico e lascia al pubblico la possibilità di immaginare quello che potrà accadere al regista Colucci.
Michele Capolupo
La fotogallery della prima proiezione del film “Una domenica notte”.