Dopo un importante intervento di restauro, sarà restituito alla pubblica fruizione Palazzo d’Errico a Palazzo San Gervasio, adeguato a spazio museale dotato di tutti i servizi in linea con gli standard. I mille metri quadri sui quali si sviluppa (con la disponibilità di una biblioteca e di una corte affacciata direttamente sul centro città), accoglieranno a partire dalle prossime settimane un grande e ambizioso progetto, promosso dall’Ente Morale Pinacoteca – Biblioteca Camillo d’Errico / Palazzo San Gervasio in collaborazione con: Unione Europea, Comune di Palazzo San Gervasio, Regione Basilicata, Provincia di Potenza, A.P.T. Basilicata e il patrocinio del MiBAC.
Il progetto, coadiuvato dalla Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera, grazie ad un programma d’importanti esposizioni temporanee in successione, rappresenta il più innovativo progetto di conservazione e valorizzazione implementato in Basilicata, uno di quei rari casi in cui si unisce l’intervento conservativo e di valorizzazione di un vasto patrimonio storico come la Collezione d’Errico, con l’esigenza di una nuova fruibilità della cultura.
In questo contesto Palazzo d’Errico si pone come un polo museale, uno spazio vivo e attivo dove possono convivere momenti artistici diversi: dall’arte storica al linguaggio contemporaneo, espresso in tutte le sue forme. Un progetto strutturale dunque, che ha come scopo oltre alla costituzione di un punto di riferimento culturale regionale di alto profilo, anche quello di valorizzazione della città di Palazzo San Gervasio come attrattore culturale di tutto un territorio ad essa afferente (il Vulture, il Melfese, il Tavoliere).
L’inaugurazione degli spazi sancisce la nascita di un nuovo spazio museale, moderno nell’esprimere una nuova concezione di museo, che oltre l’esposizione di oggetti concreti ospitati al suo interno, diventa occasione per comprendere i nuovi significati e le nuove funzioni di questo termine: non più soltanto luogo in cui esporre ordinatamente opere e manufatti, bensì un ambiente in cui fruizione estetica, arricchimento culturale, ricerca e sperimentazione artistica, riescono ad accrescere la cultura del territorio e unire la materialità dell’opera d’arte all’immaterialità della sua funzione politica e intellettuale.
L’evento rappresenta uno dei progetti culturali più importanti del 2009 non solo per il valore inestimabile delle opere (la Collezione d’Errico rappresenta la più grande raccolta d’arte del Meridione seconda al solo Museo Capodimonte di Napoli, per i pittori di Scuola Napoletana), ma anche perchè rappresenta l’evento inaugurale delle attività della Pinacoteca – Biblioteca Camillo d’Errico, che torna in questo modo, a partecipare attivamente alla vita collettiva della città e di un territorio arricchendone e coadiuvandone le proiezioni di sviluppo.
Come afferma il conservatore della collezione, il dott. Mario Saluzzi: “L’inaugurazione sancisce la nascita di un polo culturale che, partendo dall’importante nucleo storico della Collezione d’Errico, si proietta in un contesto nazionale e internazionale per mostrare il suo nuovo volto museale impegnato a rafforzare il proprio ruolo nel campo della cultura, coniugando attraverso progetti culturali innovativi le ricchezze del territorio, il gusto, il loisir e l’arte di vivere”.