Il mondo della scuola incontra l’Associazione Matera 2019 e si conferma fucina di talenti per sostenere la candidatura di Matera a capitale europpea della cultura. Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Associazione Matera 2019 all’interno della rassegna “Un ponte sul Mediterraneo”, nella sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi è stata premiata la terza classe, sezione E, della scuola media Torraca per aver prodotto un power point e una pubblicazione sul tema scelto da Matera2019. La premiazione è avvenuta all’interno del programma “Cadmos alla ricerca di Europa – Focus Matera-Istanbul 2010”, che ha previsto un convegno in forma di dialoghi e una tavola rotonda dal titolo “Sguardi sulla Turchia”, con la partecipazione di ospiti ed esperti quali la dottoressa Marta Ragozzino Soprintendente per i Beni Storici Artistici e Demoetnoantropologici della Basilicata e del professore Cristos Xiloyannis Delegato del Rettore dell’Università della Basilicata per la sede di Matera. Nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi il moderatore del convegno Marco Ansaldo, giornalista “vaticanista” de La Repubblica, Yasemin Taskin – giornalista, corrispondente del giornale turco “Sabah”, don Donato Giordano – monaco olivetano, docente presso l’Istituto di Teologia Ecumenica Greco-Bizantina di Bari, il professor Emmanuele Curti – archeologo, Università della Basilicata e Sükran Moral – artista turca presente a Matera per presentare le sue opere legate al progetto culturale. Ha introdotto i lavori il presidente dell’Associazione Matera 2019, Francesco Salvatore.
La classe 3 E della scuola media secondaria di primo grado “Torraca” di Matera è stata con una targa su tufo, per aver vinto la prima tappa del concorso “Cadmos alla ricerca di Europa”. Il lavoro, presentato sia attraverso una pubblicazione cartaea che in formato elettronico su power point è stato realizzato in una settimana con il supporto dlele professoresse Mariella Virgintino, Paola Masciulli. La presentazione in power point è stata proiettata in loop durante tutta la durata del convegno. L’evento culturale è stato chiuso in serata dal concerto del Real Duo proposto dall’Associazione Culturée Chitarristiche.
Francesco Salvatore, presidente dell’Associazione Matera2019 in apertura ha sottolineato che “Proveremo a portare a Matera i rappresentanti delle altre città europee per mettere in relazione questi grandi centri con la cultura locale. Colgo l’occasione per ringraziare il dirigente scolastico della “Torraca”, il dirigente scolastico Leonardo Iannuzzi, le professoresse Mariella Virgintino e Paola Masciulli e i ragazzi che hanno realizzato un lavoro su Cadmos alla ricerca di Europa”, un lavoro che conferma la nostra intenzione di coinvolgere nel nostro progetto anche il mondo della scuola”.
Giovanni Pompeo, direttore artistico e curatore degli eventi: “Voglio rivolgere il mio discorso ai ragazzi per sottolineare che questo incontro nasce da una domanda. Speriamo che Matera sia la capitale della Cultura del 2019. Questo incontro vuole anche determinare quanto ci conoscono le nazioni e quante di loro ci sono vicine. Ricordo che Istambul è stata la capitale della cultura nel 2010 ed è pronta ad entrare in Europa. Abbiamo pensato di rivolgere l’attenzione a questo territorio per scoprire come vive questo evento rispetto a noi. Noi possiamo considerarci dei pionieri di questo progetto, ci crediamo e sono felice di cominciare questo percorso con voi”.
Marco Ansaldo ringrazia il Soprintendente Marta Ragozzino per l’ospitalità ricevuta in occasione di questo convegno. “Il sogno di diventare capitale europea della Cultura è importante e Matera deve continuare a perseguirlo- spiega il Sovrintendente- in modo da realizzare un processo che può cambiare il volto di questa città. Matera deve essere un luogo di linguaggio artistico e per questa ragione la candidatura è la chiave che può rilanciare il turismo e l’economia. Bisogna puntare alla crescita della cultura. Occorre fare dei sensi di debolezza i punti di forza e il cambio all’insegna di scambio di cultura”.
Gli alunni della “Torraca”: “Per noi è stato un modo per conoscere l’Europa, per conoscere Matera e la sua storia e siamo onorati di ricevere questo riconoscimento al nostro lavoro con una targa”.
Yasemin Taskin disquisisce sulla Turchia degli anni 70, 80 e 90 e sulle problematiche che ha vissuto come il regime Militare e i colpi di Stato e dei tabù che ci sono oggi. “La Turchia deve fare i conti con alcuni tabù e gli intellettuali cercano di aprire dibattiti sulle questioni. E’ un Paese in grande sviluppo economico ma comunque gli intellettuali vengono minacciati di morte con il famigerato articolo 301 che accusa il giornalista di tradimento e vengono portati in tribunale”.
Sükran Moral, che vive tra Istambul e Roma, racconta del rapporto tra l’artista e la sua Patria: “Sono contenta di essere tra voi con un ponte che ci avvicina e mi auguro che Matera sia la capitale della cultura europea. La vedo come un gioiello e i ragazzi che sono stati premiati stasera ci hanno detto cosa è Matera. Mi ha colpito e tanto la storia relativa alla Madonna della Bruna che narra la storia del carro assaltato dai saraceni. Devo dire che l’ho trovata molto carina e mi piace anche scherzare sulla frase inserita sulla targa “Mamma li turchi”. Voglio sottolineare che se un Paese non è nutrito dalla cultura non andrà mai avanti ma indietro. Io personalmente ho vissuto una esperienza brutta. Sono stata minacciata di morte il 7 dicembre del 2010 nel mio Paese dove vengono mesi in galera giornalisti e intellettuali. I miei lavori sui diritti delle donne, dei travestiti, dedicati alla violenza sulle famiglie non sono visti bene dal potere ma noi non dobbiamo piegarci davanti al Potere. Quando ho parlato di questi argomenti il giorno dopo ero famosa in tutta la Turchia ma dicevano che fossi amorale. In realtà con il mio lavoro ho messo uno specchio sulla realtà. Come possono parlare di amoralità se per vendere un dentifricio loro fanno vedere le parti del corpo femminile? Mi hanno minacciato di morte e sono dovuta scappare. In questo momento sono in esilio e potrei morire se dovessi rientrare in Turchia. Nel mio Paese c’è una violenza del potere. Loro vogliono vedere una realtà diversa. La vita bisogna affrontarla con il sorriso e amore di fronte a questa vita disumana. Noi non abbiamo avuto la cultura per avvicinarci all’Europa ma nel momento in cui faremo parte dell’Europa dobbiamo conservare la nostra identità”.
Emanuele Curti parla dello scavo che ha svolto in Turchia negli anni 80 e dell’arte a partire dal 1443 quando cade Bisanzio e Firenze diventa sede della cultura greca. Parla del pittore Gentile Bellini e della cultura della contrapposizione, della nuova frontiera che è il confine tra Oriente e Occidente. Mette in risalto la scultura marmorea e alla fine dichiara: “Dobbiamo costruire un dialogo da cui ripartire per costruire nuovi modelli culturali”.
Don Donato Giordano parla del difficile rapporto tra musulmani e cattolici. “Sono state sollevate tante cose interessanti e tante sollecitazioni. Questo Focus Matera –Istambul mi porta a fare una considerazione e a pensare sino a che punto è lecito vedere unite Matera e Istambul, che non è più la capitale del Paese. Credo che su Matera e Instambul occorre mettere delle riserve, perchè ci sono gravi problemi con i curdi, con i kappa kappa”.
Don Donato Giordano ricalca passaggi storici e sottolinea che “Uno dei problemi della Turchia è il dialogo interno dal punto di vista religioso. C’è stato un forte richiamo del Parlamento nel 2010 che ha evidenziato tutte le problematiche e i rapporti con la Grecia. E’ un problema ineludibile quello dell’ingresso della Turchia in Europa. Comparare la nostra piccola città di Matera, che ha la sua storia, con Istambul non regge il confronto anche se Matera racchiude la ricchezza dei tanti popoli che si sono succeduti. Questo progetto può essere letto come un lavoro di estrazione di contenuti da conoscere e assimilare. Matera e Istambul rappresenta un incontro delle culture e civiltà per cogliere le diversità come ricchezza”.
Pagina e foto a cura di Michele Capolupo (SassiLive.it). Interviste di Carlo Abbatino
La fotogallery dedicata al convegno e alla premiazione della classe Terza E della scuola media Torraca
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