Per la Sicilia lo scrittore Camilleri inventa il nome del Commissario Montalbano, a Matera lo scrittore Costantino Dililloo con il nuovo lavoro “Un greto di ciottoli” lancia il personaggio Scanzano. A parte il fatto per una strana coincidenza entrambi i cognomi sono quelli di due comuni della provincia di Matera) Scanzano a differenza di Montalbano non è un investigatore, non è un ispettore, non è un poliziotto, non è un avvocato, non è un professore”. E’ un personaggio che esplora animi e vicende nelle interiora di Matera, città millenaria affogata dal cemento e dalle automobili”.
Edito dalla Bmg di Matera e stampato alla giallo-Mondadori “Un greto di ciottoli” si presta alla lettura in maniera rapida, veloce, come del resto sono “gli scritti” di Costantino Dilillo, un esperto della scrittura creativa che ha già coinvolto i giovani della scuola elementare per portare avanti un progetto particolare sulla scrittura creativa. Questo giallo fa partire anche una collana ribattezzata “Matera in giallo”.
La copertina, alcune pagine e le quelle di apertura di ogni capitolo si avvale delle illustrazioni di Fry Elaborazioni Grafiche (Francesco Basile)
Un Costantino Dilillo senza soluzione di continuità nell’ambito della produzione letteraria. Di recente ha partecipato al lavoro in cooperazione con “A lavoro ci devo comunque andare” edizione Altrimedia mentre in precedenza aveva presentato “Partenze da fermo”, edizione Libreria dell’Arco con prefazione dello stesso Dilillo. Con “Un greto di ciottoli” si immerge nella materanità pura e propria che sono i Sassi e l’autore ne riporta l’esistenza attraverso lo scorrere del racconto. Ne riportiamo un passo dal capitolo 13: “ I ciottoli di via Fiorentini erano grigi, satinati d’anice e le fughe disegnavano un reticolato che s’intricava fra balzi e pendenze giù sino alla piazza e proseguiva in uno sviluppo di spire sino alla fine di ogni vicolo e d’ogni strettoia. Sassi”. Possiamo dire che un autore francese ha ambientato una storia di fantascienza nei Sassi di Matera, nelle viscere dei Sassi di Matera con un popolo che viveva nelle profondità e che era allergico alla luce che poteva disintegrarne la propria esistenza. Matera quindi oltre a presentarsi agli occhi del mondo come un affascinante set cinematografico diventa anche ambientazione per lo svolgimento di trame narrative a carattere giallo grazie a “Un greto di ciottoli” di Costantino Dilillo.
Mercoledì 13 gennaio 2010, ore 17,30
Mediateca Provinciale Matera, Sala Convegni
Un greto di ciottoli di Costantino Dilillo
“Pasquale Scanzano non è un investigatore, non è un ispettore, non è un poliziotto, non è un avvocato, non è un professore. Sulla targa della sua porta c’è scritto ricerche e non necessaria-mente di natura giudiziaria sono le sue indagini: esplora animi e vicende nelle interiora di Matera, città millenaria affogata dal cemento e dalle automobili.
Sullo sfondo di due ricerche parallele, pulsa il cuore di una città che si trasforma: da negletto simbolo della miseria della civiltà contadina a cittadina piccolo-borghese dedita al consumismo di facciata.
Matera, una città con tracce decadenti del post-industriale senza una stagione industriale, ospita nel racconto devianze minimali, private: un vecchio solitario, il perbenismo dei figli emigrati, gli affarucci dei succedanei degli arrendatori; da un lato i “cravattini” degli impiegati per bene e, accanto a Scanzano, una squadra di motociclisti tatuati inquietanti nell’aspetto, che innocuamente giocano a dama nel bar Chimiria; un amore intenso per una donna e per una città antica, la quale invece degrada nella speculazione e nel suo indotto, sino alla violenza.”
Programma
Introduce
Angelantonio Pellecchia, Presidente Unitep
Relazione
Giovanni Caserta, Storico e Critico Letterario
Intervista di
Rossella Montemurro, Giornalista
Costantino Dilillo, autore
Bruna Basile, BMG Editrice Matera
Conclusione
Angelantonio Pellecchia, Presidente Unitep