Conclusi oggi i lavori del XIV Convegno Internazionale sull'Albicocco, organizzato dall' Ishs, Società Internazionale di Ortoflorifrutticoltura, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente. Nella quinta giornata, svoltasi a Metaponto presso l’azienda sperimentale Pantanello, abbinata all’annuale Mostra Pomologica, si è parlato del “sistema della conoscenza ed il trasferimento dell’innovazione". Durante la sessione informativa sulla divulgazione dei risultati, è emersa l'evidenza della complessità di operare nel settore agricolo e la necessità di coordinare, rispetto all'obiettivo comune di promuovere lo sviluppo dell'agricoltura e della produzione di qualità, i numerosi soggetti coinvolti, pubblici e privati, competenti ciascuno nei rispettivi ambiti di riferimento. "Risulta indispensabile – ha dichiarato il prof. Dichio della facoltà di agraria dell'Università di Basilicata – adottare un approccio multidisciplinare, collegare attività legate alla ricerca, alla produzione, all'economia e all'ambiente per preservare le risorse del pianeta. L'opinione pubblica e le istituzioni avvertono l'emergenza di rigenerare i metodi e i processi legati alla produzione in agricoltura. Le nuove politiche europee domandano ai produttori e ai responsabili della gestione dei territori rurali un rinnovamento sostanziale, per aumentare la competitività e per acquisire nuove funzioni e compiti volti ad attuare strategie di: presidio dell’ambiente e salvaguardia delle risorse, prima fra tutte l’acqua; responsabilità sociale; salvaguardia della salute del consumatore; erogazione di energie alternative". "L'evoluzione del mercato dell'agricoltura – ha aggiunto Carmela De Vivo dell'Inea Basilicata – deve essere accompagnata anche dallo sviluppo del mercato dei servizi ad essa connessi, in modo da consentire un adeguamento rapido e socialmente poco traumatico. Emerge la necessità, per rimanere competitivi, di effettuare investimenti non solo provenienti dal settore pubblico ma anche privato. Il futuro per l’agricoltura si gioca su due importanti fronti: con investimenti in “professionalità”, risorse umane e strutture e con una “governance” in grado di riconoscere il potenziale di sviluppo delle competenze e delle capacità del capitale umano presente nel mondo agricolo e rurale. Ma questo non basta: la ricerca, il mondo scientifico, i divulgatori devono porre al centro dei progetti di sviluppo l’utente finale, il produttore agricolo, e non l’innovazione in sé e per sé". Quando si approfondisce il tema della comunicazione in ambito di innovazione – ha concluso De Vivo – è importante mettere al centro la rete dei soggetti e fare in modo che questi interagiscano, in maniera biunivoca, per consentirne la partecipazione ai processi decisionali". Nel corso della giornata, Carmelo Mennone Presidente dell'Associazione Biagio Mattatelli, , ha consegnato il premio di 1000,00 euro a Biagio Lardo per lo svolgimento della migliore tesi di laurea in ambito ortofrutticolo.