Domenica 29 novembre alle 18.00, presso Palazzo Gattini in Piazza Duomo, sarà presentato il libro intitolato “Dalla A alla P di Palomo: storie di ordinaria follia di un personaggio fuori dagli schemi”, . La relazione sarà affidata a Carmela Cosentino, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, mentre l’introduzione è stata curata da Pasquale Doria, anch’egli cronista del rinomato quotidiano del sud. L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie al patrocinio del Consiglio Regionale della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, del Comune di Matera e della Pro-Loco Sassi di Matera.
Il libro è liberamente ispirato alle innumerevoli vicissitudini accadute ad un ragazzo materano, amico dell’autore, in un esilarante excursus che va dall’infanzia alla maturità. Molte delle storie narrate sono accompagnate da vignette, realizzate da Angelo Tarasco, che aiutano il lettore a immaginare il protagonista e i contesti nei quali si svolgono gli eventi raccontati.
Si tratta di uno dei pochi libri, scritti da un materano, appartenenti alla categoria narrativo/umoristica.
La facilità di lettura e la capacità del protagonista di far sì che il lettore gli si affezioni, aneddoto dopo aneddoto, ne fanno un titolo consigliabile a chiunque voglia trascorrere qualche ora piacevolmente, comprendendo come a volte, prendendosi meno sul serio, si possano superare a testa alta anche le situazioni imbarazzanti.
La pensa così anche l’attore di successo Domenico Fortunato, che tra i suoi innumerevoli impegni lavorativi, è riuscito a trovare il tempo di leggere il libro prima che fosse stampato. Un’attenzione che non è passata inosservata agli occhi dell’autore esordiente Aldo Paolicelli, per il quale è stato fondamentale il suo appoggio come anche quello degli altri che lo hanno motivato durante la stesura del libro.
Così Fortunato sintetizza il contenuto del libro:
“Palomo è l’ultimo creativo di un mondo che lentamente a Matera sta scomparendo.
Palomo vive in un mondo fantastico, realizzando la sua vita senza la cura dei dettagli e le attenzioni che rendono un uomo intonato nella normale quotidianità.
Palomo non è stonato perché suonano per lui i rumori delle sue disattenzioni, delle sue bestemmie in materano, delle automobili e delle motociclette che hanno sempre un problema elettrico o di carburazione, in una sinfonia allegra che non perde mai ritmo…
Palomo crea un mondo straordinario nel mondo ordinario coinvolgendo i suoi amici Aldo, Domenico, la sua famiglia e un universo popolato da forze dell’ordine, ragazze vanitose e sboccate, transessuali, montanari, nordici e bambini africani, in un amore per la vita disinteressato e spensierato che diverte inevitabilmente.
Palomo è la risposta materana al giovane holden: racconta un mondo ancora civile, ordinato, sano con la geniale maestria di un generoso strampalato.
Aldo Paolicelli ci restituisce ancora oggi con stupore ed ironia il racconto delle stagioni della giovinezza con un leggero sentimento di nostalgia, con lo spirito del racconto goliardico fra amici detto in libertà nei posti sicuri in cui siamo cresciuti, senza farci mancare i riti e le abitudini dei giovani materani che rivivono per intere generazioni.
Non so se auspicare fra trent’anni un nuovo racconto sul figlio di Palomo scritto dal figlio di Aldo. Sono certo però che sarebbe divertente e che Aldo e Palomo juniors saranno due giovani materani ricchi di amore per la vita e di rispetto per l’altro…”