“Passeggiando per i Sassi ho pensato che sarebbe straordinario scrivere un libro in questo posto magnifico, dove è possibile dare spazio ai sentimenti primordiali.” Sensibile, cordiale e sopratutto felice di aver scoperto Matera. Daria Bignardi, giornalista, conduttrice televisiva e da alcuni mesi anche scrittrice di successo grazie al suo primo libro “Non vi lascerò orfani” con oltre centomila copie vendute per la prima volta scopre la città dei Sassi grazie al Women’s Fiction Festival. Daria Bignardi è arrivata a Matera sabato pomeriggio in compagnia del marito Luca Sofri (giornalista e conduttore radiofonico su Radio Uno di Condor nochè figlio di Luciano, ex leader di Lotta continua). Una visita guidata agli antichi rioni Sassi nel tardo pomeriggio di sabato e in mattinata, prima di incontrare il pubblico in Auditorium e presentare ufficialmente il suo primo volume, è rimasta affascinata anche dalla Casa Grotta di vico Solitario. A presentare in auditorium l’autrice Daria Bignardi è stata Carlotta Mismetti Capua, nota giornalista romana che da dodici anni lavora per il gruppo La Repubblica – Espresso, dove per molti anni si è occupata di radio e televisione ed ora di cultura e costume internazionale. “Un libro coraggioso perchè parla della vita e della morte”. Nel primo libro di Daria Bignardi c’è sopratutto il ricordo della sua famiglia, della mamma Gianna Rosa scomparsa qualche anno fa, di papà Ludovico (ribattezzato “Baci Vico” perchè su tutte le cartoline inviate dai luoghi visitati c’era sempre e solo quella frase tanto che anche Daria ne ha mandata una da Matera a sua sorella con su scritto “Baci Vico”), di sua sorella maggiore Donatella, del gatto Micione e dell’infanzia trascorsa a Ferrara, dove una fitta nebbia costringeva la piccola Daria a stare sempre chiusa in casa per almeno cinque mesi l’anno.” Ma è sopratutto la figura della mamma scomparsa quella che Daria Bignardi esalta all’interno della sua prima pubblicazione. Una mamma ansiosa e pessimista che non ha certamente favorito il rapporto con la figlia Daria, sempre attratta dal “modernisimo”. Curiosi anche i tormentoni e lo slang utilizzato nella famiglia Bignardi, che Carlotta Mismetta Capua estrapola proprio dal volume. Il momento più atteso è quello in cui Daria Bignardi legge una delle pagine più divertenti, quella legata agli aneddoti del gatto Micione, che con la sua coda impediva alla sua famiglia di guardare il quiz di Mike Bongiorno. E dopo le domande della Mismetti Capua arrivano anche quelle del pubblico presente in Auditorium. Soddisfatta la curiosità sulla sua scelta di presentare il Grande Fratello “Giorgio Gori mi ha proposto questo nuovo format e io sono stata sempre attratta dalle novità” ma nessuna risposta su cosa si può fare per produrre la televisione di una volta anche nei nostri tempi. “Per quanto mi riguarda cerco sempre di fare prodotti popolari ma con grande onestà e professionalità e devo dire che da quando sono alla Rai ho scoperto attraverso la TecaRai che negli anni sessanta e settanta i programmi televisivi erano davvero ottimi. Poi è arrivata la televisione commerciale e se la concorrenza ha fatto bene alla Rai da un certo punto di vista purtroppo la qualità si è decisamente abbassata. Ma non posso dire cosa si può fare per invertire la tendenza”. Noi abbiamo incontrato Daria Bignardi prima dell’incontro letterario in auditorium. Un giudizio sul Festival? “Mi ha colpito molto per la sua internazionalità, mi sembra una bellissima idea anche perchè c’è un approccio contemporaneo in una città così antica”. Tanta carta stampata, programmi televisivi come A Tutto Volume, Tempi Moderni e la prima edizione del Grande Fratello e l’esperienza su Radio Deejay con Linus e Nicola Savino a Deejay Chiama Italia. Poi le Invasioni Barbariche su La 7 e da quest’anno l’Era Glaciale su Rai Due, che proprio venerdì scorso ha offerto uno speciale con l’intervista a Roberto Saviano. “Dalla prossima settimana non ci saranno interviste ai personaggi noti: abbiamo deciso con la redazione di ridurre da quattro a tre il numero delle interviste per mettere di fronte persone meno conosciute che però hanno qualcosa da dire, come per esempio quelle intervistate a Casale dei Principi per Saviano.” Sei molto amica di Linus, tanto che per diverse edizioni hai fatto parte del programma per segnalare nuovi scrittori e nuove pubblicazioni nella “mezz’ora d’aria”. Lui che adora le maratona potrebbe tranquillamente correre un giro dei 2 Sassi, puoi fare da passaparola? “Certo, questa mattina passeggiando mi sembrava di fare jogging. Credo che Linus dovrebbe provare un percorso del genere.”
Michele Capolupo