Lunedì 21 marzo 2011 – Il comitato dei genitori sosterrà l’azione della Provincia di Matera con un’altra azione legale, le cui spese saranno equamente suddivide tra tutti i componenti. Lo ha comunicato il comitato dopo l’incontro promosso nella mattinata di domenica 20 marzo per discutere l’improvviso dietrofront della Regione rispetto a quanto assicurato ai dirigenti scolastici delle scuole medie coinvolte dalla decisione legata al piano di dimensionamento scolastico, la Torraca e la Nicola Festa. I genitori durante la riunione alla quale hanno partecipato tre rappresentanti della Provincia di Matera, il presidente della giunta provinciale Stella, il presidente del consiglio provinciale Chietera e l’assessore Montemurro e il sindaco Adduce, hanno ribadito ancora una volta la loro indignazione per il modo con il quale l politica ha risolto la situazione scippando la scuola media di piazza degli Olmi alla Torraca e aggregandola alla “N. Festa”.
I genitori mostrando coerenza, tenacità, senso civico, rispetto della legalità e coesione di rapporti umani che sono di grande insegnamento per i loro figli, non mollano e sono sempre più uniti per cercare di raggiungere la soluzione ottimale e rimediare ad una decisione negativa assunta dal governo regionale nella serata del 2 febbraio scorso con la delibera ufficiale. I genitori, la Provincia, i dirigenti scolastici Iannuzzi della Torraca e Desiante dela Festa si sentono presi in giro perchè è venuta meno l’onorabilità da parte di chi aveva promesso e trovato la soluzione, in questo caso il dirigente scolastico regionale e ha determinato un aumento del tasso di indignazione. Adesso sono uniti e pronti a procedere con il ricorso al Tar, grazie al sostegno della Provincia di Matera, che ha dato mandato all’avvocato Carrozzo di Lecce di procedere per far valere i diritti della Torraca.
Il comitato dei genitori continuerà quindi la battaglia civile per la difesa dei diritti dei propri figli ma anche per dare un avvertimento importante alla classe politica, che deve guardare con più serietà alle situazioni prima di deliberarle con estrema superficialità senza pensare ai danni sconvolgenti e anche irreparabili che possono sortire. E di fronte a quanti oggi dimostrano di sentirsi dei Don Abbondio di manzoniana memoria, ci sono quelli che portano avanti il motto di Alexandre Dumas coniato per i Tre moschettieri, “Tutti per uno e uno per tutti” nella piena lealtà e nel rispetto della legalità.
Carlo Abbatino
Domenica 20 marzo 2011 – La beffa è stata servita a Potenza. Ed è ancora più amara perchè la scuola media Torraca non si aspettava questa “coltellata alle spalle” dopo che aveva avviato una protesta civile per cancellare dal piano di dimensionamento scolastico quella disposizione che prevede l’accorpamento della succursale di piazza degli Olmi alla Nicola Festa. Per circa tre settimane la Torraca si è mobilitata per evitare uno scippo assurdo ma dopo aver ottenuto rassicurazioni in seguito all’incontro promosso alla Regione Basilicata con il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale qualche giorno fa si è appreso che qualcuno aveva letteralmente preso in giro non solo la Torraca ma quanti avevano sostenuto la protesta, dai sindati agli esponenti della Provincia di Matera, in prima linea visto che la Regione Basilicata aveva ignorato le indicazioni provenienti proprio dall’Ente di via Ridola, l’unico autorizzato ad apportare modifiche sostanziali al piano di dimensionamento scolatico. Invece la Regione Basilicata ha preferito mortificare il territorio materano con un provvedimento scellerato che mortifica la qualità dell’offerta didattica garantita dalla scuola media Torraca. Il comitato dei genitori ha quindi chiesto alla Provincia di Matera un incontro per definire una “strategia” da mettere in campo per far valere i diritti della scuola media Torraca e con la consueta tempestività che contraddistingue l’operato dell’amministrazione provinciale nella mattinata odierna è stato promosso un tavolo all’interno della Torraca al quale hanno partecipato il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Provincia Franco Stella, l’assessore alla trasparenza degli atti amministrativi Antonio Montemurro, il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera e il dirigente scolastico della scuola media Torraca Leonardo Iannuzzi. In sala oltre ad alcuni insegnanti e ai genitori che sostengono il comitato a difesa del plesso scolastico di via Moro e piazza degli Ollmi anche tre esponenti del sindacato di categoria, Lucia Fiore dello Snals, Giulio Arenella della Cisl ed Eustachio Nicoletti della Cgil.
La signora Brunella Carriero, rappresentante del comitato genitori degli alunni della Torraca ha illustrato ai politici intervenuti la situazione in cui si ritrova la Torraca dopo la clamorosa indiscrezione intercettata dai sindacati di categoria. “Siamo di fronte ad una situazione assurda, perchè sono state violate le competenze della Provincia. La riforma Gelmini incoraggia le scuole che esprimono elevate capacità e la Torraca, che è il fiore all’occhiello della città è stata schiaffeggiata in questa vicenda. I ragazzi che frequentano la scuola media ad indirizzo musicale di Piazza degli Olmi riceveranno un danno e sarebbe opportuno chiedere un risarcimento economico. Noi siamo una comunità pacifica che vuole risolvere questo problema in forma bonaria. L’incontro di oggi ci porta a decidere di fare ricorso al TAR entro il 3 aprile”.
Quindi è stato il dirigente scolastico Leonardo Iannuzzi a fare il punto della situazione: “L’anomalia che è verificata nei giorni scorsi è sotto gli occhi di tutti. Anche perchè a Potenza non c’era stato un incontro carbonaro quando mi avevano garantito che la scuola media Torraca non sarebbe stata penalizzata dal provvedimento inizialmente inserito nel piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Basilicata. In quella occasione alla presenza del comitato dei genitori, e tra questi anche la signora Brunella Carriero, tutti abbiamo ascoltato quanto dichiarato dal Presidente Vito De Filippo nell’incontro al quale ha partecipato anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Franco Inglese. Quattro giorni fa mi ha telefonato Eustachio Nicoletti (sindacalista della Cgil – ndr) per dirmi che le cose per la Torraca non stavano andando per il verso giusto. Io voglio precisare che ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale nè da parte della Regione nè dall’Ufficio scolastico regionale. Ho provato a fare qualche telefonata ma evidentemente qualcuno ha preferito rifiutare anche questo tipo di comunicazione a distanza. D’intesa con il dirigente scolastico della scuola media Nicola Festa cercavamo di ottenere qualche riga in cui fosse ufficializzata la situazione critica prospettata per la Torraca da indiscrezioni ricevute da fonti sindacali. Di questa vicenda sono stati informati naturalmente il presidente della Provincia Stella e l’assessore Montemurro ma io credo che per una regola di buona educazione sarebbe stato opportuno avvisare i due dirigenti scolastici coinvolti in questa vicenda. Io entro l’8 aprile devo digitare gli organici e se sarà confermato il provvedimento che sottrae la succursale di piazza degli Olmi la nostra scuola dovrà rinunciare ad un centinaio di alunni, cifra che si raggiunge sommando gli iscritti di seconda e di terza presenti alla succursale e avvisare i 18 alunni che hanno chiesto di essere iscritti alla prima classe sempre nella stessa sede di piazza degli Olmi. Devo dire che la riunione promossa nella sala giunta del Comune di Matera non ha prodotto gli effetti sperati. E che la soluzione adottata dalla Regione non risolve le nostre problematiche. Il paradosso è che se prima servivano solo venticinque alunni secondo le indicazioni del piano di dimensionamento scolastico oggi il numero è raddoppiato e il prossimo anno ci ritroveremo a fare i conti con lo stesso problema”.
Molto più duro e carico di provocazioni l’intervento del presidente della Provincia di Matera Franco Stella. “Sono qui per raccogliere i cocci dopo una sconfitta di un popolo materano che registra l’ennesimo risultato negativo. Mi sento umiliato perchè dopo ripetuti incontri avvenuti in forma ufficiale a Potenza in cui ci garantivano certi risultati ci rendiamo conto che ci hanno preso solamente in giro. E’ chiaro che c’è una mancanza di rispetto verso l’Ente che rappresento. Se questa è la politica della Regione Basilicata è giusto andare avanti insieme alla Torraca per far valere i diritti di questa scuola inoltrando il ricorso al Tar. La dignità della Provincia di Matera va rispettata. E visto che il Governo aveva presentato una proposta di legge per sopprimere alcune province a questo punto sarebbe opportuno sopprimere anche l’Ente regionale. Questa vicenda mi sembra molto simile a quella del vincolo paesaggistico imposto ad Irsina per evitare la costruzione di una centrale. Il provvedimento è stato approvato senza ascoltare il parere di un paese di 5 mila abitanti. Per quanto riguarda la scuola media Torraca mi sento preso in giro perchè dopo aver appreso la notizia del ricorso vinto dalla Provincia di Campobasso al giornalista Carlo Abbatino, che ringrazio come ringrazio tutta la stampa che segue il nostro lavoro a differenza di qualche organo di stampa che preferisce fare sciacallaggio per denigrare l’operato della nostra amministrazione, ho provato a contattare il presidente De Filippo, il quale mi ha detto che telefonava al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Franco Inglese. E’ cominciato il classico rimpallo di responsabilità ma io credo che l’esaltazione della nostra vittoria avvenuta circa un mese ha dato fastidio alla provincia di Potenza. Inglese come è noto aveva condiviso le motivazioni alla base della protesta avviata all’inizio del mese di febbraio, aveva detto “state tranquilli” e ora invece siamo punto e a capo. Se fossi stato informato già direttamente sugli sviluppi di questa vicenda avrei avviato subito le procedure per il ricorso al Tar. Invece questo atteggiamento dimostra, e lo dico al sindaco di Matera, che la provincia di Potenza ci mette sempre il bastone tra le ruote. Anche per la manifestazione di Libera avvenuta nel capoluogo di Regione la Provincia di Matera ha svolto un ruolo marginale. Ma il Tar del Molise ci conforta perchè la Provincia di Campobasso ha inoltrato un ricorso su una vicenda molto simile a quella della Torraca e i giudici hanno dato ragione all’Ente. Noi faremo la stessa cosa: impugneremo il provvedimento della Regione Basilicata chiedendo una sospensiva e siccome non siamo più disposti a piegare la testa di fronte al potere di Potenza impugneremo anche altre vicende come quella di Policoro e Tursi. Oggi ci affidamo alla Magistratura come ultima ratio. La Provincia di Campobasso e la Provincia di Matera saranno le prime amministrazioni in Italia che ricorrono al Tar per bocciare un provvedimento legato al dimensionamento scolastico e io sono sicuro che avremo la sospensiva entro l’8 aprile, in modo tale che il dirigente Iannuzzi possa digitare gli organici senza subire lo scippo della succursale di piazza degli Olmi. Poi naturalmente ci sono altri gradi di giudizio e non ci fermeremo al Tar nel caso in cui non riusciremo a far valere i nostri diritti. Io mi auguro che in questa battaglia saremo sostenuti anche dal Comune di Matera e per questo mi sono permesso di provocare il sindaco Adduce quando ho fatto notare le prevaricazioni della Regione Basilicata sul territorio materano”.
ll sindaco Adduce ha stigmatizzato in apertura la vicenda ricordando che del piano dimensionamento scolastico si discute dal 1998. “Questo problema si poteva evitare già negli anni passati con un percorso adeguato e un lavoro certosino che non c’è stato e quindi suggerisce alla Provincia che “prima di fare il ricorso al Tar sarebbe opportuno incontrare il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Franco Inglese per capire se è possibile risolvere il problema. Ad ogni modo il sindaco Adduce si dichiara pronto a sostenere l’azione della Provincia di Matera: “Con rammarico aderisco alla decisione di fare ricorso al Tar anche se avrei preferito risolvere la situazione in un altro modo”.
Favorevoli al ricorso al Tar anche i sindacati di categoria In particolare nel corso del suo intervento Eustachio Nicoletti dopo aver ricordato l’anomalia di questa vicenda che ha visto la Regione Basilicata incidere su un provvedimento di competenza delle amministrazioni provinciali ha chiesto che all’interno del ricorso venga affrontata anche la situazione del IV Circolo di via Greco.
Ottimista sull’esito del ricorso al Tar l’assessore provinciale Antonio Montemurro: “Il Tar dovrà darci ragione in quanto il Piano è di pertinenza della Provincia e non andava rivisto quanto avevamo fatto pervenire alla Regione”.
Michele Capolupo/Carlo Abbatino.
Una scuola “sparita” in una notte
Della vicenda che ha visto protagoniste le due scuole Torraca succursale e Nicola Festa il sottoscritto si e’ personalmente interessato, sia in qualita’ di genitore, sia come normale cittadino impegnato nel rispetto della legalità in tutti i campi della convivenza civile. Si e’ trattato di una vera e propria congiura, di un vero e proprio colpo di mano nei confronti di una scuola: la Torraca succursale, perfettamente in regola ed efficiente, nel pieno della propria funzionalita’. La scuola in questione, non rappresenta un entita’ autonoma e indipendente in quanto non e’ dotata di codice meccanografico proprio. Perr questa ragione,essendo accorpata alla sede centrale, non poteva essere oggetto di “contrattazione”. La scuola Torraca, nella sua globalita’, con i suoi 780 alunni e’ in piena regola e rientra nei parametri previsti dal d.p.r.233/98. Il vero problema e’ la Nicola Fseta che, allo stato attuale,con i suoi 465 alunni risulta essere sotto dimensionata. La delibera regionale del 2 febbraio 2011, cosi’ adottata,per la parte che riguarda la vicenda in questione,e’ da considerarsi inopportuna,iniqua,irrazionale ed illegittima. Il sottoscritto e’ venuto a conoscenza di tutti gli atti che hanno portato al provvedimento di accorpamento delle due scuole ed e’ convinto, come lo sono moltissimi altri genitori,che quella notte del 31 gennaio 2011, in sede di quarta commissione,nel palazzo della Regione Basilicata, si e’ consumato un vero e proprio tradimento ,un vero e proprio complotto nei confronti di una scuola,torno a dire,in piena regola. gli interessi strettamente personali, ancora una volta, hanno avuto un ruolo determinente e ancora una volta, ha vinto il “volto fosco” della politica, cioe’ quello fazioso, poco trasparente e legato a tornaconti di parte. Da tener presente che si sta parlando di scuola, del futuro dei nostri figli, di cultura e non di un bene materiale. Si sta discutendo di un interesse ben superiore, che riguarda l’intera collettivita’. Non ha senso parlare di Matera candidata ad essere” capitale della cultura 2019”, se e’ la stessa cultura ad essere messa in discussione. Il ridimensionamento scolastico deve si’ avvenire,ma con criteri di razionalita’e con la partecipazione ad un tavolo di concertazione di tutte le parti interessate. Solo cosi’ si troveranno le giuste ed eque soluzioni. La vicenda della fusione tra la festa e la torraca succursale ,non ha niente a che vedere con quello che ho appena detto. I capricci ,gli egoismi,e la parzialita’ di chi ci rappresenta a livello regionale , hanno determinato la cancellazione di una scuola dalla mappa scolastica regionale. Un’intera scuola e’ sparita in una notte. Tutti conosciamo l’epilogo di questa oscura vicenda. si e’ dovuto ricorrere ad una soluzione di compromesso e scendere a patti, anche non scritti, con le istituzioni. Tutto questo perche’, riconosciutosi l’errore, non si poteva stravolgere un’intera delibera senza mettere a dura prova la tenuta delle istituzioni stesse e, alla fine, l’unica soluzione possibile era quella di una fusione, solo sulla carta, che garantisse alle due scuole il mantenimento dei propri organici e della propria autonomia. Tutto questo, non senza confusione e disorientamento da parte del corpo docente,amministrativo e genitori. Il non voler piu’ rispettare gli accordi presi con il direttore scolastico regionale e’ un segno tangibile della inaffidabilita’ delle nostre istituzioni regionali. Noi, come comitato dei genitori degli alunni della scuola Torraca, ci serviremo di tutti gli strumenti che l’ordinamento giuridico ci mette a disposizione, per la salvaguardia e la tutela degli interessi dei nostri figli e di quelli di un’intera collettivita’,che rappresentiamo.
Emilio Chiarolla, componente del comitato genitori alunni scuola media Torraca di Matera
La fotogallery sull’incontro promosso presso l’aula magna della scuola media Torraca di Matera
{phocagallery view=category|categoryid=449}