Non è mai facile parlare delle negatività che accompagnano la nostra vita. Sopratutto quando le vittime sono i bambini. "Fiori malati" va dritto al cuore e riesce a saltare "gli ostacoli del cuore", tanto per citare uno dei brani protagonisti dello spettacolo. Fiori malati si apre con sette ballerine a seno scoperto, per mettere a nudo l’orrore di cui l’uomo è capace nei confronti dei bambini. L'attacco diretto è nei confronti della Chiesa Cattolica, che ha protetto per tanti anni alcuni preti pedofili.
Lo spettatore è rapito non solo dalla danza ma anche dalle scene che scorrono nelle immagini frammentate sui pannelli che ciondolano dall'alto e sullo schermo verticale posizionato sul lato destro del palco. Stuprata a sei anni: "Fiori malati" racconta la nuda e cruda verità di una bambina strappata alla vita. E si evolve attraverso viaggio lungo e doloroso, per toccare con mano un mondo che non ha più valori. Lo scambio amoroso di sms tra due amanti è lo specchio di un mondo svuotato dei valori di un tempo, dove l'amore lascia il posto al mercato del sesso. E anche internet gioca un ruolo preciso in questo contesto: in rete si trova di tutto e per questo i fiori malati sono anche alcuni spot pubblicitari "ambigui", dove tutto ruota attorno al sesso, anche se solamente immaginato.
Coraggiosa la scelta di riproporre il filmato già andato in onda su Rai2 nella trasmissione Anno Zero di Michele Santoro: un prete pedofilo confessa i suoi peccati e spiega la tecnica per adescare giovani fanciulle e le sue assurde manie saranno "sepolte" da un certo cardinale Ratzinger, l'attuale Papa Benedetto XVI. La sala è turbata, si registra qualche mugugno ma Fiori malati ha compiuto la missione. Lo spettacolo è travolgente e imprevedibile e regala anche momenti di musical, con una tipica sceneggiata napoletana e la drammatica interpretazione del pezzo di Modugno, sul quale due ballerine esprimono il disagio di una vita spezzata dalla violenza. Spettacolo multimediale e coraggioso, Fiori Malati. Dove la poesia assume un ruolo strategico.Da Saffo a Ludwig II di Baviera, dalla Bambenella di Viviani a Delfina e Ippolita di maledetta memoria baudeleriana. Il dolore lascia il posto alla gioia con la scena bizzarra delle brocche d'acqua versate sulla testa dei ballerini. Il messaggio di speranza è limpido: l'acqua è fonte di vita, dai fiori malati nasceranno i fiori dell'amore.
Ci sembra giusto ricordare in chiusura chi ha permesso di realizzare "Fiori Malati": un grande applauso per esaltare le coreografie di Dino Verga e
Luca Russo, le musiche di Atau, B. Frost, J. Horner, J. Johannsson, L.
Ligabue, D. Modugno, le scenografia e luci di Gianfranco Lucchino , il video di
Marco Schiavoni, i testi di C. Baudelaire, Saffo, R. Viviani, le
testimonianze di Margherita e Alden Doyleregia Dino Verga, gli attori Stefania Brugnolini, Veronica Cionni, Valeria Gargaro, Anna Marinelli,
Antonella Pugliese, Luca Russo, Dino VergaFiori e le ballerine dell'Associazione materana La Fenice.
Michele Capolupo