“Ancora un incontro di grande significato per il jazz e per la realtà materana”. Così Gigi Esposito, presidente dell’Onyx Jazz Club ha commentato il successo del secondo appuntamento con la cena-concerto in collaborazione con l’associazione Villa Schiuma che si è svolto domenica 18 aprile.
La cantante siciliana Flora Faja, (accompagnata da Giovanni Mazzarino al piano, Orazio Maugeri al sax alto, Riccardo Lo Bue al basso e Fabrizio Giambanco alla batteria) ha interpretato classici della musica italiana, rivisitati con arrangiamenti jazz che hanno arricchito straordinariamente le atmosfere e i ritmi.
Il progetto “Italian songs” (nato da un’idea di Francesco Petralla, Flora Faja e Giovanni Mazzarino) culminato nell’omomino cd, è il risultato di un lavoro espresso nelle nove suites che uniscono brani originali scritti da Giovani Mazzarino su testi di Flora Faja e brani resi celebri da intepreti come Gino Paoli e Lucio Battisti.
“Il viaggio nella musica che ci ha fatto compiere Flora Faja – spiega Gigi Esposito – ci ha condotto attraverso momenti della storia della musica che raccontano anche un po’ di ognuno di noi. La serata magica è stata aperta da Senza Fine di Gino Paoli, che . Poi arrivano in sequenza altri nove tracce selezionate da Italian Songs. In scaletta cover di pezzi intramontabili della musica italiana riproposti in chiave jazz o brani inediti scritti da Flora Faja e musicati da Giovanni Mazzarino. Dopo l’omaggio a Mina con “E se domani” arriva la nuova versione di Parlami d’amore Mariù, che ha ispirato la cantante palermitana per “ricordi lontani”. Quindi Flora presenta al pubblico un brano inedito: “Accendi la luna nel cielo” per poi “vestire” con un abito jazz un altro pezzo storico che rappresenta moltissimo la sua verve femminile: “Donna” diventa progressivamente “Donna sei tu”. La melodia di Giovanni Mazzarino emerge in “Un colore che non so”, mentre Flora Faja conferma le sue indiscutibili qualità vocali nel brano “La vita è strana”. Tra i grandi autori non poteva mancare il grande Lucio Battisti, rappresentato dal successo “Eppure mi sono scordato di te”. Il “breve amore” di Alberto Sordi sfocia in un “pensiero costante” mentre la Gatta di Gino Paoli si presenta con un pelo un po’ più lucido nel “sogno di gatta” firmato Flora Faja. Al termine del concerto e prima di gustare i piatti preparati da Villa Schiuma Flora Faja ha raccontato come è nato il progetto Italian Songs: “Sono cresciuta mangiando pane e musica perchè mio padre era un direttore d’orchestra e potete immaginare quanto amo questo mondo. Questo progetto è nato solamente lo scorso anno quando Gianni Mazzarino, che tra l’altro è anche un mio carissimo amico, ha letto alcuni testi che custodivo in alcuni cassetti e che non avevo avuto il coraggio di tirare fuori. Mazzarino mi ha convinto a comporre insieme queste canzoni e così è partito il mio tour in giro per l’Italia. C’è un brano, che questa sera non abbiamo proposto, che si chiama Spring Time e che rappresenta probabilmente lo spirito di Italian Songs. Era un brano completamente strumentale ma come per magia in dieci minuti sono riuscita a scrivere un testo che ha valorizzato il tappeto musicale di Gianni Mazzarino. E’ una canzone alla quale sono molto affezionata e che dedico ai miei due figli, Raul e Suan.” Il prossimo appuntamento nel cartellone dell’Onix Jazz Club è previsto dal 19 al 21 giugno quando Matera ospiterà la New York Jazz University in concomitanza con la Festa europea della Musica, che sarà celebrata con iniziative e concerti in città”. Tra i vip presenti alla cena-concerto anche il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli e il consigliere regionale Vincenzo Santochirico.
Michele Capolupo
La fotogallery sulla cena-concerto.
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CURIOSITA’ SU ITALIAN SONGS
“Italian Songs è il primo disco di Flora Faja, cantante jazz palermitana che alterna l´attività concertistica con quella didattica. “Italian songs” dimostra, una volta di più, come la canzone d’autore ben si sposi con il jazz con una lunga serie di “evergreen” della canzone italiana. Gli arrangiamenti e la direzione musicale è affidata al pianista Giovanni Mazzarino mentre non si contano le presenze illustri del jazz nostrano: da Fabrizio Bosso, tromba in molti brani, all´astro nascente Francesco Cafiso, sassofono.
Docente di canto abile e rigorosa, messasi in luce negli anni Novanta alla corte di uno storico vibrafonista del jazz come Enzo Randisi, Flora Faja giunge al suo importante esordio discografico dopo una più che corposa trentennale carriera. Con gli agili e moderni arrangiamenti architettati da Giovanni Mazzarino, la grintosa vocalist palermitana mette in fila una serie di classici della canzone italiana rivisitati in forma di medley. Questi ultimi sono ricuciti da micro composizioni scritte dalla stessa Faja (insieme a Mazzarino), che delimitano o forse è meglio dire, prolungano l’effetto emozionale delle “canzoni”.
La formazione:
Giovanni Mazzarino – piano
Orazio Maugeri – sax alto
Riccardo Lo Bue – basso
Fabrizio Gianbanco – batteria