Remo Anzovino in concerto
Il pianista di Pordenone presenta il nuovo album “Igloo” a Matera in occasione del concerto previsto giovedì 14 ottobre al teatro Duni a partire dalle ore 21.
Per info e prevendite contattare il teatro Duni al numero 0835.331812
Dopo il grande successo dell’anterprima al Blue Note di Milano, dove Remo Anzovino ha tenuto uno strepitoso concerto con i guest dell’album Igloo terminato con una standing ovation del pubblico milanese e la trasmissione di alcuni brani live su Radio Montecarlo nella trasmsisione di punta Montecarlo Nights condotta da Nick The Nightfly, il pianista di Pordenone presenta il suo nuovo album “Igloo” al teatro Duni di Matera.
Il compositore Remo Anzovino (pianoforte) è stato scelto direttamente da una vasta rappersentanza di professionisti della comunicazione per l’originalità della sua proposta musicale, e si esibisce in trio con Gianni Fassetta (fisarmonica) e Marco Anzovino (chitarra).
Tra i musicsti più innovativi oggi in circolazione, Remo Anzovino si è imposto tra le nuove rivelazioni della musica strumentale italiana con due album: Dispari (2006) e Tabù (2008), entrambi molto apprezzati dalla critica e dal pubblico. I due dischi sono arrivati al numero uno della classifica Jazz di iTunes per diverse settimane e permangono ancora oggi costantemente nella Top 50. Album che rappresentano il naturale sbocco discografico di un artista, classe ‘76, che sin da giovanissimo ha lavorato nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità, componendo le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto, commissionate dalle più importanti cineteche. Negli ultimi anni ha partecipato a numerosi festival in Italia e all’estero, affinando e definendo il suo linguaggio, ormai inconfondibile, in bilico tra jazz, musica classica, musica popolare, la grande musica da film e l’opera.
L’artista friulano eseguirà per l’occasione alcune composizioni tratte del suo ultimo lavoro discografico ‘Igloo’, un progetto nato dalla fusione di più linguaggi musicali, perfettamente incastonati e cesellati dalla sensibilità artistica di uno fra i più folgoranti talenti in circolazione.
Remo Anzovino realizza con il suo terzo album Igloo il personale sogno di abbattere le convenzioni e di fondere una piccola, moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei, basati sulle diverse tracce tematiche della sinfonia stessa. Uno spazio musicale dove il pianoforte duetta di volta in volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nell’idea che la musica non conosca confini e steccati, e che la composizione possa definitivamente mescolare il classico con il moderno.
L’Igloo è il simbolo di questa ricerca, di questo incontrarsi e vedersi vivere. Un luogo in cui entrare e dal quale osservare il mondo esterno per poi uscirne, lasciare che si sciolga e riprendere il cammino nel mondo contemporaneo. Dunque ancora una volta il talento straordinario di questo giovanissimo compositore, tra le vere novità uscite nella musica italiana di questi ultimi anni, si confronta con la sua stessa musica in un’ansia frenetica di costruire e destrutturare i suoi stessi temi e linee melodiche. Arrangiando l’orchestra come le parti dei singoli strumenti e con loro duettare con il suo pianoforte.Igloo è diventato così una sorta di moderna sinfonia, dal sapore fortemente cinematografico ed evocativo, nella quale vengono descritti i sentimenti e le emozioni umane più ancestrali, Un viaggio in musica del tutto inedito nel panorama discografico: un susseguirsi di musiche dove ai movimenti sinfonici codificati – affidati ad una orchestra di oltre 40 elementi – fanno da contrappunto i duetti tra Anzovino ed alcuni tra i più grandi strumentisti italiani sulla scena internazionale: la batteria di Franz Di Cioccio (PFM), il clarinetto di Gabriele Mirabassi, il contrabbasso di Enzo Pietropaoli, la chitarra di Bebo Ferra, e i due TOP JAZZ 2009 (il referendum annuale indetto dalla storica rivista Musica Jazz) Francesco Bearzatti al sassofono, Luca Aquino alla tromba.
Dando così vita a un album che rappresenta un ideale ponte tra la musica classica ed il jazz più contemporaneo. Un progetto fortemente innovativo in cui ogni steccato di genere è abbattuto, ed in cui suoni e personalità artistiche apparentemente distanti si incontrano, su un terreno comune, nel rifugio della più vera creatività.
Ad illustrare graficamente questo viaggio in musica è stato chiamato Davide Toffolo (tra i più stimati fumettisti underground italiani, oltre che leader della rock band di culto Tre Allegri Ragazzi Morti), che ha immaginato questo mondo musicale con un concept grafico diretto, minimale e moderno: due orsi, altri da sé stessi, che osservano un relitto di ghiaccio, come un avanzo di grattacielo, alla deriva nel nulla.
Il disco è stato registrato e mixato da Stefano Amerio, Luca Lenardi, Alessandro Guardia e masterizzato da Giovanni Versari.
Biografia di Remo Anzovino
Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, avvocato penalista (si è laureato con il massimo dei voti e la lode in giurisprudenza a 24 anni con una tesi in diritto penale sui casi di favoreggiamento del cliente da parte dell’avvocato difensore), ha formato il suo stile musicale attraverso l’esperienza maturata sin da giovanissimo nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità lavorando a più di 50 produzioni.
Ha, in particolare, composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole) collaborando, con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali Festival e rassegne internazionali.
Tra i tanti titoli musicati si ricordano “Metropolis” di Lang, “Nosferatu” e “Tabù” di Murnau, “The Cameraman” e “Navigator” di Buster Keaton, “Il gabinetto del dr. Caligari” di Wiene, “Diario di una donna perduta” e “I misteri di un’anima” di Pabst, “Il Circo” di Chaplin.