L’associazione culturale Energheia, d´intesa con il Granteatrino “Casa di Pulcinella”, Koinonia Community e Amani, il Patrocinio del Comune e della Provincia di Matera, presentano giovedì 22 aprile alle ore 20.30 presso l’Auditorium di Piazza del Sedile è in programma “Simba na mende” (Il leone e lo scarafaggio”).
Si tratta di una fiaba tradizionale africana, interpretata da 13 piccoli artisti del Koinonia Children Team del Kivuli Centre di Nairobi, che si esibiscono non solo attraverso la dimensione fisica acrobatica, ma anche e soprattutto come artisti a tutto tondo, capaci di interpretare, mettere in scena, ricordare e drammatizzare. Il koinonia Children Team, composto da 13 artisti di età compresa tra i sette e i sedici anni, guidato da Padre Kizito e da Job Kihiko, loro direttore artistico, ha dato vita allo spettacolo il cui scopo, oltre che divertire è quello di promuovere l´incontro e lo scambio tra le persone e le diverse culture, offrendo spunti di riflessione sull´importanza della ragione e dell´esperienza delle persone più anziane e sul valore dell´acqua, la vera protagonista di questa fiaba. Non artisti qualunque, ma bambini che rappresentano in modo evidente il significato profondo dell´infanzia come valore da difendere e da trasmettere.
Kivuli è un centro sociale alla periferia di Nairobi nato per accogliere i bambini di strada, oggi importante punto di riferimento per tutte le persone povere della zona.
La parola Kivuli vuol dire rifugio, e per i bambini non è solo un luogo di accoglienza, ma rappresenta la possibilità concreta di costruirsi un futuro. Kivuli, oggi, ospita in forma residenziale 60 bambini e cura la crescita e l´educazione di altri 70 che vivono, con le loro famiglie, nei quartieri circostanti. Il Centro è diretto dalle donne e dagli uomini della Comunità di Koinonia, con la presenza del missionario comboniano Renato Kizito Sesana ed è sostenuto da Amani, organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Ester, impegnata in progetti rivolti a ex bambini di strada in Kenya e in Zambia. Ricordiamo che Amani, d´intesa con l´associazione Energheia, promuove da oltre dieci anni il premio Energheia Africa Teller, rivolta ai giovani scrittori del continente africano, con la pubblicazione delle antologie comprendenti i racconti finalisti nelle diverse lingue (francese, inglese e italiano).
La storia interpretata dai ragazzi è animata dai tipici animali della savana e racconta di come il leone, dopo aver sconfitto in duello, una perfida iena, decide di fare una festa e chiede agli animali di portare del cibo, legna per accendere il fuoco, pentole e pentoloni. Tutto sembra pronto per l´inizio della cerimonia, ma c´è qualcosa che non va: manca l´acqua per cucinare le pietanze. Allora gli animali si precipitano al fiume per raccogliere la preziosa acqua ma, uno alla volta fuggono via terrorizzati perché una diabolica creatura si aggira tra le canne del fiume, spaventando gli animali con lugubri lamenti.
Il leone, spazientito dalla paura mostrata dagli altri animali, decide di avvicinarsi al fiume, ma anche lui è costretto a una fuga vergognosa. Mentre tutti gli animali giacciono in lacrime disperati, arriva un vecchio gallo che grazie alla sua intelligenza ed esperienza, risolve la situazione, conquistando l´acqua. Così gli animali della savana, lo eleggono nuovo Re degli animali, sostituendo al leone, rappresentante la forza bruta e distruttrice, quella del gallo che interpreta la forza della ragione e dell´esperienza.
In Simba ba Mende, c´è il tradizionale lieto fine, ma il tesoro conquistato dall´eroe non è fatto di oro o di argento, bensì di un valore ben più prezioso: l´acqua, sottolineando l´importanza della ragione, il valore del gruppo e l´esperienza delle persone più anziane.
PADRE KIZITO SESANA A MATERA PER LO SPETTACOLO DEI BAMBINI DI STRADA “SIMBA NA MENDE”
Sarà presente il Padre comboniano Renato Kizito Sesana, fondatore del Koinonia Community di Nairobi e l´intero staff dell´associazione non governativa Amani di Milano – Giovedì 22 aprile alle ore 20.30 presso l´Auditorium di Piazza del Sedile – a presentare lo spettacolo dei bambini di strada dal titolo: Simba na Mende(Il leone e lo scarafaggio).
L´intero gruppo, è giunto nei giorni scorsi in Italia per rappresentare questa fiaba tradizionale africana, che toccherà, nell´arco di un mese, l´intera penisola italiana, con tappe a Roma, Piacenza, Rimini, Milano.
I 13 artisti di età compresa tra i sette e i sedici anni, guidato da Padre Kizito e da Job Kihiko, loro direttore artistico, hanno dato vita allo spettacolo il cui scopo, oltre che divertire è quello di promuovere l´incontro e lo scambio tra le persone e le diverse culture, offrendo spunti di riflessione sull´importanza della ragione e dell´esperienza delle persone più anziane e sul valore dell´acqua, la vera protagonista di questa fiaba.
Un importante ruolo nell´iniziativa, viene svolto da Padre Kizito, già coinvolto dall´associazione Energheia dal lontano 2000 con il premio Energheia Africa Teller, rivolta ai giovani scrittori del continente africano, e che ha coinvolto in questo suo percorso decennale l´associazione Amani e quanti sono vicini allo spirito e alla cultura africana. Padre Kizito e´ un missionario comboniano nato in Italia, a Lecco, ex operaio alla “Moto Guzzi” ma “ribattezzato” in Africa con il nome di un martire locale: Kizito (il nome del più piccolo dei Santi martiri dell’Uganda, proclamati beati da Paolo VI), quando viene ordinato sacerdote nel 1970. Collabora con il mensile Nigrizia, che dirigerà inizialmente dal 1973 al 1975. Si laurea in Scienze politiche all’Università di Padova, con una tesi sui neri americani nella chiesa cattolica e compie frequenti viaggi in Africa. Nel 1977 diventa missionario in Africa, dapprima in Zambia, dove trascorre tre anni in una missione rurale per poi trasferirsi alla periferia di Lusaka. In Zambia fonda Koinonia, una comunità che opera con i bambini di strada, nei mass media e nella formazione per la giustizia e la pace. Dal 1988 vive a Nairobi, dove ha fonda New People, periodico dell’Africa anglofona. Quindi, nel 1991, sulla scia dell’esperienza maturata nella capitale zambiana, fonda anche a Nairobi la comunità Koinonia: ne fanno parte nel 2008 una trentina di membri, alcuni dei quali con le rispettive famiglie, impegnati nel campo dell’assistenza ai bambini di strada, sviluppo, microcredito ed educazione alla pace. Da Nairobi compie attività pubblicistica con una rubrica sul Sunday Nation dove racconta tra le altre cose delle sue missioni nel Sudan meridionale, regione in guerra. Si fa promotore di diverse iniziative editoriali legate all’Africa, come nel 2005 Peacelink – Africa un portale sulle iniziative africane per la pace, e, nel 2007, The Big Issue Kenya, il primo giornale di strada keniota. Nel 1999 è stato incaricato dalla Conferenza Episcopale del Kenya di avviare la radio cattolica nazionale, che nel 2003, dopo numerose difficoltà per ottenere la licenza dal governo di Moi inizia a operare col nome di Radio Waumini; Sesana la dirige fino agli inizi del 2006. Dal 1990 al 2002 e dal 2007 a oggi è anche direttore responsabile di Nigrizia. Nel frattempo ha animato la nascita di una nuova comunità di Koinonia sui monti Nuba ed ha continuato l’impegno per i bambini di strada, così che agli inizi del 2008 Koinonia conta cinque grossi centri a Nairobi e uno a Lusaka. È anche socio fondatore dell’ associazione Amani. Nel gennaio 2008 ha inaugurato il blog Una vita in Africa
Intensa la sua attività con gli street children (bambini di strada), che rappresentano il segno di un mondo impazzito. Si calcola che oggi nel mondo ci siano almeno 30 milioni di bambini di strada, costretti a vivere di espedienti nei vicoli più nascosti di città senza cuore. Gli street children non hanno i genitori o hanno perso i contatti con la famiglia a causa della povertà e del dilagare dell´Aids. Per questo numero crescente di bambini le scelte sono limitate: diventare mendicanti cronici specializzati in piccoli furti o prostituirsi. Per alleviare i sintomi della fame annusano colla da falegname, droga economica quanto dannosa che a lungo termine provoca danni permanenti al cervello e al sistema respiratorio. In difesa degli street children l´associazione Amani organizza campi di lavoro per volontari a Nairobi. Altra intensa attività è stata svolta da Padre Kizito neo confronti del popolo dei Nuba, presenti nel sud del Sudan, dove si è consumato, in questi anni un genocidio invisibile: il governo del Sudan ha cercato di strangolare un intero popolo, quello dei Nuba. Lo scopo era quello di impossessarsi delle loro risorse, scacciandoli da terre fertili e ricche di petrolio. Anni di guerra hanno portato ad un´emergenza umanitaria a causa della fame e delle malattie: malaria, tubercolosi, gotta, lebbra, dissenteria. I bombardamenti hanno fatto strage di bambini che tentavano, nonostante tutto, di andare a scuola. Si calcola che dal 1983 a oggi le vittime del conflitto siano di gran lunga superiori ai due milioni. Per nascondere questi orrori il governo di Khartoum vieta l’accesso nella zona alle Nazioni Unite e ad ogni altro organismo internazionale, impedendo di fatto l’arrivo degli aiuti internazionali. L’isolamento dei Nuba è stato rotto dai volontari di Amani per la prima volta nell’agosto del 1995, con voli carichi di aiuti umanitari. Da allora ogni mese Amani invia medicinali, attrezzi da lavoro, vestiti, sapone, sale, materiale scolastico per permettere alla popolazione di resistere in una situazione di conflitto, abbandono e isolamento.
Un appuntamento, quello previsto giovedì 22 aprile presso l´Auiditorium che sarà per i presenti una autentica sorpresa per il divertimento e la cultura offerte, con la presenza di persone carismatiche, ambasciatori di un “altro mondo”, difficile da trovare sui media nazionali.