Giovedì 4 novembre, in omaggio alla città di Matera, nelle sale della Mediateca Provinciale di Palazzo dell’Annunziata di Matera si inaugura alle ore 19,30 l’esposizione di opere pittoriche “Tra le mani le stelle” di Tommaso Cascella, a cura di Pino Nicoletti.
Chiediamo a riguardo al professore Michele Greco, presidente del Circolo della Stampa di Viterbo e della Grande Tuscia (Viterbo, Roma, Perugia e Arezzo) di illustrare la personalità dell’artista e tratti relativi al suo operato.
“Tommaso Cascella, romano, classe ’51, vive e lavora tra Roma e Bomarzo nell’alto Lazio. La sua ricerca creativa trae origine dalla libertà avanguardistica legata al secondo Novecento, ma si evolve sulla base di un rapporto strettamente individuale con le potenzialità della materia. Cascella, erede di una lunga dinastia di artisti, ha all’attivo oltre cento mostre personali ed è presente in numerose collezioni e musei. La componente ludica, intrinseca nelle sue opere, assume, verso gli anni ottanta, forma e fisicità materializzandosi su tele, ceramiche e sculture. Ferro, bronzo, carboncino, terracotta, incisioni e molti altri materiali diventano i mezzi che gli consentono di viaggiare indisturbato nei terreni della memoria tra la pittura e la scultura. I diversi linguaggi si rincorrono e si ritrovano in una narrazione unica: le immagini tridimensionali della scultura si riconoscono nelle grafie che animano le sue tele dove la pittura e scultura sono due modalità dello stesso pensiero. Questa mostra vuole essere un omaggio alla città di Matera, luogo amato dall’autore che, come si legge in un suo scritto nel catalogo, ci dice: “Matera era il luogo dove le “mie” bestie trovavano casa, ed anche ora la immagino come un’Arca di pietra, in secca dopo il diluvio con il mare finalmente lontano”.
Tommaso Cascella espone a Matera una selezione di dipinti nei quali il colore è scelto nei toni più scintillanti per portarci in una atmosfera di luce estiva, di blu marino, di rossi sfolgoranti tratti dal mese di luglio. Colori e grafie che guardano alla pittura rupestre e alla sapiente tradizione artigiana del sud. Un alfabeto da sempre frequentato da Cascella che si definisce “pittore mediterraneo”.
Il catalogo della mostra accoglie un contributo critico e poetico di Pino Nicoletti che, introducendo le opere, conclude il suo testo con … “Ma ciò che più amo nella pittura di Tommaso è il mirabile splendore della luce nel limpido azzurro, la libertà della materia che segue percorsi nascosti, gli effetti delle linee astratte, il richiamo dell’incerto, la densità immaginativa, l’organizzazione delle strutture nel vuoto del mondo, nel tentativo di dare alla vita le sue creazioni più irreali”.
Carlo Abbatino