Un concerto per tornare alle origini della canzone italiana. Un appuntamento speciale, in cui i protagonisti sono ragazzini, alla scoperta delle radici di una delle forme d’arte più amate dai giovani: la musica.
Si chiama “Perle napoletane” il concerto organizzato dalla Scuola Media “Giovanni Pascoli”, che coinvolge gli allievi della classi III A, III B e III C del Plesso “G. Fortunato”, dirette dal prof. Vincenzo Labarbuta: si terrà venerdì 24 aprile, alle ore 19,30, presso la Parrocchia Santa Famiglia.
La novità è che i ragazzi, ancora molto giovani, si esibiranno con i “colleghi” adulti dell’Associazione Musicale Lucana: professionisti della musica, come Felice Tamborrino (tromba), Giulio Signorella (sax), Giuseppe Tamborrino (clarinetto), ed altri. In più, si esibiranno con loro tre professori della scuola: Adriana Catenacci, Anna Carmela Montemurro, Eustachio Montemurro.
All’evento presenzieranno i genitori e i docenti degli allievi.
“La scelta della musica napoletana come “cuore” di un progetto musicale portato avanti con le classi terze per tutto l’anno scolastico – spiega il professor Labarbuta – nasce dal fatto che in quest’arte popolare così affascinante, nata nel XIII secolo, ci sono le radici della canzone italiana moderna. La canzone napoletana raccontava la vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature, dal lavoro ai sentimenti, alle difficoltà della povertà. Conobbe il suo massimo fulgore nei primi dell’Ottocento, con grandi successi tra cui “Te voglio bene assaje”, musicata da Donizetti, e restò in auge fino alla metà del ‘900, rappresentata da artisti del calibro di Ernesto Murolo, Enrico Caruso, Beniamino Gigli”.
Forse meno attuale rispetto ad altri generi musicali, la canzone napoletana resta però molto amata anche oggi, e tanti cantanti affermati ne inseriscono almeno un pezzo nei loro repertori.
E’ quello che faranno anche gli artisti in erba della scuola Pascoli, venerdì sera, per uno spettacolo che si preannuncia piacevole e denso di emozioni.