"E' l'occasione per far conoscere un autore che, con il suo linguaggio
privo di parole superflue, fatto di dialoghi rapidissimi, scarni, a volte
brutali, ma folgoranti". Giovanni Moliterni della Libreria dell'Arco ha
organizzato l'incontro con l'autore napoletano, che ha raccontato i dieci
comandamenti in chiave partenopea. La due giorni materana di Andrei Longo è
cominciato ieri, con "l'incontro in due atti" con il pubblico, che
si è articolato in un primo momento più istituzionale, presso il museo Ridola,
con la partecipazione di Anna Maria Patrone, Direttrice del Museo Ridola,
Gianluigi Trevisi, Fondatore e Direttore Artistico di Time Zone, Mariapia Ebreo,
giornalista che ha moderato l'incontro. Rassegnazione e speranza sono
stati i due temi costanti del dibattito e, alternandosi, hanno
dato vita ad un costante equilibrio di emozioni, che ha contagiato il pubblico.
"Istituzionalmente sono chiamata a preservare la memoria antica per le
generazioni future, e credo fermamente che la storia ed i buoni esempi possano
aiutare la crescita in positivo delle giovani generazioni" è il saluto
introduttivo di Anna Maria Patrone, Direttrice del Museo. "quando Felice Lisanti
mi ha chiamato per chiedermi di presentare il libro di Longo, ho
poi per caso ascoltato la sua intervista a Radio 3, che mi ha fatto scoprire un
autore con cui mi sono subito sentito in sintonia" dice Gianluigi Trevisi.
Andrej Longo è riuscito a raccontare la speranza che sempre
sottende alle sue azioni, anche nei momenti apparentemente meno felici,
ricorrendo anche ad alcuni aneddoti di vita privata "avevo smesso per un po' di
scrivere per la radio, e ad un certo punto mia moglie mi ha detto: e mo che
vorresti fare? Il pizzaiolo, ho risposto, e così sono tornato ad Ischia, ho
imparato a fare le pizze, e poi ho cominciato a lavorare a Roma, e si guadagnava
pure bene", e analisi che hanno il sottile retrogusto dell'analisi sociologica,
individua un grande problema nella mancanza di esempi positivi, e nella completa
assenza dello Stato dalle vite dei suoi protagonisti, che in fondo raccontano
storie quotidiane, rubate, ascoltate, in parte anche inventate, "ascoltando la
musica, ogni personaggio ha una sua musica, che mi parla dei suoi stati d'animo.
Non riesco a scrivere una storia se prima non ho trovato la musica
dello stato d'animo del suo protagonista"
Alle ore 20.30 l'incontro con l'autore si è trasferito presso lo
Shibuya, dove l'autore ha letto alcuni brani del libro, con il suo stile
proprio, che alterna divertenti barzellette "la sapete quella del punto e
virgola?", a crudi momenti di forti emozioni, suggerite dalle
storie narrate nel libro e che, con l'accento napoletano di Longo,
acquistano la forza del racconto tramandato per tradizione
orale.
Dieci comandamenti, dieci storie di chi nasce e vive in una realtà di
emarginazione. E' Napoli, ma può essere qualsiasi posto dove una volta nati
bisogna lottare fin da bambini per cambiare il proprio
destino.
I protagonisti dei racconti di Andrej Longo emergono con una esattezza
quasi dolorosa – con le loro paure e i loro rimorsi, le loro viltà e la loro
grazia -, in virtù di una scrittura asciutta ed esigente, tutta costruita su
dialoghi rapidissimi, scarni, a volte brutali. Nei racconti di Longo non c'è mai
una parola superflua, ma ci sono tutte quelle che servono a darci, di
quell'universo metropolitano che si chiama Napoli, un'immagine radicalmente
nuova – e folgorante.
Andrei Longo incontra anche le scolaresche materane, in mattinata è
infatti prevista una presentazione del libro agli gli studenti dell'Istituto
Tecnico Commerciale "A. Loperfido".
L'iniziativa è del Premio letterario Energheia e della Libreria
dell'arco.
Chi è Andrej Longo
E' nato a Ischia. Si divide tra la scrittura di testi per la radio, il teatro e il cinema, e il lavoro di pizzaiolo.
Il suo nome e' un omaggio del padre a Guerra e Pace di Tolstoj.
Ricevette molti rifiuti prima di incontrare l'editore Meridiano Zero che gli ha pubblicato "Piu' o meno alle tre", una raccolta di racconti.
In seguito la Rizzoli gli ha pubblicato "Adelante".
Nel 2007 l'Adelphi riconosce la sua bravura e pubblica il suo romanzo, sotto forma di racconti: "Dieci".
Longo spedi' proprio l'opera Dieci a 12 case editrici, 11 lo rifiutarono. E' stato accettato da Adelphi.
Longo, in un'intervista al quotidiano la Repubblica ha detto:"Quando mi hanno rifiutato non ho provato nulla, in fondo fa parte della vita. E io di no ne ho avuti una valanga.
Fra i suoi libri preferiti:
F.Kafka, Il processo
R.Carver, Di cosa parliamo quando parliamo d'amore
A. Tabucchi, Sostiene Pereira
Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl
H.M.Enzensberger, La fine del Titanic