Dalla Russia alla Corea e da ogni angolo d’Italia per partecipare alla Nona edizione del Concorso di esecuzione musicale Città di Matera- Premio Rosa Ponselle indetto dal Lams (Laboratorio arte musica e spettacolo), unico in Basilicata a fregiarsi del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dopo un’attenta e accurata selezione che ha visto competere circa 250 concorrenti nelle quattro sezioni (musica da camera, musica antica, solisti e cantanti lirici), solo dieci, Chiara Sabia flautista, Patrick Gullì clarinettista, Francesca Fiore violoncello, Leonardo Losciale percussionista, Pasquale Barberio fisarmonicista, Matteo Biscetti pianista, Rodolfo Bonfilio trombonista, il soprano Maria Meerovich (Russia), il tenore Kwnag Hyun Choi (Corea del Sud), il soprano Young Min Park (Corea del Sud), sono riusciti ad aggiudicarsi il biglietto vincente per partecipare alla “Finale- Galà dei vincitori” che si è svolta domenica sera nell’Auditorium di piazza del Sedile di Matera. I concorrenti che si sono alternanti sul palco hanno proposto un repertorio di ampio respiro che ha spaziato da Mozart, a Liszt, a Tchaikovsky, a Verdi fino a Meyerbeer e Offenbach, avendo a disposizione solo dieci minuti per convincere la giuria, composta dal maestro Giovanni Pompeo (Presidente, Istituto musicale pareggiato di Taranto), dal baritono Domenico Colaianni, dal violinista Carmine Scarpati, dai pianisti Gianna Valente (docenti del Conservatorio di Bari), Giuseppe Ciaramella e Demetrio Trotta (del Conservatorio di Potenza), dal clarinettista Vincenzo Di Pede (in rappresentanza del Conservatorio di Matera, che da quest’anno collabora attivamente con il LAMS per la realizzazione del Concorso), ed aggiudicarsi così il “Premio Rosa Ponselle”, ovvero l’opportunità di esibirsi sul palcoscenico, accanto a grandi nomi dello scenario musicale internazionale nell’ambito delle stagioni concertistiche organizzate dal Lams oppure di frequentare corsi di Alto perfezionamento musicale con i maestri del Teatro alla Scala di Milano e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La competizione di domenica sera è risultata di altissimo livello e questo non solo per la scelta dei brani eseguiti, di difficile esecuzione e tecnicamente complessi, ma anche per la bravura e il talento dimostrati dai concorrenti. “Ascoltare brani dalle aspre difficoltà superate in taluni casi con quasi sprezzante naturalezza- commenta il maestro Giovanni Pompeo,direttore artistico del Lams- ci ha resi prima che commissari, con il dovere di giudicare, fortunati fruitori della realizzazione di un’opera d’arte, qual è appunto la grande musica quando è eseguita con aderenza totale allo spirito dell’autore, al senso di un’epoca passata ma che vive fortemente anche in un mondo dove tutto sembra doversi esaurire nel breve tempo di uno slogan”.