In attesa di esibirsi con l’ultima replica venerdi’ 24 aprile al Teatro Duni la compagnia teatrale "il Carro parlante", dopo l’esibizione di beneficenza della commedia "11° non giudicare- faciut’v u c….vust" , tenuta venerdì scorso presso la casa di cura "Brancaccio", venerdi’ scorso si è esibita con uno spettacolo anche presso la casa circondariale di Matera. Si realizza così una delle finalità che l’associazione teatrale materana si prefigge: quella di portare un sorriso a persone che, per vari motivi personali e fisici, non può godere della più ampia libertà. Un messaggio di speranza e di condivisione che scaturisce proprio dalla rappresentazione stessa. Un plauso va sicuramente a Pasquale Fraccalvieri, educatore del penitenziario materano, al cappellano don Biagio Plasmati e alla direttrice Maria Teresa Percoco.
l’iniziativa è stata molto apprezzata dagli "ospiti" della casa cirdondariale, che così hanno goduto di un momento di svago e di condivisione.
La Compagnia Teatrale può contare sulle qualità artistiche di Anna Cimarrusti, l’interprete principale nel ruolo di Donna Nannina Marra: Anna si rivela sul palcoscenico una punta di diamante coinvolgente, estroversa e decisa, accomodante e precisa, affabile e generosa, amabile e sentita pronta a esternare il vernacolo materano intercalato dall’italiano con tanta simpatia e in forma accattivante.
“Il nostro vero motivo è di fare sorridere la gente e andare avanti a fare beneficenza- spiega con profondità d’animo, mostrando una grande umanità coltivata nella poesia- e dove la gente non può uscire entreremo noi”.
Cimarrusti è governata dalla legge dell’amore: “Ogni volta che vado in scena dico sempre “speriamo che riesco a far sorridere e speriamo che l’amore trionfi sempre. Credo molto nei giovani e bisogna guardare il prossimo con grande amore”.
Cosa prova Anna Cimmarusti quando "entra" nel personaggio di questa commedia?
"All’inizio ho avuto difficoltà perchè il personaggio teatrale non rappresentava il mio carattere. Poi ho dovuto farlo mio rappresentando stessa, trasferendo in scena la mia realtà”.
Prima il Brancaccio e poi il Carcere. Come ricorderà Anna Cimarrusti queste due esperienze? “Al Brancaccio sono tornata bambina perché ho trovato la vera gioia che non si prova mai. Ho visto il sorriso negli anziani e nei carcerati. In loro ho visto tanta gioia e l’esaltazione di sentimenti scaturiti dalla recitazione e dalla realtà della commedia”. I materani che non hanno ancora seguito dal vivo la commedia in vernacolo materano de "Il Carro Parlante" posso prenotare il posto al teatro Duni per la replica prevista il prossimo 24 aprile.