E’ “Il collo di Anna” del diciottenne Giuseppe Arena di Frattamaggiore (Na)
il racconto vincitore della tredicesima edizione del premio letterario
Energheia. Ieri sera a Matera nel giardino del museo “Domenico Ridola” la
giuria presieduta dallo scrittore Fabio Stassi e composta dal docente di
scrittura creativa Maurizio Bettelli e dal cantautore Costa Varvarigos ha
scelto tra gli undici finalisti l’elaborato di Arena “per la capacità di
saper prendere per mano il lettore e portarlo con disinvoltura al colpo di
scena finale”, si legge nelle motivazioni.
La bolognese Katia Brentani con il racconto “Couscous e tortellini” si è
invece aggiudicata la vittoria nella sezione “Miglior racconto da
sceneggiare per la produzione di un cortometraggio” “per l’attualità
dell’argomento, per il modo brillante con cui è stata sviluppata la trama e
per aver messo in luce un aspetto profondo della solidarietà femminile”.
Segnalati i racconti “Luxury Tour” della romana Barbara Giambartolemei “per
l’originalità della trama, un plot completo che si muove su più livelli e
personaggi ben definiti” e “Saper piangere il dolore” di Claudia Felisari di
Bollate (Mi) “per l’uso dell’introspezione psicologica”.
Durante le serata, presentata da Eleonora Centonze, si sono esibite Emy
Friedman e Viviana Pisciotta. La cerimonia è stata conclusa dal cantautore
Costa Varvarigos che ha interpretato il brano “‘O munno è ddoce”, finalista
nell’ultima edizione del Musicultura Festival, già Premio Recanati.
Tutti i racconti finalisti del Premio saranno pubblicati in un’antologia
curata dall’associazione culturale Energheia.
Set 16