Venerdì 9 luglio 2010, alle ore 18.30, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, inaugura i nuovi spazi di Palazzo Pomarici destinati al MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea e il riallestimento delle collezioni che si sono arricchite di altre 100 opere donate dagli artisti o dai loro eredi e dai collezionisti italiani e stranieri che considerano il museo di Matera una realtà nel panorama delle istituzioni internazionali.
Il MUSMA, fin dall’ingresso, che sul portone evidenziava l’intervento di Carlo Lorenzetti, segna la strada d’accesso con la porta di fuga disegnata da Eliseo Mattiacci (Riflesso dell’ordine cosmico) e il cancello del terzo cortile progettato da Kengiro Azuma (Porta della vitax
Sono da sottolineare, poi, la conquista di due nuovi ipogei che, in totale, diventano sette, del terzo cortile nel quale svettano alcune grandi sculture, di un Gabinetto di Grafica in cui è possibile ammirare i più bei nomi dell’arte contemporanea (Ar?ipenko, Arp, Bill, Calder, Christo, Fontana, Kemeny, Sol Lewitt, Manzoni, Morellet, Wotruba, Paolozzi, Scarpitta,…), della saletta dedicata al rapporto Ceramica e Scultura e alla Bottega Gatti di Faenza, con la presenza di opere di Arman, Enrico Bay, Giacinto Cerone, Giuliano Della Casa, Pablo Echaurren, Giosetta Fioroni, Luisa Gardini, Hsiao Chin, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Antonio Recalcati, Ettore Sottsass, Guido Strazza. Le collezioni seguono la consuetudine delle donazioni, un itinerario fissato fin dalla costituzione del Museo, e la convinzione, in controtendenza, di dover delineare una mappa esaustiva della creatività non solo italiana, quella dei grandi maestri, che tutti conoscono o possono conoscere attraverso molteplici strumenti, e quella dei cosiddetti minori, di quanti per ragioni diverse il sistema dell’arte ha diviso in insiemi e sottoinsiemi ordinati in una piramide in gran parte sommersa della quale solo la punta è visibile dal pubblico e qualcosa di più dagli addetti ai lavori. Ecco, perciò, una costante attenzione al territorio del quale si cerca di tracciare una identità attraverso gli scultori nati o operanti in Campania, Puglia, Lucania, Calabria e Sicilia. Entrano, dunque, nel MUSMA artisti scomparsi e viventi ingiustamente dimenticati come Cosimo Carlucci, Pino Conte, Rocco Coronese, Pietro Guida, Antonio Masini, Nino Rollo, e cresce
il numero di opere di Aldo Calò, che da tre passano a dieci. Un vero e proprio patrimonio, costituito da 160 opere di Pasquale Santoro (sculture, tempere, disegni, incisioni, terrecotte, ceramiche, gioielli), viene donato al MUSMA dall’avv. Giacomo Metta di Bari. La ricca e variegata collezione, dopo la schedatura, dal prossimo ottobre, a cadenza trimestrale, verrà mostrata nelle sue varie sezioni.
La scultura dei pittori, fiore all’occhiello del Museo, si arricchisce di ulteriori presenze: Filippo De Pisis, Enrico Della Torre, Gianni Dessì, Alberto Gianquinto, Toti Scialoja e Walter Valentini.
La scultura internazionale segnala l’arrivo delle sculture di Kengiro Azuma e di Anie Borzobohaty, Agustin Cardenas, Solano Cardenas, Katsuji Kishida, Joaquin Roca Rey, Satoru Sato, Susumu Shingu, Yung Yun Seo, Robert White.
La scultura italiana, oltre alle nuove opere di Dino (due) e Mirko Basaldella (due), di Pietro Consagra (Progetto per il Monumento alla grande acacia di Castronuovo S. Andrea, del 1985), amplia il proprio spettro, spesso con installazioni realizzate appositamente per il Museo, accogliendo Carlo Bernardini, Gregorio Botta, Ettore Consolazione, Ercole Drei, Vincenzo Gaetaniello, Luisa Gardini, Lelio Gelli, Alberto Ghinzani, Marcello Mondazzi, Graziano Pompili, Roberto Ruta, Barbara Salvucci, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli, Nanni Valentini, Antonella Zazzera. Giovani promesse e maestri scomparsi da tempo, vanno a colmare alcuni vuoti delle collezioni che nei prossimi mesi vedranno l’ingresso di Augusto Perez e di altri scultori nati o cresciuti nel Sud. Intorno alle figure centrali di Cambellotti, Wildt, Andreotti, Martini, Fazzini si cerca di ricostruire l’humus dei loro migliori allievi.
Non viene dimenticata la Biblioteca Scheiwiller, con annessa videoteca, che aumenta il suo capitale di libri e di documenti con le donazioni di Fabrizio D’Amico e Enrico Accatino. Il prossimo “Lascito Lambertini”, insieme a quello di Giuseppe Tedeschi, renderanno il MUSMA punto di riferimento per professori e allievi non solo di Matera e provincia.
Tutto ciò costituirà l’argomento-guida degli interventi del Presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, e del Direttore del MUSMA, Giuseppe Appella, che faranno anche il punto sull’attività svolta dal Museo negli anni trascorsi dalla sua nascita (26 ottobre 2006) e sulle prospettive per il futuro, in una città che per il 2019 progetta di candidarsi a Capitale Europea della Cultura.
La funzionalizzazione dei nuovi spazi espositivi è stata favorita dal primo finanziamento regionale che ha interessato il MUSMA ed è stata realizzata su progetto dell’ing. Sante Lomurno e dell’arch. Paolo Stasi, mentre l’allestimento è stato curato dall’arch. Alberto Zanmatti con la collaborazione della ditta Edilopera di Ennio Venturi e con il coordinamento del direttore scientifico della Fondazione prof. Michele D’Elia. Il trasporto delle opere in Italia e all’estero è stato curato dalla ditta Stella di Matera. I lavori strutturali sono stati realizzati dalla cooperativa ‘La Riuscita’ di Pomarico; gli impianti elettrici dall’impresa Santino Lomurno di Matera; le installazioni artistiche in ferro di accesso ai cortili dalla ditta f.lli Caldone di Pomarico; i nuovi arredi della Biblioteca Scheiwiller dalla ditta Ricciardi e Andrulli di Matera.
La gestione del museo come è noto è affidata all’impresa culturale ARTEZETA soc. coop di Matera.
Alla cerimonia, che si svolgerà nel cortile d’ingresso del Museo, parteciperanno artisti, critici, collezionisti e galleristi provenienti da tutta Italia.
Per l’occasione, verranno presentati il n. 9 dei “quaderni di scultura contemporanea” (che indaga sulle nuove modalità della scultura nella seconda metà degli anni Sessanta: Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone,Gilberto Zorio, Piero Gilardi) e il volumetto dedicato alla donazione della Bottega Gatti di Faenza, entrambi pubblicati dalle Edizioni della Cometa di Roma.
Il MUSMA osserva i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 20:00 – lunedì chiuso.
La fotogallery dedicata al Musma
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