Con una lettera indirizzata al Prefetto di Matera, al Procuratore della Repubblica , alle forze dell´ordine, ed al dirigente dell´ufficio ambiente del Comune di Matera, il Centro di Educazione Ambientale di Matera ha denunciato alcune problematiche relative all´area di Murgia Timone nel Parco della Murgia Materana.
In piena area parco – si legge nella nota a firma di Paolo Montagna, Direttore del Centro – in una zona di eccellenza per il valore ambientale, culturale e turistico, oltre al sistematico e consistente abbandono di effetti personali intimi, è in consistente aumento il rilascio di bottiglie di alcolici e superalcolici, oltre che di scarti di rosticceria.
E´ evidente e dimostrato che responsabili di questi illeciti, non siano i tanti turisti che affollano durante il giorno l´area protetta e che raccolgono il messaggio della cartellonistica istallata che invita a non sporcare ed a conferire i rifiuti negli appositi cassonetti.
Al contrario questi illeciti, sempre piu´ difficili da tamponare per il centro di educazione ambientale che a titolo volontariato se ne fa carico da diversi anni, si verificano puntualmente durante le ore notturne da parte di nostri concittadini in quello che diventa non uno spazio da vivere in libertà, ma uno spazio da ferire in libertà.
Ma ancora più mortificante, è stato aver raccolto la testimonianza fra gli altri di una coppia di esperti camperisti che in sosta notturna sul piazzale belvedere di Murgia Timone, dopo essere stati destati in modo molto turbolento in piena notte , hanno dovuto subire per circa 15 minuti ripetute violenze verbali da parte di un gruppo di giovani materani in cerca di divertimento.
Un triste episodio annotato nel lungo diario di questi viaggiatori con alle spalle esperienze in tutto il mondo: guardati a distanza e protetti e rispettati nel Kurdistan dai guerriglieri, e sbeffeggiati nella città Unesco, ovviamente da parte di una minoranza attiva non rappresentativa della intera pacifica e accogliente comunità.
Confermando l´impegno già profuso per animare culturalmente il parco della murgia materana attraverso iniziative che possano in modo formale ed informale orientare ad una cultura del rispetto del territorio, ed anzi manifestando la volontà di aumentare tale impegno congiunto con l´Ente Parco attraverso una apposita campagna di comunicazione ambientale per una cittadinanza responsabile ed attenta ai valori ambientali e culturali, si è tuttavia ritenuto necessario interessare anche le istituzioni preposte all´ordine pubblico al fine di un maggiore ed integrato controllo della importante area indicata.
Per una comunità che ha l´audire di aspirare ad un ruolo guida nel panorama delle città d´arte europee sarebbe infatti una grave sconfitta non riuscire a dimostrare di avere anticorpi diffusi su più livelli, per risolvere questo come analoghi problemi di inciviltà relativi alla tutela del patrimonio pubblico.
dopo agna le piane, adesso il parco della murgia e il belvedere….andiamo alla grande….in questa città ormai solo la devastazione fa da padrona…peggio del vulcano finlandese….ma chi ci governa in questa città che fa?…ma chi è responsabile del parco della murgia che fa?….possibile che non si riesce a fermare questo malessere da parte di quattro giovanotti esaltati…ma le leggi ci sono oppure aspettiamo che matera venga bruciata del tutto come roma, all’epoca di nerone?….il parco della murgia va dato in gestione e controllo direttamente alla guardia forestale e chiuso ad una certa ora con pattuglia notturna come vigilanza ma affidata alle forze dell’ordine e non a persone senza esperienza (vedete i parchi svizzeri come sono organizzati)…