La fotogallery completa dedicata al presepe vivente per l’Umanità, dalla presentazione nella sala arcivescovile alla rappresentazione scenica nei Sassi di Matera.
Foto a cura di Michele Capolupo e Marco Fanuzzi.
{phocagallery view=category|categoryid=363}
I Sassi di Matera si trasformano nel presepe vivente più grande del mondo e per qualche ora la città che aveva già ospitato set cinematografici di prestigiosi film dedicati alla Passione di Cristo come Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini e The Passion di Mel Gibson regala ai fortunati visitatori che hanno avuto la pazienza di attenderere in fila per diverse ore in via Bruno Buozzi e in piazza San Pietro Caveoso una suggestiva rappresentazione dal vivo della Natività, l’evento che ha cambiato il corso della storia dell’umanità duemila e dieci anni fa. E non è un caso se il presepe vivente promosso dall’Unpli e sostenuto da Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera viene ribattezzato presepe d’amore per l’umanità. L’architetto Tomangelo Cappelli, i fratelli Claudio e Guglielmo Nardocci sono stati i promotori dell’iniziativa mentre al materano Pasquale Casamia è stata affidata la regia della rappresantazione scenica offerta gratuitamente da figuranti provenienti in particolare dai centri lucani di Tursi, Pietrapertosa e Barile (centro dove il presepe vivente ha ormai una tradizione secolare), da quello tarantino di Crispiano e da quelli calabresi di Joniadi (in provincia di Vibo Valentia) e Saracena, nel cosentino, dai laziali di Ladispoli e Frosinone. Il presepe vivente nei Sassi di Matera ha avuto il merito di “scuotere” gli anchi rioni Sassi, un patrimonio tutelato dall’Unesco che i nostri amministratori non sono riusciti ancora a gestire nel modo migliore per trasformare la risorsa turismo in volano per l’economia locane. Ma come per magia è bastato un presepe vivente improvvisato e gestito in modo approssimativo per riportare Matera alla ribalta della cronaca nazionale, con diretta streaming garantita da una tv privata di Potenza che trasmette anche sul pacchetto di Sky, una differita prevista su Rai International e sopratutto un fiume di gente che ha invaso via Bruno Buozzi per seguire il presepe destinato ad entrare nel guinnes dei primati. Le comparse dovevano essere ottocento ma gli organizzatori si sono resi conto che il percorso di via Madonna delle Virtù non avrebbe mai potuto ospitare un numero così elevato di figuranti e quindi la cifra si è abbassata in maniera sensibile, ma non a tal punto da pregiudicare la possibilità di presentare un presepe da record. Tutta la gente si soffermava naturalmente sulle scene rappresentate dai figuranti ma gli organizzatori invitavano il pubblico ad accellerare il passo per consentire a coloro che erano in attesa di poter vivere le stesse emozioni. Ma anche questo atteggiamento ha finito per disturbare chi pensava di seguire il presepe vivente con uno stato d’animo sereno e adeguato alla circostanza religiosa interpretata dai figuranti. La location più affollata è stata naturalmente quella della grotta in cui è stata ricostruita la nascità di Gesù Bambino, interpretato dal piccolo Leonardo Mansueto, di appena 2 mesi. Accompagnato dalla mamma Pia Cito, proveniente da Massafra, il bambinello del presepe vivente più grande del mondo è stato coccolato dalla Madonna interpretata da Antonietta Greco, arrivata da Crispiano. Due fratelli, Domenico e Pasquale Zottarelli, di 47 e 38 anni, si sono alternati invece nel ruolo di San Giuseppe. Domenico, che gestisce a Pietrapertosa un’azienda agricola, è arrivato a Matera con il figlio Rocco e il nipote Gino pronti a vestire i panni di due pastori e due animali della sua fattoria, il bue e l’asinello richiesti dalla Natività di Nostro Signore. E se le comparse hanno partecipato senza ricevere nemmeno un euro ma solo per il gusto di essere protagonisti di un evento storico-culturale memorabile la protesta dei residenti contrari al presepe vivente ha rimarcato una serie di emergenze che nei Sassi di Matera vanno risolte in tempi rapidi. Il presepe vivente ha catapultato in poche ore negli antichi rioni oltre ventimila persone e per alcune ore la strada di accesso è andata in tilt per il numero impressionante di persone in attesa di poter visitare il presepe d’amore per l’umanità. Due mezzi di soccorso, uno dei vigili del fuoco e un’autoambulanza sono rimaste praticamente bloccati dalla marea umana che ostruiva il passaggio per prestare soccorso a qualcuno che ha accusato un malore mentre dal balcone della sede di Legambiente che si affaccia su via Bruno Buozzi in prossimità dell’ingresso in piazza San Pietro Caveoso i cittadini residenti contrari al presepe vivente hanno contestato l’iniziativa ricordato al popolo in attesa che non serve a nulla ravvivare i Sassi per un giorno se negli altri 364 sono abbandonati al loro triste destino. La protesta era sintetizzata anche da uno striscione appeso al balcone: “Presepe vivente, Matera che muore”. La folla ha apprezzato il coraggio dei manifestanti, anche perchè non si aspettava di dover attendere così a lungo per poter seguire il presepe vivente. A questo punto, pur apprezzando un’iniziativa che ha permesso alla città di Matera di ottenere grande visibilità a livello mediatico, sarebbe opportuno pensare ad una seconda edizione con opportuni correttivi. Consigliamo all’organizzazione innanzitutto di dotarsi di un ufficio stampa, perchè la comunicazione è il pane quotidiano di qualsiasi evento che si vuole promuovere nell’era dell’informazione digitale. Poi vogliamo far notare che organizzare un presepe vivente nei Sassi in un giorno feriale non ha permesso a tante persone che lavorano di poter assistere alla rappresentazione. Si potrebbe piuttosto calendarizzare l’evento dall’Immacolata all’Epifania concentrando l’evento nel fine settimana, in modo da permettere ai materani e ai turisti di organizzare un week-end nella città dei Sassi, con vantaggi evidenti per alberghi, bar e ristoranti presenti nel centro storico cittadino. E siccome un presepe vivente in una città che già offre un presepe naturale rappresentato gli antichi rioni Sassi può rappresentare il fiore all’occhiello dell’offerta turistica cittadina sarebbe il caso di accogliere degnamente i visitatori, cercando di offrire i servizi minimi cominciando dai bagni pubblici. Sono i dettagli, di solito, che fanno la differenza. Ma in questo caso si tratta di dettagli importanti per una città che vuole giocare le sue chance anche attraverso questo presepe vivente nella competizione che assegnerà il riconoscimento di capitale europea della cultura nel 2019. Matera non può permettersi altri passi falsi se vuole davvero giocare un ruolo importante grazie al suo affascinante patrimonio naturale. Certo, “chi agisce può sbagliare, chi non agisce sbaglia sempre” tanto per citare la dichiarazione di monsignor Ligorio in sede di presentazione dell’evento presso la sala degli stemmi dell’arcivescovado ma la speranza è che gli errori commessi possano servire da lezione per le prossime edizioni.
Michele Capolupo
I Sassi di Matera diventano un fiume di oltre ventimila persone provenienti dal sud, dal centro e dal nord Italia e persino dalla Francia, Giappone e Germania) in pellegrinaggio verso il presepe vivente più grande mondo, attraverso un percorso a senso unico a partire da via Bruno Buozzi e sviluppato su via Madonna delle Virtuà con uscita verso via Fiorentini o via D’addozio. L’ingresso deputato per accogliere i visitatori, la strada di accesso a piazza San Pietro Caveoso ha cominciato a gremirsi sin dal primo pomeriggio. Subito dopo la benedizione del Presepe vivente impartita da monsignor Salvatore Ligorio i visitatori hanno cominciato a scoprire da vicino le botteghe artigiane, le case-capanne e le attività del mercato con i figuranti che hanno animato le varie scene. In primo piano i re Magi, i pastori, le massaie, le zampogne di Terranova del Pollino, il coro Ponselle di Matera, gli arpisti di Viggiano. Una full immersion in una location ultra millenaria e che richiama già in modo naturale e con un grande effetto la nascita di Gesù Bambino. I numeri da record sono stati garantiti grazie alla presenza massiccia dei gruppi delle Pro Loco presenti in Italia. Tanti dialetti uniti da uno spirito unico, quello di vivere la natività di Gesù con quell’afflato di unione, di amore. Alla benedizione hanno partecipato anche diversi rappresentanti delle istituzioni cittadine, provinciali e regionali. In prima linea i sindaci di Matera e Potenza, Adduce e Santarsiero, il presidente della Provincia e l’assessore provinciale al turismo, Stella e Garbellano, l’assessore regionale Restaino, il consigliere regionale Sarra. Ecco le sensazioni del presidente della Provincia Franco Stella: “Rivedere tanta gente nei Sassi richiama alla memoria quello che i rioni sono stati per le vecchie generazioni che ci hanno vissuto sino agli anni cinquanta. Io ho abitato qui con al mia famiglia sino all’età di diciassette anni e per me è un ricordo ricco di valori, di amicizia. A questo evento abbiamo creduto sin dall’inizio. Abbiamo voluto dare quel senso giusto alla location naturale che sono i Sassi di Matera. La quantità della gente ci fa pensare in positivo”.
Monsignor Ligorio si è detto anche molto soddisfatto della “straordinario flusso di piccoli e grandi visitatori pronti ad avviarsi verso la grotta, una testimonianza reale di quanto sia grande questo evento della Natività in un luogo dallo scenario naturale”
Complimenti sono arrivati anche dal sindaco di Potenza Santarsiero: “Condivido quello che sono riusciti a produrre gli organizzatori con il contributo del Comune e della Provincia di Matera e della Regione Basilicatata. Il presepe vivente rappresenta un grande evento che soddisfa Matera e tutta la Basilicata”.
Erminio Restaino: “Questo evento conferma che bisogna puntare molto sul turismo come occasione unica per rilanciare la nostra città”.
L’Assessore al turismo della Provincia di Matera Garbellano . “Abbiamo vissuto la preparazione di questo evento con grande partecipazione ed eravamo certi che ci sarebbe stata una grande affluenza di pubblico”.
Il vice sindaco di Viggiano, Rocco Montone: “Noi siamo abituati a vedere una folla immensa in pellegrinaggio alla Madonna e so bene che ci sono tanti fedeli che arrivano da questa cittài. Questa sera sono rimasto molto sorpreso dal numero impressionante di persone presenti e dall’organizzazione. Sono arrivate oltre cento persone della Pro Loco e noi abbiamo contribuito con la presenza dei nostri arpisti”.
Grande entusiasmo anche da parte del sindaco di Spinoso Pasquale De Luise, che tra l’altro ha sposato una donna di Matera: “Sono molto felice per quello che è riuscito ad organizzare la città di Matera. Si tratta di un evento straordinario”.
Soddisfatto anche il vice presidente della Provincia e assessore Giovanni Bonelli, che ha svolto un ruolo importante per la realizzazione del presepe vivente a Matera. “Ho messo a frutto la mia esperienza da presidente della Pro Loco di Grassano e ho subito contattato il presidente della Unpli. Il risultato è quello fantastico di questa sera”.
Romeo Sarra “E’ un fatto eccezionale. Questa folla presente nei Sassi di Matera ci chiama a un impegno costante per dare continuità all’evento”.
Queste invece le dichiarazioni a caldo di alcuni visitatori: “Ho visitato altri presepi viventi ma questo di Matera è straordinario”. “Una grande manifestazione”. “Peccato per la una lunga attesa e qualche ressa all’ingresso. Ma ne è valsa la pena”. “E’ un’idea eccezionale”. “Conoscevo della particolarità scenica di Matera per aver visto il film di Mel Gibson. E’ davvero straordinaria”.
Carlo Abbatino
IL PRESEPE VIVENTE DI MATERA NELLA PUNTATA DEL 2 GENNAIO 2011 “ITALIA CHIAMA ITALIA” SU RAI INTERNATIONAL.
Le telecamere di Rai International hanno ripreso le immagini del presepe vivente in programma martedì 28 e mercoledì 29 dicembre nei Sassi di Matera. La differita dell’evento sarà trasmessa all’interno della prima puntata del programma “Italia chiama Italia”, condotta dalla giornalista Benedetta Rinaldi domenica 2 gennaio 2011 prima del tg della prima serata. Il programma documenterà l’evento religioso promosso dall’Unpli partendo da piazza San Pietro Caveoso per giungere alla grotta della Natività situata in via Madonna delle Virtù. “Italia chiama Italia” è il nuovo programma culturale di Rai International dedicato alle tradizioni delle festività natalizie, che riscuotono naturalmente grande interesse nei telespettatori italiani che si trovano all’estero per motivi familiari, di lavoro o di studio. La puntata dedicata al presepe vivente dei Sassi di Matera aprirà una serie di puntate speciali che saranno trasmesse da diverse piazze italiane.
Effettivamente bisogna dire che il flusso di persone ieri è stato davvero imponente, come nessuno si sarebbe mai aspettato; un numero impressionante di pullman, auto, camper e gente da ogni dove ha letteralmente mandato in tilt sin dal primissimo pomeriggio la città, che tuttavia si è fatta cogliere impreparata ad accogliere tale sorprendente afflusso (secondo me ben più di ventimila persone). Per gestire al meglio l’evento il prossimo anno proporrei come minimo 3 cose:
1. l’organizzazione deve allungare tempi e spazi; il programma dovrebbe prevedere almeno 3 giorni, durare più a lungo (dal primo pomeriggio a tarda sera) e svolgersi su un percorso più lungo rispetto agli attuali 700 metri.
2. la città deve saper fronteggiare meglio, con un maggior spiegamento di forze, il traffico veicolare e tutti gli aspetti logistici (afflusso, deflusso, indicazioni, informazioni turistiche ecc.)
3. organizzazione e città dovrebbero saper dialogare meglio per evitare che l’evento appaia come calato dall’alto senza il necessario coinvolgimento e partecipazione della città.
In ogni caso LUNGA VITA, con i dovuti e necessari correttivi, ad un evento che ha portato nella nostra città un numero di visitatori come raramente si era visto in precedenza!
Piì del 70% dei partecipanti alla manifestazione di ieri ha fatto o
sta facendo commenti negativi sulla serata. Non di certo a livello di contenuto,
tutte le intenzioni erano nobili, gli attori mossi da un sincero sentimento di
partecipazione, le forze dell’ordine hanno svolto correttamente il loro lavoro.
Ma come mai appena fuori dai Sassi senti commenti così spiacevoli da parte dei
turisti che non hanno partecipato tramite viaggio organizzato? Perchè chi è
venuto autonomamente non sapeva dove andare, cosa succedeva nella folla pochi
metri più avanti? Perchè si andava a passeggio con lo “struscio di in
mezzo al corso” mentre gli addetti ai lavori ti esortavano a proseguire più
rapidamente? Altro che relax, sembrava di stare in Piazza Vittorio Veneto la
sera del 2 luglio! Molti turisti sono rimasti impressionati da questo e neanche a metà del percorso si voltavano indietro e fuggivano dai Sassi!
La gente non è stata avvisata, non c’era un manifesto per
la città (voi l’avete visto? io no) che riportava con esattezza i momenti, le tappe, i luoghi dello svolgimento dell’evento. Se si proclamava tanto una massiccia affluenza da dover scomodare la protezione civile possibile che non c’è stato da parte di nessuno una minima volontà di dover informare PRIMA le persone di come si doveva svolgere la cosa?
La disorganizzazione dunque, dal punto di vista della visita vera e propria al presepe
vivente, è stata a mio avviso davvero insufficiente. Perchè i minuscoli paesini del
Salento si organizzano in maniera egregia per delle apparenti semplici e sagre estive e un qualsiasi
turista del tutto estraneo alla vicenda e al luogo riesce a trovarsi
perfettamente a suo agio e con la voglia di tornarci (io), mentre Matera stavolta non
è stata certo all’altezza? Mi duole dirlo, ma se non fossi stata cittadina materana e se non avessi visto Matera nella sua vera veste di città della cultura e patrimonio dell’UNESCO, con tante altre bellissime iniziative che sono state organizzate e si sono svolte in modo decente, sarei stata uno di quei turisti che in questa città probabilmente non sarebbe tornato in occasione di eventi tanto grandi…..
Questa è la storia di Matera, avevamo una
possibilità pressocchè unica di farci conoscere…..ma infine ci siamo fatti
solo RIconoscere
organizzatevi per tempo e aprite i bagni!!!
Spero che il presepe vivente venga riproposto ogni anno e io farei svolgere anche la passione sicuramente con una migliore organiz. ma sono manifestazioni che servono per valorizzare il nostro splendido posto, per le critiche di chi abita dico solo una cosa ma vaff.
Come al solito ci siamo fatti riconoscere per la disorganizzazione, anche se c’è da ammettere che la situazione non era facilmente gestibile ieri sera, il danno era già stato fatto a monte, quando cioè si è deciso di far svolgere il presepe vivente per sole 3 ore in un unico giorno e pubblicizzarlo come è stato fatto negli ultimi mesi. Risultato? 30000 e passa persone da smaltire nell’arco di 180 minuti negli stretti vicoli dei SASSI. Spero solo che di fronte ad una tale debacle non si rinunci a riproporre l’idea già l’anno prossimo ma con alcune modifiche all’organizzazione come:
1)organizzare l’evento per almeno una settimana in modo da far fermare i turisti negli alberghi facendo girare l’economia della città
2)far pagare un biglietto anche simbolico (2-3 euro) ma che serva sia a stabilire un limite massimo di persone che possono accerdervi in un’ora, sia a fornire una fonte di guadagno per coprire le spese di un simile evento
3) creare un ufficio stampa,tramite un sito internet, che tenga perennemente informati i visitatori già 4-5 mesi prima dell’evento e dove sia possibile prenotare con anticipo i biglietti d’ingresso.
Giusto per dare un’idea delle potenzialità enormi di questo evento, ieri mi trovavo in coda con gente che veniva da Catania, Napoli e Trieste che nonostante i disagi vari sono rimasti affascinati dall’ambientazione e si auguravano di farci ritorno già l’anno prossimo magari con un pizzico di organizazione in più.