Cambio di programma in corsa e anteprima del film trasferita dalla saletta PatronAntonio al teatro Duni di Matera. Gli invitati superavano di gran lunga i posti a sedere e così la produzione ha deciso all’ultimo momento di proiettare la pellicola nel cineteatro di via Roma. Prima di spegnere le luci attori e regista sul palco per presentare ufficialmente alla città un film che vede protagonista non solo la città di Matera ma anche diversi attori materani. Dopo la prima a Matera, il cast sarà anche a Bari giovedì 6 e a Roma venerdì 7 settembre. Il film è molto bello, diverte e commuove. Il Rabdomante, prodotto con la formula della co-produzione, dimostra che in Italia c’è chi crede ancora tanto nel cinema di qualità e se la sceneggiatura vale la risposta del pubblico non si fa attendere. La parola d’ordine di questa pellicola è sicuramente il coraggio: coraggiosa è la scelta di essere indipendenti e di autoprodursi attraverso la formula di The Coproducers e coraggiosa è la scelta di parlare di due temi attuali e scottanti, la siccità ed il commercio dell’acqua. Protagonisti il materano Pascal Zullino, premio come miglior attore al Clorofilla Film Festival 2007, e l’ungherese Andrea Osvart, che vedremo nel prossimo film dei Vanzina. Girato fra Bari e Matera racconta dell’amore fraterno fra Felice e la giovane Harja che fa da sfondo ad una storia di malavita e di sfruttamento, dove il futuro dei destini è affidato all’elemento primario da cui nasce la vita.“Abbiamo voluto parlare della vita di due persone sole e sfortunate -dichiara Cattani- diverse perché vengono da mondi geograficamente distanti, esposti fin da piccoli ad una violenza disumana ma nonostante questo capaci di trovare l’uno nell’altra la possibilità di sperare in qualcosa di diverso. Questa per me è la vera solidarietà” Il film è affiancato da due associazioni, il Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua e UnAltroMondo onlus, a testimoniare quanto siano importanti oggi i problemi legati all’acqua come la privatizzazione di quella pubblica, l’aiuto necessario ai paesi che non ne hanno e l’educazione contro lo spreco. Le musiche originali del film sono di Louis Siciliano ed edite dalla Warner Chappel Music.
Sinossi de “Il Rabdomante”: Harjia, una ragazza dell’est, in fuga dalle grinfie del malavitoso Cintanidd, boss indiscusso della mala pugliese nel business dell’acqua, trova rifugio in una masseria il cui proprietario è uno strano personaggio, Felice, un quarantenne schizofrenico che vive fuori dal tempo con il dono della rabdomanzia, la sola persona in grado di aiutare i contadini a scovare l’acqua. Il boss incarica Tonino l’esattore di trovare chi lo sta sfidando nell’aprire i pozzi d’acqua , e i fratelli Camardo di rintracciare Harja. Fra Felice e la giovane in fuga nasce un amore quasi fraterno, finché un giorno accade qualcosa che sembra minare la fiducia che lei aveva riposto in lui. Dopo diverse ricerche però sia i Camardo che Tonino vengono a sapere dove è la ragazza e chi è il rabdomante; Felice ed Harja dovranno decidere dei loro destini. Il finale ovviamente non lo sveliamo, altrimenti non potremmo rinnovare l’invito a vedere questo film che parla materano, in tutti i sensi. Un film che parla due lingue, il barese e il materano, quello in via d’estinzione. Durante il film c’è anche spazio per la nostra musica folk con un pezzo storico rallentato e ricantato da una voce femminile materana. Vi ricordate “Ue momm ca’ mo van’, bin bin bo…? Il Rabdomante è riuscito ad esaltare anche la tradizione musicale della nostra materanità. “Una produzione di serie A”, tanto per citare l’espressione di Pascal Zullino, che ha ringraziato al termine della proiezione il primo cittadino, Emilio Nicola Buccico, presente al Duni assieme ad alcuni assessori. Dopo il cinema in sala il cast e gli spettatori di questa prestigiosa anteprima si sono trasferiti a Le Baccanti di Sergio Galante, uno dei materani presente nel film con un cameo. Nei dialoghi del film girato due anni fa anche un riferimento al dottor Nicoletti, prematuratamente scomparso a primavera in un tragico incidente stradale. Anche lui, da lassù, si è divertito ed emozionato.
Michele Capolupo