Mostra di Presepi
di Emanuele Domenichiello
Gesso, carta, sughero, argilla, vetro e tufo sono i materiali impiegati per la realizzazione dei presepi. Le opere esposte, tredici in tutto, rappresentano temi storici quali Il Censimento, La Natività, La Fuga in Egitto. I presepi sono stati realizzati negli ultimi 40 anni nel corso dei quali l’autore ha sperimentato forme nuove, oltre che l’impiego di materiali innovativi, e si è soffermato anche sull’utilizzo di stoffe e tessuti particolari per i costumi dei pupi. Installati su pianta circolare, i presepi di Domenichiello, nella loro semplicità compositiva, richiamano l’immagine del vicinato dei Sassi di Matera. Il genio artigiano ha riproposto le architetture svelate nei testi sacri, raffigurando quadri evangelici dove emerge l’unità iconografica e dove il paesaggio viene colto nella sua fusione tra sacro e profano. Realizzati con la massima cura per il particolare e per i dettagli, i presepi di Domenichiello rappresentano il tramandarsi della tradizione, da padre in figlio, non solo per la lavorazione della pietra – che li vede tra le famiglie di costruttori edili più attivi in città – ma anche per la realizzazione delle opere che narrano la natività, affidandone al futuro l’eredità artistica.
L’autore
Emanuele Domenichiello, nato a Matera, nel Sasso Barisano, si appassiona ai presepi e alla loro creazione sin dalla tenera età, osservando con attenzione le realizzazioni del padre Francesco Paolo Domenichiello. Nel 1968 costruisce il primo presepe realizzando una natività che si avvale di materiali quali il gesso e la carta e di figure che vedono protagonisti i pupi in stile popolare.
Intorno agli anni ’90 realizza presepi che ricordano i rioni dei Sassi, di forma circolare e di differente misura rispetto ai primi; a tal proposito, oltre al gesso e alla carta, si avvale di nuovi materiali non usati precedentemente, come il sughero e l’argilla.
Un viaggio in Terra Santa lo porta a costruire presepi storici, quali Il Censimento, La Natività, La Fuga in Egitto, valorizzando così la propria esperienza; inizia infatti a creare anche i pupi con l’argilla soffermando altresì la propria attenzione sul costume e sperimentando al tempo stesso altri materiali come il tufo. Inoltre si impegna nella realizzazione di presepi all’interno di campane e ampolle di vetro, i cui pupi di riferimento sono anche di provenienza etnica. Assecondando la sua passione per la costruzione dei presepi artigianli, Emanuele Domenichiello ha partecipato a diversi concorsi conseguendo i primi premi per la creazione di vere e proprie opere d’arte in cui non può non notarsi la cura e la raffinata attenzione per il particolare.
Attualmente continua a realizzare nuovi presepi in cui, i materiali mai usati prima, incontrano e sposano i vecchi.