Matera com’era a metà negli anni cinquanta. Semplice, ma proprio per questo molto emozionante. La ricerca storica di Tonio Epifania, il leader della compagnia del teatro povero e autore di “Come eravamo” ha prodotto un’altra commedia divertente ed emozionante, grazie sopratutto alla straordinaria interpretazione di due attori non professionisti come Mario Faccia e Dora Ferretti, che sulla scena rappresentano Eustachio e Annunziata. Con Tonio Epifania, che si presenta nei panni di Damiano, un amico di Eustachio, ci sono anche Bruna Stella (Angelina), Ileana Azzone (Rosetta), Delia Ciccimarra (Brunetta), Simona Sicolo (Teresa), Angela Vicino (Lucrezia), Martina Faccia (Elvira), Francesca Chico (Annetta), Mimmo Faccia (Pasquale), Rosalba Lascaro (Margherita), Nunzio Marsico (Pinuccio), Francesco Staffieri (Michele), Enza Labarbuta (Lucia), Bruna Tralli (Ninnella), Vita Bitondo (Filomena). In tre atti la compagnia del Teatro povero riesce ad esaltare i valori perduti delle famiglie residenti nei vicinati degli antichi rioni Sassi. Al termine di una serie di curiosi aneddoti l’esito positivo della commedia sarà determinato dal matrimonio tra il geometra Michele e la sua amata Angelina, un finale che corona il sogno di una vita fatta di sacrifici. Particolarmente apprezzata la colonna sonora dello spettacolo, che rispolvera “grazie dei fiori” di Nilla Pizzi, storico successo che ha trionfato al festival di Sanremo negli anni in cui è ambientata la commedia. La commedia è stata preceduta da uno sketch presentato da Renato Vizziello, giovane aspirante attore comico selezionato di recente nella scuola dei comici del noto attore romano Enrico Brignano.
“Ancora una volta – dichiara Tonio Epifania – ci presentiamo agli spettatori con l’intento di offrire uno spaccato della vita materana; di quella vita che trascorreva in maniera tranquilla e semplice, a volte ingenua, nei Sassi di Matera. La commedia è nata sotto lo stimolo di far riemergere quella comunità attraverso la descrizione di uomini ed episodi. I meno giovani ricorderanno certamente, e daranno spiegazione ai più giovani, i personaggi che per decenni furono protagonisti più o meno allegri della vita materana. Detti personaggi, ovviamente, nella commedia vengono citati soltanto attraverso i loro soprannomi. L’azione si svolge in un vicinato dei Rioni Sassi nella prima metà degli anni Cinquanta. Mi è sembrato giusto insistere sulla necessità di ritornare a quegli anni al solo scopo di continuare ad avere memoria di quei valori e di serbarne amoroso rispetto”.
La regia di “Come eravamo” è di Tonio Epifania, la scenografia di Francesco Larocca e Tonino Palumbo, trucco e costumi di Marita Braghin, audio di Francesco Altieri, luci di Carlo Iuorno, tecnici: Eustachio Braia e Pierluigi Pinna. La replica di Come eravamo è in programma il 4 febbraio 2011.
La fotogallery della commedia “Come eravamo”
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