Le note dell’Inno nazionale “Fratelli d’Italia” di Goffredo Mameli hanno aperto il concerto organizzato dalla Fondazione Orchestra Lucana, in collaborazione con la Prefettura di Matera, presso l’auditorium “R.Gervasio” del conservatorio di Matera, nell’ambito delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. La manifestazione è stata patrocinata dalla Regione Basilicata, dalla Provincia e dal Comune di Matera e dal conservatorio Statale di Musica “E.R.Duni”. Brani, quali “O Signore del tetto natio” da “I lombardi alla prima crociata” di Verdi, “Inno a Vittorio Emanuele” di S.Mercadante, il “Coro di zingari Vedi!le fosche notturne spoglie” da “Il Trovatore “ e il “Coro delle zingarelle da “La Traviata” e “Và pensiero”da “Nabucco”, opere di Verdi, “Intermezzo” da “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni hanno reso magica una serata, caratterizzata dalla musica, tratta dal repertorio italiano dell’Ottocento, basato su tutti quei valori artistici che hanno contribuito a rendere l’Italia simbolo di cultura musicale nel mondo. I musicisti dell’orchestra e i componenti del coro Saverio Mercadante hanno incantato il numeroso pubblico presente, che ha sottolineato con continui applausi le straordinarie esecuzioni, dirette dai maestri Luigi Cornacchia e Nicola Ventrella.
A rendere ancora più piacevole la serata è stata la splendida voce della soprano Manuela Bisceglie, professionista materana, conosciuta e apprezzata anche a livello internazionale, piena di talento e dalla tecnica raffinata. La soprano ha interpretato “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi” e “Quando men vò” da “Boheme”, opere di Giacomo Puccini e, in coppia con il tenore Luigi Cutrone “Libiam ne’lieti calici” da “La Traviata”, capolavoro verdiano che da sempre affascina il pubblico. Un vivo apprezzamento è stato espresso, tra gli altri, dal maestro Pasquale Menchise, direttore dell’Orchestra da Camera lucana di Potenza. “In linea con quanto dichiarato dal grande maestro Riccardo Muti, in occasione della rappresentazione del “Nabucco” al Teatro dell’Opera di Roma, – ha detto Francesco Lisanti, presidente della Fondazione Orchestra Lucana – mi auguro che la nostra cara Patria non sia bella e perduta, come dice Verdi, ma che risorga nella difesa del patrimonio della cultura, in particolar modo di quella musicale. Voglio ingraziare i professori d’orchestra, i coristi, i solisti e i direttori d’orchestra, in particolar modo il direttore artistico Vincenzo Perrone, e quanti hanno collaborato per la riuscita dell’evento musicale”.