Venerdì 29 aprile con una brillante tesi si è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni Romah Haddish.
Sarebbe solo una bella giornata per qualsiasi famiglia avere la soddisfazione di un figlio che si laurea.
In questo caso alla gioia della famiglia di Romah si unisce quella della piccola comunità eritrea di Matera e di tutti i soci di Tolbà perché Romah è un “immigrato”.
Romah è un ragazzo straordinario che, con grande tenacia, pagandosi gli studi con il proprio lavoro, sostenendo sempre la sua famiglia, ha studiato fra molte difficoltà. Non ha mai smesso di offrire la sua disponibilità ai connazionali con accompagnamenti in Questura, in Prefettura, in Comune, nel difficile processo di socializzazione nella comunità italiana.
La laurea di Romah è per noi di Tolbà un motivo di orgoglio grandissimo perché ripaga anche il nostro lavoro di tanti anni di vicinanza ai migranti.
Negli anni passati abbiamo sostenuto altri giovani palestinesi ed albanesi negli studi universitari nella convinzione che i migranti sono una risorsa; in un Paese, l’Italia, che parla degli immigrati come di coloro che invadono e tolgono il lavoro ai nativi e nel migliore dei casi di persone che servono alle aziende perché fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare, una laurea ha un valore simbolico molto grande.
I pregiudizi sull’immigrazione sono smentiti proprio da “avvenimenti” come questo e ci auguriamo che tanti ragazzi migranti possano seguire la strada di Romah e riaffermare l’idea che sono una ricchezza e una risorsa enorme per il nostro Paese, pigro e disinteressato alle affermazioni dei giovani e delle qualità intellettuali dei migranti.
Vogliamo che tutta Matera abbracci Haddish, Tadlesh e i suoi fratelli per essere stati capaci di farci capire che l’emigrazione non porta solo “braccia” ma anche intelligenza, tenacia e ostinazione.
Vogliamo sollecitare le Istituzioni perché sui migranti aumenti l’attenzione e il supporto perchè tutti coloro che vivono nel nostro Paese possano avere pari opportunità per dimostrare le proprie capacità e si sentano orgogliosi di quanti, lasciando il loro Paese per motivi di guerre, di deficit democratico e per motivi di dissenso politico, mettono la loro intelligenza a disposizione dell’Italia.
Vogliamo rendere partecipi di questa nostra gioia tutta la comunità ed augurare a Romah una brillante carriera nell’azienda di telecomunicazioni di Milano dove andrà a lavorare nei prossimi giorni, scelto fra quaranta candidati.
Apr 30