Con due opere dell’artista materano Pietro Tarasco anche la città dei Sassi è coinvolta nel volume “La parola di Dio” di Mario Luzi. Una pubblicazione a cura di Paolo Andrea Mettel che fa parte della collezione Metteliana. Paolo Andrea Mettel, ideatore dell’iniziativa e curatore dell’opera è bibliografo e imprenditore svizzero. Non è una novità che Tarasco è presente quando si parla del poeta Luzi, già in precedenza e quando il poeta era in vita lo volle conoscere e così si strinse un’amicizia dai grandi effetti culturali che oggi diventa espressione che sottolinea quel rapporto umano tra il poeta e l’artista.
Il libro presenta in copertina proprio un’opera di Tarasco, acquaforte denominata “A Mario Luzi – Alla vita”, opera vincitrice del Premio Santa Croce nel 2007. Il libro giunge in tipografia grazie all’amicizia che lega l’autore Paolo Andrea Mettel e Pietro Tarasco al poeta Luzi. Mettel riporta con fedeltà e anche partecipazione quanto il poeta Mario Luzi fosse appassionato nella lettura del Vangelo, le pagine di Dio.
L’artista Pietro Tarasco riporta nelle sue opere dedicate al poeta tutta l’intensità poetica del maestro Mario Luzi. Il libro si snoda in un rispettoso ossequio e in una forte considerazione del Gesù nella Via Crucis e Luzi riesce a dare voce al sentimento di umanità che Dio ha voluto conoscere facendosi uomo.
Mettel fa bene a ricorrere a questa pubblicazione per rendere ancora più noti e conosciuti gli scritti di Luzi che fu impegnato nell’introduzione a tre testi del Nuovo Testamento, il Vangelo secondo Giovanni, le lettere di San Paolo e l’Apocalisse e a uno del Primo Testamento, “Il libro di Giobbe” con la traduzione di Gianfranco Ravasi.
L’autore Mettel dichiara: “Egli sentì fortemente questi suoi scritti raccolti ora in forma accurata ed elegante a testimonianza delal fede biblica che alimentò la sua vita e il suo “pathos”. Se mi accingo a parlarne , lo faccio in forza della medesima passione per le Sacre Scritture, oltre che motivato dell’amicizia di cui Mario Luzi volle farmi generosissimo dono”.
Nel pieghevole di copertina ecco come viene presentata l’opera letteraria di Mario Luzi: “Come parlare di Dio? E’ un interrogativo che non cessa di esistere, con la sua sfida che indubbiamente sottende. Tanto più che Cristo è già Signore della Parola, è già testimoniato dai Vangeli ed è davvero arduo giustificare una parola nuova , modestamente umana, accanto ad una parola, che la tradizione ci connota come sacra. Dovrebbe essere irriducibile il pudore che spinge al silenzio e nei casi , all’adorazione o all’indifferenza”.
I testi di Piero Luzi sono apparsi in preziose edizioni e ora per la prima volta sono riuniti “in una silloge che costituisce il compendio del pensiero religioso del grande poeta”.
Per l’artista materano Pietro Tarasco è un onore far parte di questa opera con i suoi lavori che si ritrovano in compagnia di quelli prodotti da altri artisti come Venturini, Lupica, Rotelli.
E il libro esalta proprio le qualità umani di Tarasco, artista schivo e mai protagonista. Per lui parlano le sue opere in forma magistrale e la presenza in copertina di una delle sue opera è il giusto riconoscimento al valore che esprime attraverso la sua forma d’arte.