Si chiama Carmelo Gaudiano, ha 54 anni, è materano doc e di professione ricopre il ruolo di funzionario amministrativo del Ministero Interno presso la Prefettura Matera. Nel tempo libero coltiva diverse passioni: libri, teatro, musica e sport. La passione per il teatro in dialetto materano ha spinto Gaudiano a comporre diverse commedie, i cui testi sono stati inseriti all’interno di un sito internet: www.gliantinati.it che invitiamo a consultare per scoprire nei dettagli tutti i contenuti.
Michele Capolupo ha intervistato Carmelo Gaudiano per SassiLive.it
Come è nata la passione per il dialetto materano?
I Sassi che noi amiamo ci parlano, e parlano il dialetto dei nostri avi che li abitarono. Come si può restare indifferenti a tale richiamo? Come si puo’ recidere il legame con le nostre radici culturali ed affettive?
Si dice che fra 50 anni al massimo nessuno parlerà più il dialetto materano. Il sito nasce anche per scongiurare questo rischio?
Certo. In passato sono stati commessi dei gravi errori concettuali in tal senso, anche se in buona fede. Ricordo che negli anni ’60, alle scuole elementari, il dialetto era punito con le bacchettate, alla stessa stregua delle parolacce. In famiglia la situazione era pressoché analoga. Dialetto era sinonimo di ignoranza, povertà e malcostume da rifuggire. Credo che i tempi siano maturi per fare marcia indietro. Si sa che la lingua italiana è nata dalla fusione dei diversi dialetti quale lingua convenzionale che potesse permettere un migliore scambio di comunicazioni tra gli abitanti di regioni diverse.
Assunto ciò, non vi è motivo perché i dialetti vadano dimenticati.
Alcuni dialetti ritenuti “maggiori” come il romano e il napoletano, hanno ben resistito all’omologazione del linguaggio, ma nessun dialetto è da considerarsi “minore”, così da potersi dimenticare. Ogni dialetto ha il proprio fascino, la propria peculiarità, la propria importanza. Se penso a chi si fa vanto di conoscere più lingue straniere e storce il naso nell’ascoltare il proprio dialetto, mi vien da sorridere.
Il suo prossimo lavoro?
Ho tanti progetti da realizzare. Vorrei continuare a scavare nello scrigno delle nostre tradizioni popolari dimenticate per redigere nuovi testi teatrali “di valori” che esaltino il vernacolo materano. A questo proposito per me è stato provvidenziale l’incontro con Antonio D’Ercole, il quale ha coniato il dizionario del dialetto materano, nonché con Anna Cimarrusti, bravissima attrice nostrana di Teatro dialettale.
Le commedie di Carmelo Gaudiano, in dialetto materano o nella versione in lingua, le potrete leggere/scaricare gratuitamente da questa nostra rubrica, oppure dal sito www.gliantinati.it