I poeti dell’Associazione culturale Matera Poesia 1995” hanno dato vita alla manifestazione poetica “Tre giorni di….Versi” nella sala conferenze del Circolo culturale “La Scaletta” di Matera, che ha ospitato la quarta edizione grazie alla sensibilità mostrata dal presidente Nicola Rizzi. Dopo la lettura delle poesie nelle giornate di domenica e lunedì, la terza serata ha visto la presenza della poetessa materana Antonella Pagano, che vive da qualche anno a Roma, con la presentazione dell’ultimo suo lavoro editoriale “Percorrimi” CaliceEditori-Lavello, per il quale sono intervenuti il prof. Giovanni Caserta e la prof.ssa Maria Cocetta Santoro dirigente scolastico del Liceo “Duni” di Matera. Ha coordinato il giornalista Filippo Radogna e le letture sono state fatte dal prof. Antonio Montemurro e dall’avv. Mimì Orlandi di Talìa Teatro. Tornando alle due serate di lettura di poesia sono stati diversi i poeti che si sono cimentati a declamare i propri lavori. A dare un contributo prezioso all'evento anche Antonio Montemurro e Mimì Orlandi, due attori di Talìa Teatro che per il secondo anno consecutivo hanno aderito pienamente al progetto poetico dell’Associazione “Matera Poesia 1995", nato grazie alla passione del presidente Giovanni Rosiello. Intorno al fulcro associativo si è creato un bel movimento di poeti non solo in città ma anche nella nostra provincia e in quella potentina e pugliese. Le espressioni liriche sono state recepite con grande attenzione e partecipazionedal pubblico presente. Sono state due serate nelle quali è stata esaltata la poesia originale, carica di sentimenti, riflessiva, meditativa, frizzante ed emotiva, critica, sociale, d’amore. Alla poesia, come è già accaduto negli anni precedenti questa edizione, si sono avvicinati altri poeti che avevano le loro liriche nel cassetto e e le hanno coraggiosamente tirate fuori per mettersi in discussione, portando alla ribalta i loro componimenti e dimostrando anche di avere pathos necessario per accattivare l’attenzione dell’ascoltatore.
Questi i poeti presenti al Circolo La Scaletta: Antonella Radogna conferma la sua originalità verso una poesia in continua formazione, Maria D’Agostino agguanta i temi del giorno dandone calibro emotivo notevole, Lucia D’Antona sottolinea in versi e la esalta una vita che dondola su un’altalena senza tempo fino all’estremo”; Amalia Marmo scandisce classicheggiando quella metrica d’effetto e chiama in causa le Muse dell’Olimpo, Michele Martinelli con la sua arte fatta di segni e appunti, esprime poesia da elevare al cielo, Giovanni Di Lena cantore di una poetica impegnata e fortemente sociale, Mario Marzario carico di poesia nostalgia e d’affetto, Ippolita Lazazzera fresca e generatrice di sentimenti e di osservazioni, Rosa Patrone elegante, riflessiva, ermetica e polarizzante, Sveva Patronelli ha nella umiltà il grande dono di esprimersi con semplicità ed efficacia, Giuseppe Contangelo con un cuore pieno di sentimenti trabocca versi spontanei e d’affetto efficaci; Pasquale Nicastro con la poesia ricercata e fine; Giovanni Rosiello rappresenta l’istantanea poesia che ferma e ricorda, Lucia Santoro sempre più avvolta da un fascio di parole ad effetto distensivo; Mara Sabia ne contorna il verso come la sua vita immersa in un continuo e fresco avvenire, Rosella Buono riporta in liriche le sue osservazioni cariche di sentimenti; Rocco Campese fresco nel suo dialetto tursitano ma anche profondo nei sentimenti, Stefano Lovecchio con poesia dai forti contorni emotivi, Giuseppe Matarazzo con finezza e intensa progressione poetica di fatti, eventi e accaduti; Mario Staffieri partecipativo, acuto e meditativo; Titina Vernile al cui cuor non deve chiedere nulla, i sentimenti scaturiscono da soli nei meandri più interni del suo dolce osservare, Antonio Ruggiero sempre più originale, creativo e spaziante, Giampaolo Mastropasqua per una poesia che è un concerto multiforme e colore, Pina Pellegrino a cui il cuore s’apre spontaneo a quelle che sono le ragioni della vita dandole significato profondo, Antonio Colandrea la cui poesia è figurata e accattivante.
Nella folo la poesia declamata da Ippolita Lazzazzera