Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo: L’università, un presidio da proteggere
Il presidente della Regione all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata
“L’inaugurazione di questo anno accademico ha un sapore particolare perchè coincide con i 30 anni dal terremoto dell’80”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo lunedì 22 novembre all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata.
“Questo importante presidio di formazione e di ricerca – ha aggiunto De Filippo – segna una pagina felice della storia della nostra regione, nata proprio all’indomani di quel tragico evento. Subito dopo il 23 novembre, infatti, c’era la necessità di ricostruire le zone terremotate non solo dal punto di vista edilizio e infrastrutturale, ma anche dal punto di vista morale e culturale. I risultati dell’Università degli studi della Basilicata ci dicono che fu una felice intuizione quella di istituire anche nella nostra regione un ateneo. Oggi, la Basilicata, infatti, è una delle regioni del Paese con il più alto tasso di laureati. Significa che la Regione, in questi trent’anni, ha fatto passi in avanti. Se le famiglie lucane investono di più sulla formazione universitaria significa che la Basilicata è cresciuta.
Certo, la situazione resta complicata per una crisi economica e finanziaria che scarica principalmente sulla formazione e sulla cultura i suoi effetti. Basti pensare che l’attuale previsione di legge finanziaria dei tagli previsti per il 2011 e il 2012 al finanziamento statale delle università è drammaticamente severo (19% circa). Tagli che non rendono facile la vita universitaria legata al filo dell’incertezza che rende impossibile la programmazione dell’attività per lunghi periodi. La Regione Basilicata, ancora una volta come per altri capitoli, sta compensando l’assenza del governo nazionale sostenendo con grossi investimenti, derivanti dalle royalties sul petrolio, l’Università degli studi della Basilicata. E intendiamo fare di più ampliando le azioni anche sul fronte dei servizi allo studente e per favorire il diritto allo studio. Ad oggi la legge di sostegno all’Università degli Studi della Basilicata resta il perno centrale di tutte le azioni di mantenimento e rilancio dell’Ateneo lucano. Noi vogliamo una costante azione di coinvolgimento degli organi del Governo nazionale, con lo scopo di finalizzare tutte le azioni che si metteranno in campo al superamento dell’attuale momento di difficoltà finanziaria, e – ha concluso de Filippo – al rafforzamento del ruolo dell’Ateneo lucano nel panorama regionale e nazionale”.
Comunicato di domenica 21 novembre dell’ufficio stampa della Regione Basilicata.
“Alla cerimonia di inaugurazione dell´anno accademico 2010-2011 dell´Università di Basilicata, il governo lucano non si presenterà a mani vuote. Nella giornata di oggi, domenica, infatti, il Presidente della Regione, Vito De Filippo, e l´assessore alla Formazione e Cultura, Rosa Mastrosimone, d´intesa con la dirigente generale del Dipartimento, Liliana Santoro, metteranno a punto gli ultimi dettagli della manovra finanziaria da sottoporre all´approvazione della Giunta già nella seduta di domani, lunedì”. Lo rende noto il portavoce del Presidente della Regione, Nino Grasso.
“Ritenendo prioritario sostenere il diritto allo studio, attraverso l´erogazione dei vari servizi garantiti dall´Ardsu agli studenti lucani – a partire da mensa, trasporti e borse di studio – il presidente De Filippo e l´assessore Mastrosimone hanno convenuto sulla opportunità di dare un segnale forte in questa direzione con l´assegnazione all´Agenzia regionale per il diritto allo studio di un finanziamento aggiuntivo rispetto ai fondi che annualmente le vengono assegnati.
Come è facile intuire si tratta di un atto politico-amministrativo in controtendenza rispetto a ciò che avviene a livello nazionale, alla luce dei recenti tagli ai finanziamenti destinati alle Università italiane decretati dal governo Berlusconi.
Dopo aver deciso di sostenere, con i fondi delle royalty del petrolio, le attività didattiche e di ricerca dell´Ateneo lucano, la giunta regionale di Basilicata, anche attraverso questo ulteriore finanziamento aggiuntivo per il diritto allo studio, da reperire nel bilancio del Dipartimento Formazione, continua invece ad investire su scuola, ricerca e innovazione, in ciò emulando i Paesi più ; avveduti dell´Unione Europea, come la Germania, che hanno già agganciato, attraverso questa politica, il treno della ripresa economica.
Il presidente De Filippo e l´assessore Mastrosimone, facendo proprie le istanze venute nei giorni scorsi dalle associazioni studentesche, hanno già convocato per i prossimi giorni una riunione tecnica, alla quale parteciperanno, oltre ai rappresentanti degli studenti e ai vertici dell´Ardsu, anche le Province di Potenza e Matera e i due Comuni capoluogo”.
LE ROYALTY DEL PETROLIO PER FINANZIARE UNIVERSITA’ E RICERCA, UNICA E VERA “ENERGIA DEL SAPERE”. “IL GOVERNO NAZIONALE IMPARI DALLA REGIONE BASILICATA”
Tocca ancora una volta utilizzare i fondi del nostro bilancio e quelli rivenienti dalle royalty del petrolio per porre rimedio alle sciagurate scelte del governo Berlusconi , che anche in questa occasione sta mortificando le nuove generazioni e tutti coloro che scelgono la strada della conoscenza per avere una opportunità di successo nella propria vita, generando una speranza di riscatto della nostra Nazione.
Il disegno della prossima legge finanziaria 2011 (da quest’anno si chiama legge di stabilità) approvato il 15 ottobre 2010 dal consiglio dei ministri che contiene ulteriori tagli rispetto alla finanziaria 2009, stanzia infatti per il fondo integrativo per le borse di studio Euro 25.731.000 nel 2011, Euro 25.773.000 nel 2012 ed Euro 12.939.000 nel 2013.
Nel 2011 dunque rispetto alla finanziaria 2009 ci sarà un ulteriore taglio di circa 50 milioni di euro che farà peggiorare il già drammatico confronto con Francia e Germania che rispetto all’Italia, già oggi, investono il 300% in più .
Con questi tagli verrà falcidiato quindi il sacrosanto “diritto allo studio” che ha consentito nel 2009 di riconoscere ben 184.043 Borse di Studio, dato che nel 2011 si ridurrà a soli 99.474 con una flessione di circa 52.286, praticamente solo 1 idoneo su 2 potrà vedersi riconosciuto quell’ aiuto fondamentale che rende possibile la frequenza delle università anche ai ragazzi economicamente in difficoltà .
La giornata inaugurale dell’anno accademico 2010/2011 dell’Università di Basilicata, và inquadrata esattamente in questo desolante quadro nazionale ed è in questo stesso contesto che và giudicata e condivisa l’iniziativa del presidente De Filippo e del governo Regionale, che recependo le istanze delle associazioni studentesche, ritenendo prioritario sostenere il diritto allo studio, attraverso l´erogazione dei vari servizi garantiti dall´Ardsu agli studenti lucani – a partire da mensa, trasporti e borse di studio , ha aggiunto fondi propri di bilancio, in netta controtendenza con un governo nazionale sempre più lontano dagli interessi dei cittadini , che decidendo di non scommettere più su università e ricerca come fattore di sviluppo della nazione, vuole ridurci a concorrenti “perdenti” anche di quelle aree del mondo (Paesi dell’est, Cina, Sud America, India) che consapevoli di dover recuperare un gap derivante dal fatto di aver vissuto condizioni politiche e storiche che li hanno condannati alla povertà per decenni, investono in scienza, cultura ed innovazione per vincere la sfida della globalizzazione .
Consigliere regionale P.D. Luca Braia