Il nuovo anno scolastico 2010-2011 si aprirà con le note dolenti rappresentate dai tagli imposti dalla riforma Gelmini che faranno lievitare il numero di precari ma anche con una innovazione tecnologica rappresentata dalle LIM, acronimo di Lavagne Interattive Multimediali. Lo scorso anno con la consegna in alcune scuole italiane è partita la sperimentazione con l’utilizzo delle prime LIM, che naturalmente sono concepite per agevolare la didattica. Per approfondire le caratteristiche delle lavagne interattive multimediali abbiamo intervistato l’ingegnere Tommaso Lilli, docente di Elettronica presso l’Istituto industriale di Matera e libero professionista che si occupando di consulenza tecnologica. Lilli è il tutor regionale del progetto LIM per il MIUR (Ministero della pubblica istruzione e Università della Ricerca).
Ingegnere Lilli, è partita la consegna alle scuole del secondo gruppo di LIM. Può spiegarci le caratteristiche di queste lavagne?
“Una LIM è un sistema composto da un PC, un proiettore LCD ad ottica corta o ultracorta ed una lavagna sensibile al tocco. Il PC è completo di sistema operativo e di un software che consente di interfacciarsi con la lavagna periferica. Nella scuola italiana sono in fase di diffusione da alcuni anni e il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di finanziare le attività di formazione mediante i tutor”
Anche le LIM saranno interessati da processi di aggiornamento dal punto di vista tecnologico?
“Nel giro di pochi anni la tecnologia si evolverà realizzando un oggetto che integrerà al suo interno i vari componenti. Infatti le aziende produttrici di televisori stanno producendo display sempre più grandi che possono eseguire un software applicativo e collegarsi ad internet. Aggiungendo al televisore la funzione multi-touch, sarà possibile, come nei monitor che vediamo in TV , avere a disposizione una LIM compatta senza l’utilizzo del videoproiettore che attualmente, pur essendo montato in alto, genera una piccola ma fastidiosa ombra sulla lavagna”.
Tenuto conto della sperimentazione avviata già in alcune scuole italiana come è cambiata la didattica, se è cambiata, nelle scuole che si sono dotate di LIM?
“La LIM non travolge la didattica, ma la sostiene essendo uno strumento flessibile con molte potenzialità. Certamente una LIM non può sostituire il docente, ma, adeguatamente utilizzata può aiutare il docente e il gruppo classe a migliorare l’attività didattica consentendo una migliore comprensione ed una maggiore partecipazione degli allievi. Una lezione dovrà essere preparata dal docente a casa e sviluppata ed arricchita in classe. Uno dei tanti aspetti positivi – sottolinea l’ingener Lilli – è che tutto quello che viene prodotto può essere memorizzato e riutilizzato, mentre nella lavagna classica il lavoro viene perso”.
Cosa si può migliorare in questa tecnologica?
“Siamo di fronte ad un nuovo strumento didattico e ovviamente non sono ancora a disposizione dei docenti le lezioni multimediali per affrontare tutti gli argomenti da sviluppare in classe. Di conseguenza per produrre autonomamente una lezione multimediale è necessario tanto tempo e competenze tecniche che non fanno parte del curriculum dei docenti. Le case editrici si stanno organizzando per sostenere questa nuova esigenza e stanno producendo libri che in parte sono su supporto cartaceo ed in parte su supporto ottico (DVD) con aggiornamenti ed ampliamenti via web. Una bella sfida, ma, come sempre ai docenti tocca rimboccarsi le maniche e fare un grosso sforzo per aggiornarsi, confidando soltanto nella soddisfazione dei propri allievi”.