Matera la città che si candida a capitale Europea della Cultura, risulta danneggiata dall´applicazione del Piano di dimensionamento scolastico, da parte del Consiglio Regionale, che aggrega la succursale della Scuola Media “Torraca” di Piazza degli Olmi, alla scuola media “N. Festa”. Questa decisione ha posto in essere una reazione da parte dei genitori degli alunni della scuola “Torraca” di Matera che provano a difendersi dagli assalti ricevuti da chi, come è stato detto più volte, non conosce i problemi della scuola. E se si considera quanto sta avvenendo nella città di Matera a livello istituzionale sulla candidatura a capitale della cultura, ebbene questa cultura non è stata rispettata in quanto ha “aggredito” la fascia più debole della società, quei ragazzi che sono in crescita culturale attraverso quella che si chiama “continuità didattica”. Una decisione che sconvolge tutta la didattica e la scuola stessa che viene penalizzata nella graduatoria dei docenti e del personale amministrativo che possono perdere i posti di lavoro e lasciare la scuola “Torraca” per andare altrove. Una decisione scellerata che spezza quella “continuità didattica” armoniosa tuttora vigente, penalizzata anche nell´adozione dei libri di testo, e ancor più penalizzata nel corso di strumento musicale, che sta diventando, anno dopo anno, la perla della scuola media “Torraca” che si è affermata nel territorio e che è sempre più amata dai genitori per i risultati culturali conseguiti e che conseguono i loro figli.
Il comunicato stampa che riportiamo di seguito ne sottolinea questo aspetto. Una delegazione di genitori della Torraca, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il presidente del consiglio provinciale Aldo Chietera e l´Assessore provinciale Antonio Montemurro e il dirigente scolastico regionale dott. Franco Inglese hanno incontrato i vertici della Regione Basilicata. Un incontro interlocutorio, che ha convinto i genitori a mantenere in vita un comitato permanente davanti alla scuola media “Torraca” di via Aldo Moro ed ha rinviato la convocazione del tavolo tecnico e della concertazione, a sabato 12 o a lunedì 14 febbraio. A questo incontro saranno presenti le istituzioni regionali della scuola, il presidente della Regione De Filippo, l’assessore Rosa Mastrosimone, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il sindaco di Matera Salvatore Adduce e l’assessore alla cultura e politiche della scuola Antonio Giordano e le rappresentanze sindacali.
Carlo Abbatino
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del personale docente ed ATA in servizio presso la scuola media di 1° grado Nicola Festa di Matera sottoscritto da RSU professoreTommaso Del Giudice, RSU Eustachio Maragno, RSU Francesco Paolicelli
…Una guerra civile nel 150° anno dell’ Unità d’Italia?
“La soluzione contenuta nel Piano di dimensionamento scolastico per l’a.s. 2011/12 deliberato dalla Giunta Regionale che accorpa il plesso di via Greco (scuola primaria e dell’infanzia) alla nostra Scuola e conseguentemente la trasforma in Istituto Comprensivo, desta qualche preoccupazione oltre a stimolare varie riflessioni.
Sono note le proteste di questi giorni dei genitori degli alunni di quel plesso e comprensibili le preoccupazioni degli stessi circa la paventata interruzione in tema di continuità didattica (sottesa nell’accorpamento previsto) per i propri figli. Esprimiamo solidarietà per tale situazione di disagio nei confronti delle famiglie e dei docenti.
Il disagio riguarda anche noi della “N. Festa”, poiché tale situazione incresciosa favorisce un clima non positivo nei confronti della nostra Scuola, che, nell’opinione pubblica, potrebbe essere percepita come “scuola sottodimensionata” o peggio “scuola rifiutata”. Il danno arrecato all’immagine della Scuola risulta ancora più grave se si tiene conto che questo è un momento importante e delicato per tutte le scuole: infatti, siamo in pieno periodo di iscrizioni. …..”
Era questo l’incipit di un nostro precedente documento, datato 21 gennaio 2011, purtroppo ancora attuale oggi. Sono cambiati gli attori della protesta, ma la “N. Festa” è ancora una scuola rifiutata o, peggio, denigrata e offesa, per alcuni versi.
Abbiamo dovuto denunciare gli atti di teppismo subìti venerdì scorso, ma le offese continuano sulla rete tra ragazzini e ragazzine che, anziché sentirsi cittadini in nuce, appartenenti alla stessa comunità, si scambiano insulti e dagli adulti mutuano il linguaggio e il tifo da stadio.
Che pena!
Quale amara sconfitta per l’intera comunità scolastica materana dover assistere impotenti a tale spettacolo indecoroso e indecente…
Passata la contingenza del momento, i ragazzi probabilmente dimenticheranno (si sa che a volte i ragazzi sono migliori degli adulti o semplicemente hanno anticorpi più resistenti)…ma gli adulti ?
Noi non parleremo male dei colleghi della “Torraca”. Conosciamo l’abnegazione e la professionalità del loro lavoro, pari a quello svolto da tutti coloro che operano nella scuola pubblica tra tanti sacrifici personali, pochi riconoscimenti sociali, tante difficoltà, sempre sostenuto, però, da una grande passione e da una grande ambizione: offrire a quei “cittadini in nuce” tutti gli strumenti per poter meglio affrontare il mondo e fornir loro i codici adeguati per leggere il grande libro della vita.
E i genitori di quei ragazzi che non stanno andando a scuola? O, ancor più, i genitori di tutti i ragazzi coinvolti, e non, in questa vicenda? Quale idea vera e reale hanno e conserveranno dell’intera scuola materana?
Le famiglie, quando ci affidano i loro figli, chiedono che gli stessi siano ospitati in scuole sicure, accoglienti, fornite di attrezzature idonee e moderne, di adeguati sussidi didattici e, soprattutto, che siano seguiti ed aiutati a crescere bene imparando.
Non ci sono, a nostro modesto parere, scuole di serie A e scuole di serie B, nella nostra città!
Non siamo allo stadio!
Varie sono le ragioni in base alle quali una famiglia effettua la scelta d’iscrizione dei propri figli in una scuola: la vicinanza, la diversa offerta formativa, la conoscenza del personale scolastico, il passaparola e, probabilmente, altro ancora.
Lo sviluppo urbanistico della nostra città non è uniforme in tutto il suo territorio e non è soprattutto corrispondente all’attuale ubicazione delle scuole medie. I trasporti pubblici e gli orari dei servizi in genere non agevolano la mobilità urbana, anche tale considerazione influisce sulle motivazioni che spingono le famiglie a scegliere una scuola anziché un’altra.
Può risultare più comodo “portare” il/la proprio/a figlio/a nella scuola più vicina al posto di lavoro o alla casa dei nonni, quando, per esempio, si hanno orari di lavoro non coincidenti con quelli scolastici.
Per tutte le riflessioni esposte nel su richiamato documento del 21 gennaio scorso (Matera città non esposta al rischio di spopolamento, popolazione scolastica complessiva cittadina sufficiente a garantire autonomia di 3 istituzione scolastiche secondarie di 1° grado, insussistenza condizioni aggregazione in verticale) avanzavamo le seguenti proposte :
“al Consiglio Regionale di Basilicata di rivedere la soluzione adottata dalla Giunta e di consentire l’autonomia della Scuola “N. Festa”, in deroga, per l’anno scolastico 2011/12;
all’Amministrazione Comunale di Matera di aprire un percorso partecipato con tutto il mondo della scuola (istituzioni scolastiche, organizzazioni sindacali, associazioni, ecc.) per ridisegnare la rete scolastica cittadina al fine di una piena valorizzazione e utilizzazione di tutte le strutture scolastiche esistenti”.
E’ nota la successiva decisione del Consiglio Regionale che, ci rendiamo conto, può provocare non condivisione, preoccupazione, incertezze nelle famiglie chiamate in questi giorni a scegliere la scuola a cui iscrivere i propri figli.
La ristrettezza dei tempi, il clamore della protesta, le offese e le denigrazioni non aiutano la “N. Festa” a superare la fatidica soglia del numero 500 (parametro minimo per assicurare l’autonomia scolastica).
Esula dalle nostre competenze giudicare il provvedimento, perché noi siamo persone di scuola e le istituzioni hanno un’altra sfera di competenza, più ampia. Avvertiamo, però, l’urgenza di porgere una domanda a tutto il mondo scolastico materano: siamo interessati tutti a mantenere 3 scuole medie a Matera? O c’è qualcuno che pensa si possano ridurre a 2? Oppure, manteniamo 2 scuole medie e ne trasformiamo una in Istituto Comprensivo?
Ricordiamo semplicemente a chi ha la memoria corta: 2 anni fa la “N. Festa” si trasformava in Istituto Comprensivo, accorpando scuole materne e primarie del borgo La Martella e del quartiere S. Venerdì; un mese fa eravamo già stati trasformati in Istituto Comprensivo aggregando il plesso della primaria di via Greco.
Nel primo e nel secondo caso abbiamo civilmente argomentato la nostra non condivisione, senza fare barricate e alzare steccati.
Infine, c’è un tema ricorrente in questi giorni, caro a tutto il mondo della scuola: la continuità didattica.
Sappiamo che nella scuola odierna italiana questa è sempre più merce rara, perché nella maggior parte dei casi non viene garantita sia per le recenti politiche scolastiche governative, sia per inattuate precedenti norme (vedi organico funzionale), sia perché tra i servizi pubblici la scuola rimane il settore con maggiore mobilità. Non vorremmo che nella vicenda attuale il tema “continuità” fosse utilizzato strumentalmente per tenere alta l’attenzione e la tensione.
Né giova fare del terrorismo psicologico nei confronti delle famiglie perché, se si riflette e si guardano con oggettività i numeri, ciascuno può rimanere nelle proprie classi pur cambiando titolarità.
Diversamente, la situazione potrebbe mutare se, a prescindere dal dimensionamento deliberato, ci sono volontà soggettive di trasferimento in altra sede.
Non vi è alcun dubbio che la continuità del team docente offra le migliori condizioni per l’apprendimento. Se riflettiamo TUTTI, razionalmente e ci chiediamo quali siano i requisiti organizzativi-strutturali che assicurino tale continuità, la scelta è quella di avere scuole medie con utenza consolidata superiore alle 500 unità. In tal modo si producono benefici sulla stabilità degli organici, determinando cattedre complete e non più spezzoni di orario che fanno girare i docenti come delle “trottole” a discapito dell’azione didattica e degli stessi ragazzi.
Riflettiamo tutti insieme!
Martedì 8 febbraio riprendono le lezioni nella scuola media Torraca. Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Comitato Permanente dei genitori degli alunni della Scuola Media Torraca, della sede centrale e della succursale di piazza degli Olmi.
Il Comitato Permanente dei genitori degli alunni della Scuola Media Torraca, della sede centrale e della succursale di piazza degli Olmi, in seguito agli sviluppi del confronto con le Istituzioni preposte alla definizione del Piano di Dimensionamento scolastico (che ha aggregato, contro ogni logica e giusto principio,la succursale di Piazza degli Olmi alla Scuola Media N.Festa) in totale sintonia con il personale docente e non docente della stessa Scuola ha ritenuto di far riprendere ai ragazzi il normale corso delle lezioni perché crede nel valore della Scuola.
Il comitato attende l´esito del tavolo tecnico previsto per i prossimi giorni al quale auspica partecipino tutte le parti in causa per riconsiderare le delibere assunte e per evitare, in autotutela, gli inevitabili ricorsi delle parti lese all´autorità giudiziaria, confida che il Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale e i Consiglieri Regionali che noi abbiamo eletto in qualità di garanti della democrazia e legalità in tutto il territorio vogliano far proprio il valore del merito dimostrato negli anni dalla Scuola Torraca che, invece di essere premiata, appare paradossalmente penalizzata vogliano ridare la giusta considerazione alle conclusioni raggiunte e condivise nei tavoli tecnici, che invece appaiono completamente disattese vogliano testimoniare ai nostri ragazzi e alla città che le regole vanno rispettate ed interpretate secondo correttezza, buona fede e non furbizia vogliano ridar vita al senso civico e di appartenenza che sentiamo calpestato. Il comitato continua pertanto a presidiare la scuola e a vigilare sui futuri sviluppi della vicenda.
A distanza di una settimana dalla “sorpresa” inserita nel piano di dimensionamento scolastico che ha penalizzato la scuola media Francesco Torraca con lo scippo della succursale di piazza degli Olmi destinata alla scuola media Nicola Festa sono riprese regolarmente le lezioni dopo lo sciopero imposto dai genitori per protestare contro la scellerata decisione del governo regionale. In attesa di buone notizie dal primo incontro interlocutorio previsto presso la Regione Basilicata nella giornata di martedì 8 febbraio e di un passo indietro da parte del governo nella seduta decisiva prevista giovedì 10 febbraio nel vertice previsto sempre a Potenza, su SassiLive restano accesi i riflettori sulla vicenda che vede in prima linea il corpo docente, il personale Ata, il dirigente scolastico e tutti i ragazzi che frequentano la scuola media Torraca, che ha già raccolto oltre mille firme per scongiurare lo “strappo” della succursale.
Dimensionamento scolastico, chiesta immediata riunione tavolo tecnico
Nella sala giunta del Comune di Matera il sindaco Adduce ha incontrato i dirigenti scolastici delle due scuole medie coinvolte nel piano di dimensionamento scolastico approvato nella scorsa settimana dalla Regione Basilicata, Leonardo Iannuzzi per la Torraca e Gennaro Desiante per la Festa. Al tavolo erano presenti anche il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il presidente del consiglio provinciale Aldo Chietera e la presidente del consiglio comunale Brunella Massenzio mentre hanno partecipato da spettatori interessati i genitori degli alunni della Torraca e i rappresentanti sindacali di categoria Lucia Fiore per lo Snals e Eustachio Nicoletti per la Cgil. Il sindaco di Matera ha accolto le istanze e lunedi sarà a Potenza per incontrare il dirigente scolastico regionale Franco Inglese, la figura indicata per restiture alla Torraca la succursale di piazza degli Olmi scippata dalla decisione inserita nel piano di dimensionamento scolastico con un colpo di mano assurdo. “Ho promosso questo incontro, senza prevedere la presenza dei consiglieri regionali – sottolinea il sindaco – per raccogliere i temi proposti e trovare la quadra per risolvere la questione insieme al presidente della Regione De Filippo e al dirigente scolastico egionale Franco Inglese, all’Assessore Regionale Mastrosimone. Cercherò di fare il massimo affinchè la Torraca e la Festa possano continuare a svolgere regolarmente la loro funzione sociale e didattica senza scossoni. Da questo incontro il sindaco trarrà indicazioni perché l’intervento sia fatto non considerando solo la difficoltà dei 22 alunni mancanti alla Nicola Festa ma attraverso un monitoraggio più ampio sul territorio”. Questa la sintesi finale dell’incontro nel quale sono arrivate le precisazioni del preside della Torraca Leonardo Iannuzzi sulla situazione numerica della scuola “Torraca” che potrebbe trovarsi presto nella condizione di scuola sottodimensionata se la succursale di piaazza degli Olmi sarà annessa alla Festa. “Quest’anno usciranno dalla nostra scuola 310 alunni e questo vuol dire che tre anni fa c’è stato un boom di iscrizioni. In realtà ogni anno la media di nuovi ingressi si aggira intorno ai 190 alunni e quindi con un semplice calcolo matematico si poteva intuire che all’inizio del prossimo anno scolastico ci ritroveremo con un centinaio di alunni in meno rispetto alla quota di quest’anno che raggiunge i 792 alunni. Con la scelta di sottrarre la succursale di piazza degli Olmi la Torraca perderebbe cattedre a catena con disagi enormi anche per il personale amministrativo, solo perché la Nicola Festa fa registrare 22 alunni in meno rispetto alla quota minima di 500 prevista dal piano di dimensionamento. Tra l’altro se i docenti della Torraca sono riusciti a conquistare la quota di circa 700 alunni all’anno vuol dire che è stato premiato il loro lavoro, senza dimenticare che tutto questo è stato ottenuto nonostante la nostra scuola sia la più trascurata a livello di ristrutturazione edilizia. Ma questo probabilmente accade perché io personalmente non ho mai chiesto favori a qualche politico. Ma la cosa che mi ha fatto più male di questa vicenda è apprendere di sera da un sito internet che un consigliere regionale annunciava l’ipotesi che poi si è concretizzata in sede di votazione che prevedeva lo scippo della succursale alla scuola media Torraca. Ora non c’è più tempo da perdere e mi auguro che la Regione possa fare un passo indietro senza attendere la scadenza delle iscrizioni prevista il 12 febbraio.”
Il preside reggente della scuola media Nicola Festa Gennaro Desiante dopo aver sottolineato l’amicizia che lo lega al suo collega Iannuzzi ritorna sui botti lanciati da alcuni alunni della Torraca verso i ragazzi della Festa, che sono stati anche oggetto di scherno e di espressioni offensive. “Io non penso che ci possa essere qualcuno dietro questo episodio increscioso ma bisogna attivarsi perché non si ripetano più.” Poi ribadisce la posizione della sua scuola in questa vicenda: “Quella di destinare la succursale di piazza degli Olmi alla nostra scuola è stato un tentativo maldestro, inopportuno, immotivato, sciagurato e sbagliato, nel merito e nel metodo. In questi giorni si sta giocando la partita delle iscrizioni e noi non sappiamo cosa rispondere ai genitori quando ci chiedono chi saranno i professori dei loro figli se saranno iscritti alla nostra scuola. Questa situazione purtroppo ha creato disorientamento nelle famiglie e le iscrizioni non partono. Ora bisogna trovare insieme il modo per far recedere la Regione da questa decisione maldestra. Anche perché i numeri per arrivare a quota 500 ci sono e non abbiamo bisogno certamente della succursale della Torraca per assicurare l’attività didattica. La “Torraca”, lo voglio ribadire anch’io, non è una scuola che scoppia e per questo esprimo solidarietà per quanto accaduto al preside Iannuzzi. La “Festa”, è bene precisarlo, potrà utilizzare una deroga per continuare a lavorare questa situazione e da lunedì avremo un anno di tempo per decidere”.
Il presidente della Provincia di Matera Franco Stella non ha dubbi: “Ho deciso di richiamare l’attenzione su quanto accaduto e di fare una terapia d’urto perché i genitori non meritano questa situazione e bisogna correggere il tiro. Ho parlato con il presidente De Filippo, che ha dichiarato di essere pronto a collaborare con il dirigente scolastico regionale Franco Inglese. Mi auguro che questo tavolo sia convocato presso la Regione entro martedì prossimo. Sono convinto che su questa vicenda sono stati toccati interessi legittimi e credo che la deroga si potrà ottenere in modo da tranquillizzare il corpo docente e i genitori degli alunni”.
Eustachio Nicoletti, della Cgil: “La tempistica è importante perchè i genitori devono sapere cosa fare. E’ importante che la Festa e la Torraca non vengano toccate in modo da mettere in pratica quelle situazioni inerenti alla norma che siano inattaccabili. Il dirigente scolastico regionale a risolvere una richiesta che viene dagli Enti Locali”.
Lucia Fiore sottolinea che “non era questa la riunione che avevamo concordato. I problemi erano già stati sviscerati. Mi aspettavo un tavolo politico con la partecipazione dei consiglieri regionali e il sindaco doveva garantire le loro presenza perché stiamo affrontando un problema della città. Ora i docenti sono in difficoltà per una serie di ragioni: oltre alle iscrizioni in questo periodo si decidono i libri di testo e i laboratori di strumento. Noi siamo disponibili a lavorare giorno e notte per risolvere il problema che ha investito le scuole media Festa-Toraca ma vogliamo qui chi ha il potere di decidere. Nessuno doveva farci un dispetto del genere visto che la Torraca ha i numeri per portare avanti tranquillamente la sua attività”. Intanto, sono già oltre 1000 le firme raccolte dai genitori degli alunni che frequentano la Torraca per contestare il provvedimento che sottrae la succursale di piazza degli Olmi alla centrale di via Aldo Moro per accorparla alla Nicola Festa.
Si attende ora di conoscere l’esito della riunione convocata per martedì 8 febbraio presso la Regione Basilicata. All’incontro partecipano il governatore De Filippo, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, i rappresentanti sindacali di categoria e una delegazione dei genitori della scuola media Torraca guidata dal dirigente scolastico Leonardo Iannuzzi.
Servizio di Michele Capolupo, interviste di Carlo Abbatino
La nota inviata dall’ufficio stampa del Comune di Matera dopo l’incontro in sala giunta per la vicenda che coinvolge le scuole medie Torraca e Festa.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e il presidente della Provincia, Franco Stella, insieme ai dirigenti scolastici della Festa e della Torraca, e alle organizzazioni sindacali chiedono la immediata convocazione del tavolo tecnico previsto dall’Ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, per scongiurare lo smembramento della scuola media Torraca.
E’ quanto è emerso nel corso di un incontro convocato dal sindaco, Salvatore Adduce, al quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera, l’assessore provinciale all’istruzione, Antonio Montemurro, l’assessore comunale all’istruzione, Antonio Giordano, la presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, la presidente della commissione consiliare all’istruzione, Annunziata Antezza, i dirigenti scolastici Leonardo Iannuzzi, della Torraca, Gerardo Desiante, della Festa, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delegazioni dei docenti e dei genitori dei due istituti scolastici interessati.
“La decisione di smembrare la Torraca – ha detto il sindaco Adduce – ha già provocato mancate iscrizioni all’anno scolastico 2011 e 2012. Ci sono famiglie che hanno speso centinaia di euro per libri e strumenti musicali che potrebbero risultare inutili se le classi saranno spostate dalla Torraca alla Festa. Ragioni di continuità didattica con motivazioni concrete che rischiano di incidere sui già magri bilanci familiari ci obbligano a trovare immediatamente una soluzione”.
“Dobbiamo – ha detto il sindaco – poter ragionare sull’organizzazione scolastica in città cercando di non essere spinti dalle circostanze come è successo in questa occasione, per contribuire a trovare soluzioni migliori anche dal punto di vista logistico, cercando di contemplare le esigenze delle famiglie, dei dirigenti scolastici, dei genitori, della città. L’incontro di oggi ci è servito a raccogliere tutti gli elementi necessari per portare al tavolo tecnico tutte le motivazioni possibili per difendere l’equilibrio del sistema dell’istruzione e trovare la migliore soluzione possibile. Il presidente De Filippo e L’assessore Mastrosimone, con cui il sindaco ha mantenuto una serrata interlocuzione per tutta la giornata odierna, hanno già espresso massima disponibilità. Già lunedì vedremo tecnicamente le iniziative da intraprendere per risolvere i problemi messi in campo”.
No allo sdoppiamento della Scuola Secondaria di 1° Grado “Francesco Torraca” di Matera
Occorre immediatamente rimediare a una scelta sbagliata, dettata unicamente da motivi ragionieristici, che accorpa la succursale della Scuola Media “Torraca” di Piazza degli Olmi alla Scuola Media “N. Festa” di Matera.
L’Adiconsum Cisl di Basilicata ritiene giuste le rivendicazioni delle famiglie, dei docenti e del personale ATA della Scuola media Torraca in quanto il provvedimento approvato dal Consiglio Regionale, di dimensionamento della rete scolastica, non tiene conto del servizio di qualità che la citata scuola è riuscita ad assicurare, nel corso degli anni, alla collettività.
Pertanto, ora che il danno è stato fatto occorre fare un passo indietro e rimettere tutto a posto. Vi sono dubbi sul metodo adottato per il dimensionamento della rete scolastica che concretamente contrasta con le scelte delle famiglie che hanno inteso iscrivere i loro figli alla Scuola media Torraca.
{phocagallery view=category|categoryid=398}
Prima li votiamo questi politici materani del pd e poi ci fanno del male danneggiando la scuola torraca in modo vergognoso…la prossima volta pensate prima di votare anzi non votateli proprio!