E’ Teodora Mastrotodaro con la silloge “Afona del tuo nome” la protagonista del nuovo appuntamento “F-Arci leggere…i mercoledì letterari”, evento culturale organizzato dal circolo Arci Matmatà di Matera in collaborazione con Lacapagira. L’evento culturale in programma alle ore 20 sarà presentato dai giornalisti Maria Anna Flumero e Filippo Radogna. Le letture poetiche saranno a cura della materana Emma Stano. L’ingresso è libero. La presentazione sarà preceduta dall’incontro presso la norcineria “Lacapagira” mentre a seguire ci sarà l’ncontro con l’autore e la bancarella presso Matmatà.
“La poesia si rigenera da sé”- scrive nella prefazione Daniele Giancane – “come un’araba fenice che – nonostante i tempi grami – l’edonismo diffuso, la superficialità dei rapporti umani, la non volontà di confrontarsi con grandi temi dell’esistenza umana, la fretta quotidiana che non permette di fermarsi un momento a meditare, a godere di un passaggio di nuvole nel cielo – trova imperscrutabilmente le sue strade di rinnovamento. Ma la verità della poetessa – in questo caso – non è affatto una verità metafisica o filosofica, bensì puramente esistenziale: il nucleo di questa poesia è l’apertura di senso sulla quotidianità e direi sulla corporeità; il poeta/personaggio (perchè stiamo parlando di una poesia fortemente incentrata sull’Io del poeta) si affida ad immagini spesso corporee, fisiche. Diventano protagonisti le mani, le gambe, gli occhi, il viso, i capelli, direi addirittura in un esaltazione panica. Il poeta è il suo corpo (e l’intelligenza, i sentimenti sono il suo corpo) in una sorta di rovesciamento della levità o della dimenticanza del corpo. Direzione di marcia che ben piacerebbe a filosofi del calibro di Gilimberti, che da molti anni fa ricerca proprio su questo versante, prendendo le mosse certamente da Nietzsche…Stiamo davanti – in sostanza – ad un interessante e significativa opera prima, che catapulta la giovane Autrice nel mondo della poesia nel quale – con ogni certezza – percorrerà una lunga e procua strada”.