Ottima performance per l’attore Claudio Santamaria che venerdì sera si è esibito sul palco del cine-teatro “Duni” di Matera in una scenografia-installazione con bidoni, resti di costruzioni, mattoni; tutto imbiancato, morto e asettico. Luci efficaci hanno illuminato un’ambientazione con contrasti di notevole impatto visivo. All’interno di quest’orizzonte scenico un uomo con i vestiti bagnati, che vagava in una “metropoli notturna”. L’attore ha parlato ininterrottamente, in un flusso di pensieri e di coscienza, alla ricerca di qualcuno con cui condividere idee, sogni, utopie, frustrazioni e, infine, la propria sconfitta. L’opera, interpretata da Santamaria, è “La notte poco prima della foresta” di Bernard Marie Koltes (testo del 1977) per la regia di Juan Diego Puerta Lopez. L’attore ha interpretato la parte con un’aria pacata e riflessiva, come se stesse cercando qualcosa dentro di sé. Nello spettacolo, che rientra nella rassegna teatrale 2010/2011, promossa e organizzata dall’associazione culturale “Incompagnia’’, Santamaria è come se rintracciasse continuamente sfumature concettuali, di significato, scavando nell’interiorità del personaggio raccontato. Cade la pioggia, un uomo, che viene dalla periferia di tutte le metropoli, cerca di riconoscersi in un mondo notturno, visionario, parla una lingua fatta di ripetizioni, di parafrasi, e le sue parole arrivano forti, come desiderio di fuga senza limiti. Essere stranieri, sentirsi estranei, cercare una camera per la notte, per una parte della notte almeno, abbordare un amico, una ragazza, una donna di facili costumi,combattere tra la difficoltà di essere e la smania di vivere, mentre il ricordo, la nostalgia e la rabbia emergono, insieme alla pioggia che ritorna sempre come elemento simbolico. La foresta è quella del lontano Nicaragua, idilliaco territorio in cui non ci siano eserciti, né controllo; tutto è raccontato come una corsa sfrenata alla ricerca di un sogno. Una carriera di successo, quella di Santamaria, nonostante la giovane età; molto teatro e la collaborazione con i registi più rilevanti del cinema italiano: Roberto Faenza, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Nanni Moretti, Dario Argento, solo per citarne alcuni.
Mariangela Lisanti