Mauro Masi l’artista che più ha amato la Lucania con i suoi dipinti avidi di forza espressiva, traboccanti di trame antiche come le colline, i paesi, gli uomini lividi di colori, non è più tra noi.
Abbiamo ancora avanti agli occhi le tele che srotolò in occasione della mostra del novembre 1968, nella sala dalle pareti di abete di via Lucana 9, e ancora quella del mese di marzo del 1974.
Ci incantava la sua cultura che affondava nella formazione umanistica.
Sembrava un primitivo nello stendere il colore sulla tela grezza, ma faceva emergere dalle sue composizioni fatti evolutivi con una forza nelle timbrature cromatiche capaci di fondersi in visioni d’insieme creando una vicenda interpretativa artistica ed umana.
Il poeta Alfonso Gatto così lo presentava nella mostra a La Scaletta del mese di agosto del 1969: “c’è la Basilicata, c’è il Sud, c’è l’accusa, la speranza nell’opera di Mauro Masi: ma tutto questo sarebbe buona intenzione se non ci fosse qual è, la sua pittura leale per quanto è certa, perseguita nella difficoltosa e lieta vicenda di segno, di colore, di luce”.
Masi era tra noi del Circolo La Scaletta il suggeritore nel lottare per affermare l’amore per la nostra terra, ma, innanzitutto, esaltare e ricordare gli intellettuali e i poeti della Basilicata.
La Scaletta gli è grata per la sua amicizia pregna di umiltà, ma ricca di un fervore culturale di grande respiro.
Giuseppe Appella ci ha spinti a rileggere il suo saggio “ Acquarelli di Masi” dove scrive: “Si astrae dalla realtà cronistica per dar rilievo alle forme in assoluto, concentrando così nella medesima immagine l’estate e l’inverno, il giorno e la notte”.
Gli incontri con Aldo Musacchio in via Sette Dolori, ci fa ricordare oltre alla grande mostra allestita nella piazza di Rivello, anche un capitolo di mutamenti nella società che denuncia le contraddizioni della “città fabbrica”, dove i grumi di colori emettono bagliori asfittici.
Con Mauro Masi la Basilicata e il Circolo La Scaletta perdono un artista schietto ed appassionato, orgoglioso della sua terra.
Giorgio Corazza, Presidente del Circolo La Scaletta – Matera