Il 23 aprile 2009, dalle ore 15 alle ore 17, si svolgerà la manifestazione durante la quale saranno proiettati alcuni video sulla Basilicata, su Matera e, in particolare, il film sulla mostra antologica delle opere di Lassaw allestita nel MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera – e nelle Chiese Rupestri della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci nel Sasso Barisano.
La manifestazione materana sarà illustrata dal suo curatore Giuseppe Appella – direttore del MUSMA – e da un rappresentante del Circolo La Scaletta di Matera, mentre la vita e le opere di Ibram Lassaw saranno presentate da Helen A.Harrison – direttrice della Pollock-Krasner House che patrocinia l’iniziativa -, dalla storica dell’arte americana Ellen Russotto e da Denise Lassaw, figlia dell’artista. Saranno presenti, oltre a vari Direttori di Musei, critici e giornalisti, anche Brian O’Connor, l’artista irlandese che, insieme alla moglie Barbara, ha donato la “Casa Dipinta” di Todi alla Fondazione Zetema di Matera per gestirla in collaborazione con il Musma, gli artisti della “Scuola di New York” o i loro eredi che in questi anni hanno stabilito un rapporto di amicizia con la città lucana (Agostini, Dehner, Ferber, Follet, Geist, Hague, Kadish, Kohn, Lipton, Nakian, Pavia, Rosati, Spaventa, Stankiewicz, Zogbaum, Gitril, Fisher, Nivola, ecc.).
La seconda istituzione che ricorderà e presenterà l’opera dell’artista americano è la Fondazione Ibram Lassaw di East Hampton, la mitica località vicino New York, dove i più celebri esponenti dell’espressionismo astratto, a cominciare da Pollock, avevano i loro studi.
Il 25 aprile, a partire dalle ore 10, l’ingresso alla mostra e allo studio dove Lassaw lavorava, sarà riservato ad artisti, collezionisti, curatori di musei e personalità attenti alla conoscenza di luoghi d’arte meritevoli di essere visitati nel mondo. Anche in questa occasione, perciò, verranno proiettati video sulla Basilicata, Matera e le “Grandi Mostre nei Sassi” e verranno distribuite copie del catalogo sull’opera di Lassaw con le traduzioni in inglese, il n. 7 dei “quaderni di scultura contemporanea”, la rivista del MUSMA dedicata alla “Scuola di New York”, materiale informativo su “BasilicatArtItaly” fornito dall’APT e sulla Cripta del peccato originale e sul Musma fornito da Zetema. Alle manifestazioni ha anche dato l’adesione e sarà presente Giuseppe Fortuna, Presidente della Federazione delle Associazioni lucane d’America.
Le manifestazioni inaugurali dell’esposizione americana delle opere di Lassaw si concluderanno con la visita della Pollock-Krasner House in Long Island, anche per ricordare la stretta amicizia intercorsa tra Ibram Lassaw e Jackson Pollock.
L’importanza di questi incontri, e del trasferimento della mostra di Lassaw a New York e East Hampton, risiede nella conferma del prestigio che nel mondo hanno consolidato ormai gli eventi che da molti decenni vengono organizzati a Matera da La Scaletta e dal Comune. I Sassi e le strutture che in essi operano, come i restaurati percorsi rupestri alto medioevali ed i prestigiosi palazzi seicenteschi, infatti, non sono più un semplice oggetto di curiosità o di studi antropologici ed ambientali, ma divengono anche un prezioso momento di scambi e rapporti culturali con il grande movimento artistico mondiale.
francamente secondo me la scaletta è calata molto.oggi la scaletta organizza qualche incontro,evento,iniziativa, premiazioni e discorsi da popolo. nei tempi d’oro de la scaletta invece era molto di piu e quel circolo è stato di importanza fondamentale per le scoperte e conoscenze del patrimonio rupestre.
Vedessero anche di abbassare il prezzo del biglietto d’ingresso alle moste che fanno a S. Nicola dei Greci. Agli uffizi ho pagato 2 euro in meno e ho visto io grandi capolvori dell’arte, non bozzetti astratti e spesso incomprensibili, come quelli che esponete lì. Ma tornate sulla terra…
che devono abbassare il prezzo concordo,xk se si paga di meno alla galleria degli uffizi è scandaloso. quella è una galleria di livello mondiale,dove ci sono anche costi di gestione notevoli che da soli giustificherebbero un prezzo piu elevato. invece sulla qualità dell’arte nelle mostre alla chiesa rupestre c è da discutere,perchè noi la nuova arte non riusciamo a comprenderla.ci è facile apprezzare immagini definite e di rilievo come i maestri del passato,ma la nuova arte per noi è arabo. anke io nn la comprendo (picasso m fa skifo) ma da ignoranti dell’arte non possiamo dare un giudizio