Se c’è una cosa che ci portiamo sempre nel cuore anche a distanza di anni è la fase adolescenziale della nostra vita, quella in cui tutto si guarda con occhi diversi perchè probabilmente anche il mondo è diverso. Per Pino Oliva, che ripercorre attraverso la matita e i fumetti in bianco e nero, il suo viaggio a ritroso nel tempo, l’esercizio diventa automatico dopo aver ammaliato i suoi lettori prima con “Cronache Materane degli anni ’70 nel 2006 e “Telline” e cronache metapontine degli anni ’70 nel 2006. E in attesa di chiudere la trilogia delle sue memorie disegnate con “Tutto succederà, cronache materane degli anni ’80”, l’eclettico artista materano ritorna in libreria per le feste di Natale con una nuova edizione di Telline, i suoi ricordi legati alle vacanze al mare trascorse per trent’anni a Metaponto, ospite con la sua famiglia nella villa che si affaccia sul lungomare della zia Giacinta, la sorella di suo padre, in compagnia dei suoi cugini Giorgio e Pino “grande” e di suo zio Carlo. Tavole completamente ridisegnate, alcune rivisitate, ma solo per aggiungere altri segni e dettagli con l’intenzione di rendere ancora più reali le storie della sua infanzia senza modificare il senso del racconto. Telline versione 2009 è probabilmente il testo a fumetti più intimo di Pino Oliva, in attesa naturalmente delle cronache materane degli anni ’80. Pino ricorda quando Metaponto era un paradiso terrestre e solo pochi fortunati avevano la possibilità di trascorrere in quel posto le vacanze per tre mesi dopo aver salutato i compagni di scuola. In “Telline” ritroviamo la materanità che piace a Pino Oliva: i costumi, le espressioni dialettali preferite della mamma Nunziatina, le partite di pallavolo e gli scherzi organizzati sulla sabbia, le piccole trasgressioni, le curiose abitudini dei tedeschi in villeggiatura, i primi “incontri ravvicinati” con le ragazze, le passeggiate a piedi sino alla foce del fiume Basento o quelle di nascosto con i cugini in bicicletta sino alla stazione di Metaponto Scalo. Niente telefoni e niente televisione, un vero paradiso. Metaponto negli anni è cambiata, in peggio. E Pino Oliva nelle sue “Telline” rievoca con un pizzico di nostalgia quel paradiso perduto. A tal punto che anche lo zio Mauro è costretto ad ammettere nell’estate del 2008 che… non ci sono più le tellline di una volta!!! Per Pino Olive le cronache metapontine degli anni ’70 hanno segnato le tappe della sua crescita e alla fine delle vacanze quando tornava a casa il rito era sempre quello: si guardava allo specchio e si rendeva conto che stava crescendo. Adesso Pino è sposato, ha due figli, Emilio e Orsola e le telline sono dedicate a loro. Metaponto non sarà più la stessa ma “se per magia potesse tornare indietro, è quello il mare che vorrebbe rivedere, quelle le sere d’estate che vorrei respirare, quelle le voci che vorrei riascoltare…” L’auspicio di Pino Oliva è che leggendo Telline ognuno ritrovi un po’ di se stesso. A noi ha fatto questo effetto e ci fa piacere consigliare questa pubblicazione in cui ha creduto La Stamperia edizioni a tutti i veri materani che in passato hanno trascorso le proprie vacanze sulla spiaggia di Metaponto. Sia pure per qualche giorno.
Michele Capolupo