Dai paesaggi del Chianti alle marine del Conero, dai fiori ai tetti, per raggiungere i Sassi di Matera. Il viaggio artistico è dell’impressionista fiorentino Luciano Pasquini, che ha inaugurato nella chiesa di Santa Maria de Armenis la sua nuova personale di pittura, impreziosita da quattro tele in cui l’artista ha riprodotto attraverso la spatola e i pennelli quello che la sua memoria fotografica ricordava dopo aver osservato qualche immagine di Matera su internet. L’idea è balenata nel settembre scorso a Emanuele Coretti, che ha incontrato in Toscana l’artista per presentare in modo originale le sue opere della nostra città. Lo abbiamo incontrato per scoprire quando è scoppiato l’amore per questa tecnica pittorica. “Da piccolo ho vissuto in una casa rurale di Mezzomonte, a pochi chilometri da Impruneta, nel cuore della campagna fiorentina, quella del Chianti per intenderci. Poi ho frequentato i primi tre anni della scuola elementare con una maestra che si chiama Maria Maltoni, figura di grande spessore culturale alla quale è stata dedicata anche una Fondazione nella città di Firenze. La vocazione pittorica è nata praticamente in quel periodo perchè a scuola i ragazzi più grandi di me erano chiamati a disegnare dal vero disegni o scene della nostra campagna fiorentina.” Luciano Pasquini non disegna ma dipinge direttamente su tela utilizzando spatole e pennelli. Fanno eccezione i fiori, per i quali racconta un altro aneddoto: “Nel 1948 avanzavano delle strisce di carta degli americani, noi le chiamavamo le strisce di Impruneta e ricordo che si prestavano a realizzare dei fiori. Anche questo ricordo è stato importante per me, quando all’età di 27 anni ho cominciato a dipingere ad olio. Poi nel 2006 un altro incontro “fatale”. A Firenze c’era una mostra dedicata a Maria Maltoni e in maniera del tutto naturale ho cominciato a riprodurre su tela i miei ricordi d’infanzia. Tra questi anche le marine del Conero, un posto che frequento da 36 anni. Nelle Marche sono più di casa che in Toscana e così ho deciso di dedicare alcune opere ad una terra che mi ha adottato e nella quale ho aperto anche una galleria. I tetti sono nati invece nel 2008: a me piace il colore e mentre cominciavo a dipingere uno dei miei paesaggi ho pensato ad un quadro senza cielo e senza vegetazione, per allargare l’orizzonte verso l’informale, un tema che in realtà non ho ancora approfondito. Quindi lo scorso anno l’incontro con Coretti. Ci tengo a precisare che in quarant’anni di attività artistica non avevo mai fatto una cosa del genere. Ma adesso sono felice di essere qui per presentare anche i miei lavori, le mie “impressioni” su Matera. Se osservi attentamente il quadro non ti fa pensare subito a questa città ma certamente ti dà l’impressione che lo sia. Ora che ho visto questa città dal vivo può darsi che avrò voglia di fare qualcosa in più per i Sassi di Matera.”
Ad accogliere visitatori e giornalisti per la presentazione ufficiale l’architetto Beniamino Contini, promotore della mostra per conto di Atelier Arte di via Bruno Buozzi 152. La mostra resterà aperta sino a domenica 9 maggio nei seguenti orari: giorni feriali dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla personale inaugurata nella chiesa di Santa Maria de Armeniis.
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