Dopo due concerti al teatro Duni, Gigi D’alessio sarà nuovamente a Matera per il “Questo sono io” World Tour 2010 alla Cava del Sole mercoledì 30 giugno 2010. Sarà il concerto che aprirà ufficialmente il cartellone estivo promosso da Incongress.
Prevendita biglietti per Gigi D’Alessio
I Settore 40,25 euro
II settore 34,50 euro
II settore 28,75 euro
IV settore 23 euro
BIOGRAFIA GIGI D’ALESSIO
Gigi D’Alessio nasce a Napoli il 24 febbraio, ultimo di tre figli. Ha soltanto quattro anni quando il padre, costretto a trasferirsi spesso in Venezuela per assicurare una vita decorosa alla sua famiglia, gli regala una fisarmonica comprata a Caracas. E’ il primo contatto con la musica: Gigi studia lo strumento con la stessa passione con cui i suoi coetanei si dedicano ai giochi dell’infanzia, e in breve impara a suonarlo ad un buon livello. A dodici anni si iscrive al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli conseguendo a ventuno anni il diploma di pianoforte. Ha soltanto 23 anni quando si trova a dirigere la prestigiosa Orchestra Scarlatti, esperienza esaltante che accresce di molto la sua statura professionale. Poco dopo D’Alessio diventa il pianista di Mario Merola con il quale scrive “Cient’anne”, interpretato da entrambi, brano destinato ad un grande successo.
1992.
Viene pubblicato il suo primo album “Lasciatemi cantare”. I buoni risultati di vendita, accompagnati dall’entusiasmo dei fan sempre più numerosi, spalancano le porte al secondo lavoro “Scivolando verso l’alto” che vende 30.000 copie.
1994.
E’ l’anno del suo ingresso nella discografia ufficiale con l’album “Dove mi porta il cuore” pubblicato dalla Ricordi.
1995.
Grande successo dell’album “Passo dopo passo” che contiene canzoni fortunatissime, futuri inni da stadio, come “Fotomodelle un po’ povere” e “Annaré”. D’Alessio ha spiccato il volo: un suo concerto al Palapartenope raccoglie 8.000 persone, il record per questo famoso spazio meta di prestigiosi artisti italiani e internazionali.
1997.
“Fuori dalla mischia” contiene altre hit come “Anna se sposa”, “Chiove”, “30 Canzoni” destinate ad entrare stabilmente nel repertorio di questo periodo. Il risultato straordinario ottenuto da questo lavoro consente a Gigi di realizzare un grande sogno: quello di suonare allo Stadio San Paolo di Napoli. La serata, memorabile, arriva il 7 giugno: 20.000 persone sono lì per acclamare quella che ormai è una star.
1998.
In primavera pubblica il suo sesto album intitolato “E’ stato un piacere”, lavoro che contribuisce non poco a disegnare la vera fisionomia dell’artista: non più “fenomeno”, ma autore e un musicista di razza. In giugno esce nelle sale cinematografiche “Annaré” per la regia di Ninì Grassia. Il film nella prima settimana di programmazione polverizza in Campania gli introiti di “Titanic” arrivando nella sola Napoli ad incassare circa 30 milioni di lire. Siamo in piena “D’Alessiomania”. A fine anno Gigi approda alla BMG, e decide di raccogliere in “Tutto in un concerto”, il suo settimo album, i momenti salienti della sua carriera.
1999.
“Portami con te”, l’album n.8, contiene 11 nuovi brani e altrettanti pilastri del suo repertorio sempre più vasto come “Una magica storia d’amore”, “Portami con te”, “Dove sei”, “Buongiorno”. Un altro traguardo importante è, in questo anno, l’esibizione alla presenza del Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton al Gala del N.I.A.F.
2000.
Febbraio: Festival di Sanremo. Entriamo in nuova fase. D’Alessio non è soltanto il vincitore morale è, banalmente, quello numerico: la sua “Non dirgli mai” ha per mesi il più alto airplay radiofonico di tutte le canzoni in gara, mentre il relativo album dal titolo profetico, “Quando la mia vita cambierà” (il nono) è già disco d’oro a quindici giorni dall’uscita (arriverà a superare le 400.000 copie). Un album che si rivela un formidabile hit maker dopo il grande successo del secondo singolo “Una notte al telefono” e, in particolare, di “Caro Bambino Gesù” i cui proventi vengono devoluti all’associazione inglese promotrice delle adozioni a distanza “Azione Aiuto” (Action Aid). Stesso successo per la tournée che, dopo una partenza europea (Zurigo, Neu-Ulm, Karlsruhe, Mannheim), tocca le maggiori città italiane per tutta l’estate fino al concerto record – 220.000 spettatori – di Piazza del Plebiscito del 19 settembre.
2001.
Ancora Festival di Sanremo: la storia si ripete. “Tu che ne sai”, la canzone presentata alla 51° edizione, porta subito alla conquista del primo posto della classifica dei dischi più venduti l’album n.10 “Il cammino dell’età”. Un titolo rappresentativo che esprime il senso di una maturazione, di un progresso, di una evoluzione tangibile che rende perfettamente l’idea di come il “pianeta” D’Alessio sia in continuo movimento. L’album è un’altra formidabile macchina che sforna un successo dopo l’altro: “Il primo amore non si scorda mai”, “Il cammino dell’età”, “Un’altra donna dentro te”, “Tu che ne sai”, “Insieme a lei”, “Parlammene dimane”, “Bum bum”, “Mon Amour”. Tutte canzoni già pronte per essere cantate tutti insieme sotto un palcoscenico. Cosa che puntualmente accade anche in questa estate nella lunga tournée italiana ed europea che Gigi affronta sull’onda del successo del nuovo album. A fine giugno sul palcoscenico del 32° Premio Barocco Gigi incontra per la prima volta Sophia Loren che coinvolge in “Reginella”. Lo straordinario duetto inchioda davanti ai teleschermi oltre cinque milioni di persone.
2002.
In luglio il singolo “Miele” anticipa il quinto album per la BMG “Uno come te” pubblicato in settembre. 14 nuove canzoni tutte unite dal robusto filo di una scrittura melodica sempre brillante, sempre caratterizzata da stimolanti soluzioni armoniche e dai preziosi arrangiamenti del fido Adriano Pennino. Alcune di queste prendono subito il volo: nei concerti “preparatori” al tour mondiale, il pubblico già conosce parola per parola “Donna Sofì”, “Oj nenna ne”, “Ti innamorerò”, “Sei importante”, “Un nuovo bacio”.
2003.
Tra febbraio ed aprile la musica di Gigi D’Alessio “sbarca” in Canada, Australia e Stati Uniti (Montreal, Toronto, Sidney, Melbourne, Atlantic City ) in una decina di teatri di grande capacità dove al pubblico di origini italiane, che già conosce alcune canzoni, si unisce una platea di giovani cresciuti con il pop e il rock di ben altra estrazione. Un tour così importante, che è ben altra cosa delle brevi “puntate” promozionali fatte in Europa e in altri paesi del mercato ispanico, non poteva non avere una troupe al seguito che riprende tutto, dai concerti, agli spostamenti, ai backstage; insomma qualsiasi cosa possa riempire il taccuino di un vero e proprio diario di viaggio. Lo special televisivo, “Uno come te…in giro per il mondo” arriva puntuale su Raiuno in maggio, in una seconda serata che tiene davanti allo schermo oltre due milioni di persone con uno share del 17%, un successo senza riserve per questa fascia oraria. Due concerti trionfali allo stadio Olimpico di Roma e al San Paolo di Napoli chiudono in giugno il lungo tour “Uno come te”. In autunno arriva “Buona vita”, il doppio cd che in 22 brani ripercorre i primi dieci anni della sua carriera. Vende mezzo milione di copie.
2004.
Ottobre: è il momento di “Quanti amori”, altre 13 canzoni per un nuovo punto di arrivo. A questo disco si dedica un team di musicisti del calibro di Tony Levin al basso (ex King Crimson), Steve Ferrone alla batteria, Michael Thompson alle chitarre, mentre gli arrangiamenti orchestrali portano la firma, oltre che di Adriano Pennino, di Jeremy Lubbock, già con Madonna, Sting, Michael Jackson, Ray Charles. “Non c’è vita da buttare” (con le chitarre di Alex Britti), “Spiegami cherè”, “Napule” (un affresco straordinario a quattro voci: D’Alessio, Sal Da Vinci, Gigi Finizio e Lucio Dalla ), “Liberi da noi”, “La donna che vorrei”, “Le mani” sono i brani di punta. Pochi giorni dopo l’uscita dell’album, nella prima settimana di novembre, per i fan di Gigi arriva un’altra sorpresa che, questa volta, non li porta a fare la fila davanti ai negozi di dischi, ma davanti alle librerie: la Mondadori pubblica infatti l’autobiografia “Non c’è’ vita da buttare”, il libro cui Gigi stava lavorando da tempo buttando giù una marea di appunti che finalmente trovano forma organizzata in quello che la critica – insolitamente benevola – definisce un buon “romanzo popolare”. Il libro viene presentato in varie librerie italiane. Il 31 dicembre, nello spettacolo di fine d’anno di Raiuno, Gigi presenta una memorabile versione di “Napule”, dal vivo con Lucio Dalla e Gigi Finizio.
2005.
In marzo Gigi è per la terza volta al Festival di Sanremo. In questa 55° edizione presenta “L’amore che non c’è”, ultimissima figlia del clima creativo di “Quanti amori, l’album che in appena quattro mesi ha superato le 300.000 copie, registrato 12 settimane di permanenza nella top ten, e che viene ripubblicato il 4 marzo con l’aggiunta di ‘L’Amore che non c’è’. Da aprile a settembre Gigi è di nuovo in tournée per incontrare negli stadi e nelle piazze italiane un pubblico cui diventa sempre più complicato dare una fisionomia precisa. Il 30 settembre 2005 una platea di 250.000 persone si riunisce a Napoli, a Piazza del Plebiscito, per uno dei più grandi eventi della storia del pop italiano. Un concerto che è la consacrazione di un anno straordinario e di un mito. La serata raccoglie un cast d’eccezione con nomi quali Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Lee Ryan (ex cantante dei Blue), Giorgio Panariello e tanti altri. La messa in onda in prima serata su Canale 5 dell’evento ottiene oltre 6.500.000 telespettatori e uno share medio del 25%, un vero record per un concerto. Sono tutti “Cuorincoro”: e così si intitola infatti il doppio album dal vivo che raccoglie i momenti più emozionanti della serata oltre a due inediti da studio, i primi scritti interamente da Gigi, testo e musica: “M’innamorerò sempre di te” e, in napoletano, “Fino a quando scure notte”. Quasi in contemporanea esce anche il DVD “Cuorincoro” che raccoglie i momenti più importanti ed emozionanti dei concerti del 2005.
2006.
L’anno si apre con una nuova tournèe mondiale, e due importanti riconoscimenti: il Venice Music Award, e il Premio Barocco. Esce il nuovo album “Made in Italy”, il n. 9 per SonyBmg, e 15° della sua carriera. “Made in Italy” consolida la statura di Gigi songwriter a pieno titolo, autore in larga parte sia dei testi (in collaborazione con Mogol in quattro occasioni) che interamente delle musiche. “Primo appuntamento” è il primo singolo, ma presto si faranno strada nuove pietre miliari del suo immenso repertorio come “Brividi d’amore”, “Apri le braccia”, “Una volta nella vita”, “Canterò di te”, “Parlarti e poi”, “La grande storia”, colonna sonora del nuovo film di Raul Bova e “Un cuore malato” cantata con Lara Fabian.
Tuttavia non sarà solo la musica a caratterizzare la fine di questo anno. Per la prima volta si accende su Gigi D’Alessio il faro di una cronaca che nulla a che vedere con il suo mestiere di musicista. In dicembre D’Alessio rende pubblica la sua relazione con Anna Tatangelo con l’ovvia conseguenza di una separazione dolorosa.
2007.
Esattamente un anno dopo “Made in Italy”, siamo in ottobre, preceduto dal nuovo singolo “Non mettermi in croce”, viene pubblicato il box “Mi faccio in 4”, imponente raccolta in 4 cd che abbraccia otto anni di carriera e ben sette album, da “Portami con te” del 1999 all’ultimo “Made in Italy”. “Mi faccio in 4” è un monumentale “greatest hits”: 48 grandi successi e due inediti (“Non mettermi in croce”, nata ancora dalla collaborazione di Gigi con Mogol, e “Bambina”). I 4 cd hanno ognuno una sorta di identità: “NAPOLETANO”, “LATINO”, “POP” e infine “BALLAD”.
2008.
Ottobre: “Questo sono io” è l’album n. 16, primo per la sua label GGD. “Un disco di tutte verità”, dice Gigi, undici nuove canzoni concepite durante la lunga tournée teatrale. Un lavoro dalle forti tinte autobiografiche che mostra la zona nuda dei sentimenti di un poeta maturo e di un musicista che raggiunge vette sempre più alte. “Superamore” è il primo singolo scelto, ma in circuito ci sono anche canzoni come “Babbo Natale non c’è”, struggente canzone della lontananza dedicata al figlio Luca di cinque anni (title track dei titoli di coda di “No problem”, film firmato Vincenzo Salemme, di cui Gigi ha firmato tutte le musiche originali), e “Giorni”, nuova sigla del programma Amici di Maria De Filippi. Da segnalare anche “Male d’amore” in cui non esita a confessare le sue paure di uomo che vive insieme ad una donna molto giovane, “Nessuno te lo ha detto mai”. “Questo sono io” è anche il disco che segna il disgelo tra D’Alessio e Pino Daniele dopo anni di incomprensioni. Pino Daniele scrive la musica e con Gigi il testo del duetto D’Alessio/Tatangelo “Sarai” dove suona anche la chitarra con il suo stile inconfondibile, stile che ritroviamo in “Addo’ so’ nnato ajere”, una passeggiata tra i ricordi di Gigi adolescente che sentiva nelle strade del suo quartiere le canzoni di Daniele diffondersi nell’aria: una sorta di dedica che Pino mostra di gradire molto partecipando, oltre che da musicista, come cantante “firmando” nel brano una preziosa sottolineatura vocale. Ancora una volta da tappeto rosso i nomi dei musicisti: Neil Stubenhaus (già con Barbra Streisand), John Robinson (Madonna e Clapton tra gli altri), Michael Thompson (Faith Hill, Celine Dion, nelle produzioni di D’Alessio dai tempi di “Uno come te” ), la London Symphony Orchestra, Maurizio Pica, Alfredo Golino, Maurizio Fiordiliso, Rosario Jermano, Roberto D’Aquino. Produttore artistico come sempre Adriano Pennino, affiancato nei missaggi da Roberto Rosu e dallo special guest Humberto Gatica, altra “mano” di livello mondiale.
2009.
Il 18 settembre esce il nuovo album “6 come Sei” (GGD/Sony Music), un ep che contiene 6 brani inediti al prezzo speciale di 10,90 €, un’innovativa operazione discografica scelta e voluta da Gigi stesso con l’obiettivo principale di contenere il prezzo. Il 6 novembre Gigi D’Alessio partirà dal Palalottomatica di Roma con una nuova, lunghissima tournée mondiale che tra novembre e dicembre toccherà molte città italiane, per poi proseguire all’estero nel 2010
Domenica 18 luglio un altro gradito ritorno. Dopo il concerto dell’estate 2003 alla Cava della Palomba, ritorna a Matera anche Lucio Dalla, questa volta in coppia con Francesco De Gregori uno dei cantautori italiani più amati per il concerto “2010, work in progress”
Prevendita biglietti per Dalla e De Gregori
I Settore 55,20 euro
II settore 46 euro
II settore 40,25 euro
IV settore 34,50 euro
BIOGRAFIA LUCIO DALLA E FRANCESCO DE GREGORI
Prima increduli per la notizia. Poi scettici. Quindi cautamente ottimisti e infine (quasi) entusiasti. Trent’anni e spiccioli dopo il Banana Republic Tour, Lucio Dalla e Francesco De Gregori sono tornati a fare coppia artistica. Per ora una esibizione sola, per pochi intimi e ridotto nel numero delle canzoni. A far le cose sul serio si comincerà a maggio, quando saranno dal 5 al 9 al Teatro degli Arcimboldi a Milano e dal 19 al 23 al Gran Teatro di Roma. E’ solo l’inizio di un progetto che non si sa dove porterà. Proprio per questo hanno deciso di battezzare questa avventura Working in Progress ovvero chissà dove arriveremo e per quali strade. Per ora, a testimoniare il loro ritorno, c’è un concerto per un migliaio di persone al Vox Di Nonantola, a un pugno di chilometri da Modena. Il 22 gennaio 2010, alle ore 21 in punto, sono saliti sullo striminzito palco e hanno aperto la loro nuova primavera con una inedita versione di Over the Rainbow. Proprio quella scritta nel 1939 e cantata da Judy garland nel mago di Oz. Poche parole e tanta musica. Un’ora abbondante. Quindici canzoni, tra cui l’inedito Non basta saper cantare, cui si è aggiunto, a furor di popolo 4 marzo 1943, cantata dai due in solitudine, quando la band era già stata congedata dal palco. In mezzo tanti successi e qualche libertà come Que sera sera, portata al successo da Doris Day, incastonata tra I Muscoli del Capitano e Come è profondo il mare. Bravissimi a calare le voci ognuno nelle corde dell’altro: “Ci divertiamo -hanno detto a fine serata- e sembra che anche il pubblico si diverta. Le canzoni le abbiamo scelte in modo casuale. Alcune fanno parte della memoria popolare ed è impossibile escluderle. Altre meno famose servono a evidenziare anche gli angoli più scomodi. Non è nei nostri programmi fare una compilation di sucessi. Non siamo schiavi della scaletta unica: quando faremo un concerto completo (la data di Nonantola era figlia di soli quattro giorni di prove, ndr)disporremo di un blocco di 35 canzoni circa divise in un nucleo fondamentale e altre che faremo ruotare”. Impossibile non tornare alla loro prima volta insieme, tre decenni abbondanti fa. Non c’è melanconia nelle loro parole. Anzi c’è consapevolezza: “Quel tour era partito per gioco. Era un momento difficile. ino a poco primi c’erano gli attacchi degli autonomi. Al Flaminio siamo arrivati con amplificatori per soddisfare 5mila persone e davanti ce ne siamo trovate 30mila. Lì abbiamo capito che stava succedendo qualcosa di unico”. Impossibile fare paragoni tra le due esperienze ma se guardiamo a quanto è successo al Vox e quanto accradrà nelle prossime settimane si può dire, d’accordo con i due artisti, che oggi la gente cerca serenità e il loro repertorio può darla>. Non confonda, comunque, il concetto di Working in Progress. E’ vero che navigano a vista ma con cognizione di causa. De Gregori ha ammesso che “prima o poi un disco lo faremo” e c’è già un inedito, firmato quasi integralmente da De Gregori. Un altro lo ha promesso Dalla. Ci sarà da divertirsi. Questa è una reunion con la “r” maiuscola. Sono affiatati e carichi. Ma soprattutto hanno voglia. Il trucco per vincere questa sfida? In una frase da loro pronunciata: “Se non c’è un buon rapporto umano non si dividono palco e canzoni”.
Martedì 3 agosto primo concerto a Matera per il catanese Mario Biondi, pronto a deliziare con la sua musica la Cava del Sole con il concerto “Spazio Tempo”.
Prevendita biglietti per Mario Biondi
I Settore 55,20 euro
II settore 46 euro
II settore 40,25 euro
IV settore 34,50 euro
BIOGRAFIA MARIO BIONDI
Mario Biondi, nato a Catania il 28 gennaio 1971, è un cantante e compositore italiano. La scelta del nome d’arte è in ricordo del cognome che usava il padre, il cantante Stefano Biondi. Fin da piccolo dimostra la passione per la musica. A 12 anni inizia come corista in chiesa e, attraverso varie esperienze e tanta gavetta in giro per l’Italia, percorre un cammino professionale che sembra appartenere più a un cantante d’oltreoceano. Si perfeziona nella lingua inglese, che diventa la lingua con cui canta. Turnista nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, dal 1988 inizia a fare da spalla a celebri big dell’epoca, come Ray Charles. Appassionato di musica soul, forgia il suo particolare timbro vocale ascoltando i dischi di personaggi come Lou Rawls, Al Jarreau e Isaac Hayes. La svolta arriva nel 2004 con This is what you are. Il singolo era stato pensato per il mercato giapponese, ma arriva anche sul tavolo delle radio europee. Il famoso dj inglese Norman Jay lo inserisce a sorpresa nella scaletta del suo programma alla BBC1 e la voce di Mario Biondi, prima ancora del suo nome, si diffonde in tutto il vecchio continente. Arriva il riconoscimento del Consolato britannico alla Cerimonia di premiazione dell’associazione UK-Italy Business. Nel 2006 esce il suo primo album, Handful of Soul, inciso col gruppo High Five Quintet, che lo porta alla ribalta facendogli conquistare, dopo soli tre mesi, il primo dei due disco di platino Nello stesso anno partecipa all’interno del progetto benefico CD tributo ad Alex Baroni “Alex -Tributo ad Alex Baroni” interpretando il brano L’amore ha sempre fame. È del 2007 la partecipazione come celebrità al Festival di Sanremo, dove duetta con Amalia Grè nel brano Amami per sempre, scritto dalla stessa Amalia Grè in collaborazione con Michele Ranauro e Paola Palma. Nello stesso anno ha pubblicato un singolo intitolato No matter, in collaborazione con il DJ Mario Fargetta. Ha interpretato cover di brani molto famosi come Just the way you are, composta nel 1978 da Billy Joel e interpretata anche da Barry White. Nel novembre 2007 viene pubblicato il doppio album con la Duke Orchestra, I love you more – Live registrato al Teatro Smeraldo di Milano nell’ottobre dello stesso anno. Nel doppio cd è inclusa, ma non indicata sul libretto (ghost track), This is what you are. Nel 2008 viene coinvolto dalla Walt Disney nel progetto di remake de Gli Aristogatti. Biondi è interprete delle due colonne sonore del film d’animazione “Everybody wants to be a cat” (“Tutti quanti voglion fare il jazz” nella versione italiana) e “Thomas O’Malley” (“Romeo il gatto del Colosseo”). Nello stesso anno viene imitato nel programma della Gialappa’s band “Mai dire Martedì”; dove ripeteva il ritornello della canzone della pubblicità della Peugeot. All’ultima puntata il vero Mario Biondi è stato invitato in sala. Nel febbraio del 2009 è stato ospite al Festival di Sanremo. Ha duettato con Karima Ammar (in gara nella sezione giovani), nella canzone “Come in ogni ora”. Sul palco del Teatro Ariston Burt Bacharach, produttore del disco e autore di uno dei brani, ha diretto l’orchestra ed ha suonato il pianoforte. Ha duettato con Renato Zero nel brano «Non smetterei più», contenuto nel nuovo album Presente. A maggio ha partecipato alla sesta puntata del talent show di Rai Uno Ti lascio una canzone, esibendosi in alcuni duetti con giovani promesse della canzone. Il 6 Novembre del 2009 è uscito in nuovo album If, anticipato dal singolo Be Lonely. Il 6 febbraio 2010 ha partecipato alla quinta puntata della prima edizione del talent show di Canale 5 Io canto. Col suo timbro vocale molto vicino a quello dei più noti Barry White; Isaac Hayes e Lou Rawls, Biondi dà vita a un soul jazz caldo e passionale, che sa interpretare con accenti ironici. Negli arrangiamenti dei suoi brani si nota una coloritura jazz
Ma sia gigi D’Alessio che lucio dalla non sono già venuti a Matera?…..ma che fanno sempre le stesse cose?…bo…
se questo è portare turismo a Matera allora non abbiamo capito proprio nulla…perchè?…ve lo spiego…se voglio vedere questi artisti li trovo in tour per tutta l’italia in quest’estate…dunque nulla di nuovo…ma forse fanno questo perchè qualcuno ci marcia sopra….capisci a me!!!! era meglio investire del denaro in cose piu’ adatte al nostro territorio ed iniziative originali….va be!!! se piace così…
E perche’ non suggerisci tu qualcuno?
Chi facciamo venire?
TONY H ? ahahahah
A parte lo sfottimento dovuto ad uno che se la prende come te…. credo che quest’anno ci sono tanti nomi nuovi:
– Goran Bregovic
– C’e’ l’opera lirica e se viene ben allestita sara’ uno spettacolo UNICO !
– Renzo Arbore
– Lino Cannavacciolo
E comunque Dalla non viene solo ma in tour con De Gregori, non so se mi spiego.
Per gigi d’alessio no comment
Per finire devo riaprire il discorso sugli eventi a Matera.
Se non si fa niente ci lamentiamo … quando si fanno ci lamentiamo…
[b]CI LAMENTIAMO SEMPRE ![/b]
Questa e’ la verita’ ….
Bello il format “brancaccio forever”
E i giovani? cosa faranno? si devono grattare?
ecco una semplice lista:
Caparezza
Verdena
Linea 77
Fabri Fibra
Afterhours
Piero Pelù
Baustelle
Bambole di pezza
Pino Scotto
Sud Sound System
Villa Ada Posse
e così via..
e vi dico anche che con il cachet di Gigi D’alessio,ne fai venire almeno 3 di quei gruppi!
ZEN CIRCUS…..
Diciamo che hai ragione,
proponiamo di eliminare gigi d’alessio :X
e sostituirlo con le proposte di Giornalista Naif..
dalla, bregovic, biondi….
vanno bene.
[quote=Giornalista Naif]
Caparezza
Verdena
Linea 77
Fabri Fibra
Afterhours
Piero Pelù
Baustelle
Bambole di pezza
Pino Scotto
Sud Sound System
Villa Ada Posse
e così via..
e vi dico anche che con il cachet di Gigi D’alessio,ne fai venire almeno 3 di quei gruppi![/quote]
Come non essere d’accordo con Giornalista Naif? L’anno scorso, ad Alberobello, suonò Patti Smith: l’evento richiamò un folto numero di persone provenienti da diverse regioni d’Italia.
Quest’anno, in occasione del Pistoia Blues Festival, le prime due giornate sono dedicate a gruppidi fama mondiale che con il blues c’entrano poco: Porcupine Tree, Anathema, Queensryche, Hammerfall, Gamma Ray e altri.
Bene Bregociv, bene De Gregori, ma D’Alessio basta, per favore. Quei soldi potrebbero essere spesi per un artista o una band di maggior appeal, non solo locale ma nazionale.
Come non essere d’accordo col Giornalista Naif …. pero’ c’e’ da dire che se organizzi un concerto dei Verdena (che per quanto mi riguarda erano e restano scarsi) quanti saremo a vederli ?
100 persone ? 200 ?
Nel 2006 venne a Matera la Camera Migliore. Credo che non eravamo piu’ di 30 persone.
Se qualcuno invita Cristina Donà a Matera in quanti possiamo essere a vederla ? 50 ? 100 ? La meta’ dei quali dira’ [b]”MA CI E’ CHESS ????”[/b]
Ricordiamoci che siamo piccini e quindi non possiamo pretendere la luna.
Si spara il grande nome per raggiungere la massa, se fai venire le bambole di pezza verranno solo per vedere le cosce e il culetto di Morgana.
Solo io sono andato a Palermo per vedere le bambole di pezza quando cantava ancora Micky, poi c’e’ stata Ilaria che ora ha fatto un disco da solista. 👿
Sugli afterhours … che dire … vederli gratis a Bari nel 1999 con Moltheni e’ stato troppo figo.
In definitiva quest’anno mi accontento di Bregovic, siamo andati molto oltre le aspettative. Pensavo che dopo la magnificenza di Capossela non potessero pareggiare e invece ce l’anno fatta.
P.S.
FABRI FIBRA NO !!!
Mi castro ma preferisco D’Alessio!!!
Nel dire che Giornalista ha ragione a dire che e’ una estate per vecchi hai fatto il nome di Patti Smith che unisce diverse generazioni ….
E’ come se volessi Roger Waters B)
Insomma, ci sono vecchi e vecchi
Vai Gigi, vedrai che ci saranno piu’ persone al tuo concerto che ad altri….. poi il Materano sta sempre a lamentarsi… BEN VENGANO QUESTE INIZIATIVE ALMENO COSI INCOMINCIAMO A FAR MUOVERE QUALCOSA…………….!!!!!!!!!
W MATERA :cheer:
Si e’ vero, hai ragione, da gigino ci saranno tante tante persone ….
Resta il fatto che gigino scrive canta e produce canzoni di ……
CONTENTI VOI 👿
Tutti a dire la propria io voglio tizio, io voglio caio, giornalista naif ha fatto una lista e se vengono tutti, il totale di spettatori sarà al max 1000.
Il problema degli spettacoli a Matera è altro.
Se ad organizzare sono i privati, questi non fanno beneficenza o servizio culturale, questi fanno un lavoro dove giustamente devono guadagnare, e per guadagnare volente o nolente i cantanti da invitare sono quelli previsti, Gigi D’ Alessio, volente o nolete farà più spoettatori di tutti quelli elencati da giornalista naif, Dalla-De Gregori e Mario Biondi per me sono avvenimenti eccezzionali.
Basta sempre a criticare chiunque faccia qualcosa.
COme ho già detto un po di tempo fa rifaccio la domanda, perchè Il Festival Duni non si riesce a fare mentre questi concerti si?
Forse in un caso c’è qualcuno che rischia e in altri casi no?
Fare l’ organizzatore di concerti è unn lavoro difficile, che richiede capacità e conoscenza del territorio, un cantante che tira a Matera potrebbe non tirare a Bari ad esempio,
Saverio Vizziello è una persona eccezionale, un conoscitore di musica tra i migliori di Matera, però secondo me vuol fare qualcosa cui non è capace organizzare concerti, per cui o si affida ad un privato e magari riesce a creare un cartellone interessante, oppure con la crisi di questi tempi chi ente pubblico volete che finanzi concerti?