Lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 17,30 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma la giornata di studio e presentazione del volume: “Giovanni Caserta, Dante settecento anni dopo – 1321-2021”, Potenza, Villani editore, 20 tavole di Franco Carella.
“Ai miei mille alunni, / incontrati nei miei quarant’anni di insegnamento, / durante i quali Dante fu maestro di vita e di pensiero, /viatico per la faticosa ascesa ad essere uomini”.
Sono, queste, le parole di dedica con cui il prof. Giovanni Caserta accompagna la pubblicazione del suo volume su Dante Alighieri, per il quale, come è noto, in data 17 gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri ha istituito una giornata nazionale, fissata per il 25 marzo. Il Ministro della P.I., on. Franceschini, ha precisato che “Dante è l’unità del Paese. Dante è la lingua italiana. Dante è l’idea stessa dell’Italia”. Né si può trascurarlo come modello di virtù morale, civile e politica, campione di libertà nella vita e nell’arte.
Questo significa che Dante torna ad occupare un ruolo importantissimo nella scuola, nella cultura, nella società italiana e nella formazione della nostra gioventù. E’ stata questa la ragione per cui, già un anno fa, nel dibattito che si stava aprendo, quale editore, Villani chiese al prof. Giovanni Caserta di preparare, innanzitutto per le scuole italiane, un testo che fosse di preparazione alla conoscenza di Dante e segnasse una presenza di Matera e della Lucania Basilicata nel dibattito nazionale e internazionale che si sarebbe creato. Era una iniziativa che mirava a recuperare alla regione di Lucania Basilicata la figura del poeta nazionale per eccellenza, che nella nostra regione non ha fatto registrare mai grandi presenze, ove si escludano gli studi di Francesco Torraca, nativo di Pietrapertosa, nell’Ottocento, e Rocco Montano, nativo di Stigliano, nel Novecento.
Sappiamo bene – scrive l’editore Villaniin premessa- che “sulla provincia, purtroppo,pesano molti pregiudizi, come se dalla provincia non possano venireenon siano venute voci etestimonianze di alto livello e di spiccata originalità. L’emarginazione e l’isolamento, anzi, possono essere un vantaggio rispetto al coro e alla ricerca di facile consenso, che spinge a chinarsi al mercato, al successo, alla moda. Abbiamo invece l’ambizione di credere che il nostro sia un viaggio diverso, fatto alla distanza di settecento anni e nella lontananza dai centri di potere culturale, condizione indispensabile per scoprire, fuori del coro, aspetti ed elementi mai trovati altrove”.
La presentazione del volume, illustrata dalla matita di Franco Carella, è fissata per il giorno 10 febbraio p.v., lunedì presso il Palazzo Lanfranchi, a Matera, nella sala “Levi”. In realtà, più che di presentazione di unvolume,bisogna parlare – come dice la locandina – di giornata di studio e di riflessione collegiale intorno a Dante e allasua figura di uomo,grande intellettuale e poeta, di straordinaria attualità. Non per nulla il volume si intitola Dante settecento anni dopo – 1321-2021.
A discorrere sul tema- ed è una novità culturale notevole – saranno non dantisti o comunque specialisti della materia, ma cittadini comuni, tutti ex alunni del prof. Caserta, espressione della società civile. Ciòsi è deciso anche in ossequio all’obiettivo poetico di Dante,che pensò sempre di parlare alla società civile e laboriosa del tempo. Cosa che lo spinse, come si sa, alla coraggiosa e rivoluzionaria scelta del volgare al posto del latino.
I lavori della giornata, che, si svolgeranno dalle ore 17,30 alle ore 20, hanno questo programma:
Interventi Sen. Giampaolo d’Andrea, Assessore al Comune di Matera, Franco Carella, illustratore, Franco Villani, editore
Relatori: Nicola Falotico: In classe con Dante – Liceo Duni, Matera, Antonio Montemurro: Dante o del coraggio della verità, Isabella Abbatino: Società aperta, società chiusa in Dante, Manuela Taratufolo: La condizione della donna secondo Dante e Osb don Donato Giordano: Dalla “Commedia” al “Poema Sacro”.
Moderatore: Rossano Cervellera, giornalista.