Sabato 29 febbraio 2020 alle ore 17:30 nella sala convegni dell’Openspace all’interno del Palazzo dell’Annunziata a Matera sarà presentato il volume “Rocco Scotellaro. Tutte le opere”, edito da Mondadori e pubblicato di recente nella collana degli Oscar Moderni, a cura di Franco Vitelli, Giulia Dell’Aquila e Sebastiano Martelli.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Basilicata Culture presso la sala convegni del Palazzo dell’Annunziata, vedrà la partecipazione di Giampaolo D’Andrea, Consigliere del Ministro dei Beni Culturali e ViceSindaco di Matera, e di Francesco Giasi, Direttore della Fondazione Gramsci. L’incontro,che prende il via con i saluti al pubblico presente del Direttore generale di APT Basilicata, Antonio Nicoletti, e dellaPresidente di Basilicata Culture, Palmarosa Fuccella, sarà coordinato da Franco Vitelli, dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.Previsti intermezzi musicalia cura di Vittorino Curci, Nanni Teot e Antonio Dambrosio.
Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 – Portici 1953) fu poeta, giornalista, narratore e uomo politico. Tutte le sue opere sono state pubblicate postume, da i versi di È fatto giorno, premio Viareggio nel 1954, all’inchiesta Contadini del Sud (1954), al romanzo L’Uva puttanella del 1955, fino ai racconti di Uno si distrae al bivio editi nel 1974 da Basilicata Editrice.
La collocazione negli Oscar Moderni dell’opera completa del poeta e intellettuale lucano, scomparso tragicamente a soli trent’anni, consente di inserire Scotellaro nel «novero dei classici» del nostro tempo. «Non un modo per imbalsamare, sterilizzando, una figura che ha senso solo nel suo dinamismo culturale – precisa Franco Vitelli nella prefazione al corposo volume – ma un’offerta rigorosa per il coinvolgimento di un pubblico più largo di lettori che poi cerchino da soli “la verità e la poesia” (Rossi Doria)».
Quella di Scotellaro è una eredità preziosa e da preservare con cura perché testimonia di una capacità,pressoché ignota al nostro tempo,di connettere letteratura e politica, economia e storia, meridionalismo e cultura socio-antropologica. «La sua figura non è patrimonio esclusivo del Mezzogiorno – afferma Vitelli – ma guarda al Sud e al Nord, al mondo oltreconfine, dovunque si abbia a cuore la sorte delle genti umane».
L’incontro di Matera cercherà di offrire tutte le chiavi di lettura utili per entrare ed orientarsi nella “rete inestricabile” di un libro unico per la visione unitaria che ne scaturisce e per la gioia di incontrare, oltre al consistente corpus di poesie, ricerche e racconti, anche scritti inediti e raridi un protagonista assoluto della cultura e della storia del Novecento, sempre attualissimo. Quello che Italo Calvino definì «un intellettuale di tipo nuovo» che «in modo forse più completo d’ogni altro s’era avvicinato all’ideale d’uomo che la gioventù della Resistenza conteneva potenzialmente in sé», come opportunamente ricordato nella IV di copertina del libro, un uomo «impegnato sul fronte più avanzato della lotta sociale e sul piano più qualificato della cultura letteraria nazionale».