Sabato 29 marzo 2025 alle ore 20.15, nel Teatro della Regina di Cattolica si terrà la cerimonia di premiazione del premio letterario Internazionale “Citta’ di Cattolica – Pegasus Literary Awards”, giunto alla sua diciassettesima edizione, definito dalla stampa “l’Oscar della letteratura italiana”.
Il premio, patrocinato dal Comune di Cattolica, è una delle maggiori manifestazioni conosciute a livello internazionale, sia per la qualità dei contenuti, sia per essere il più grande premio popolare europeo.
E’ un concorso che si prefigge di rilanciare la cultura letteraria, stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, e di scoprire nuovi talenti, celebrando, nel contempo, coloro che, nel corso degli anni, si sono particolarmente distinti nell’ambito culturale.
Le richieste di partecipazione sono pervenute da diversi Paesi del mondo, tra cui la Spagna e gli Stati
Uniti.
Lo scettro di vincitore di questa 17^ edizione sarà assegnato a Annika Pampel, scrittrice statunitense, attrice e regista, residente a Los Angeles, per il Thriller “Death of a Nightingale”, edito da Eurobooks Edizioni.
Sarà premiata anche Vania Colasanti, giornalista di Repubblica per “Inseguendo Caravaggio”, edito da Baldini & Castoldi. Il trofeo Pegasus sarà, inoltre, assegnato a Luca Gonzatto per “Chi si ferma si ritrova”, edito da Rizzoli. Il premio della critica sarà assegnato a Enrico Terrinoni per “La letteratura come materia oscura”, edito da Treccani.
Tra gli autori stranieri saranno premiati la dominicana Joana Garcia Montero per “La dama” e Yala Ide Hatun per “Savoir tout reconstruire sur des cendres”.
Tra gli ospiti prestigiosi, ai quali saranno assegnati i premi alla carriera, vi sono Gianni Todini, Direttore Agenzia Askanews, per il giornalismo e la comunicazione, il compositore e musicista Franco Fasano per la musica, Clarissa Domenicucci per il giornalismo.
Il premio speciale per la saggistica sarà attribuito al giornalista originario di Maratea Biagio Maimone per l’opera “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio- umanitario”.
Il saggio di Biagio Maimone,
Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, propone la necessità di un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale della società odierna.
Sulla scorta della constatazione delle innumerevoli comunicazioni distorte, veicolate dai media e da molti mezzi di comunicazione, compresi i social ed alcuni contesti del mondo politico, foriere di sottocultura, che non può essere consentita in quanto impoverisce la società civile deteriorando le relazioni umane, Biagio Maimone ritiene che non sia più rimandabile la necessità di far vivere un linguaggio scevro da menzogne, da offese e dal turpiloquio.
La violenza, il cyberbullismo e l’incitazione all’odio non devono essere avvolti dal silenzio, ma combattuti da un sano impegno che disciplini l’uso della parola in modo che essa non divenga strumento di violenza e generi, pertanto, forme molto gravi di bullismo e comunicazioni nocive all’educazione dei giovani, facendo degenerare l’intera società verso l’involuzione morale.
Nell’ambito della vita politica, ultimamente, si fa strada sempre più l’uso di toni molto violenti ed anche l’utilizzo dell’insulto per esprimere il proprio dissenso. Ciò avviene anche nell’ambito della politica internazionale.
Si evidenzia come la modalità aggressiva sia considerata da parte di molti esponenti del mondo politico quella più appropriata per esporre il proprio punto di vista. Ma è certo anche che si vuole far vivere unicamente una forma di comunicazione che veicoli aggressività per creare paura del potere, ingenerando un processo comunicativo tipico del politicamente scorretto.
Il giornalista lucano sottolinea l’importanza dell’uso corretto e gentile della parola, che può costruire ponti di amore tra le persone e tra realtà culturali, sociali, politiche e religiose diverse e rimarca che la parola è vita, in quanto deve generare la vita nelle sue espressioni più nobili e spirituali. Perché la comunicazione generi vita e non mortificazione deve essere sorretta dalla creatività, dai sentimenti umani,
dalla spiritualità, dalla cultura umana, dalla sapienza dell’animo umano, dall’armonia, dalla bellezza intesa come valore morale .
Nel libro, che ha ricevuto la Benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco e che è stato presentato nell’Istituto Italiano di Cultura di New York, si fa appello alla necessità di insegnare ad amare, di comunicare l’amore, da trasmettere mediante il linguaggio, o meglio mediante un linguaggio rinnovato nei suoi valori, nei suoi contenuti e nelle sue finalità.
Biagio Maimone, soprannominato “Il giornalista dei poveri” per aver offerto, nel corso della sua carriera, servizi di comunicazione a persone che vivevano in situazioni di disagio economico segnalandole all’opinione pubblica, darà vita, nei prossimi mesi, insieme ad altri giornalisti e comunicatori, all’Associazione “Progetto Vita e Umanità – La Comunicazione al servizio degli ultimi e degli indifesi e di chi subisce atti discriminatori per motivi economici, razziali, etnici, religiosi o fondati sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale o sulla disabilità.
La serata sarà ricca di momenti di musica e spettacolo. Le coreografie sono state affidate alla mirabile maestria della coreografa Erika Rifelli.
La giuria, capitanata da Giuseppe Benelli, fondatore e Presidente del Premio Bancarella, è costituita dalla giornalista Daniela Quieti, da Laura e Silvia Squizzato di Rai Due, dall’attore e poeta Mauro Macario, dal “dantista” Angelo Chiaretti, dal giornalista Mario De Ambrogi, dal critico letterario Francesca Gussoni, dalla scrittrice Aurora Auteri, dalla poetessa Giusy Cafari Panico, dalla giornalista Maria Grazia Cucchi e dalla scrittrice Veronica Niccolai.
Mar 28