Venerdì 1 luglio 2022 alle ore 19 al Parco Baden Powell di Potenza, nell’ambito della rassegna “Il parco di tutti per tutti” è in programma la presentazione del libro “La storia di Potenza”, Typimedia Editore, in compagnia dell’autrice Alessandra Accardo e molti ospiti. Un viaggio nel tempo alla scoperta di storie, personaggi leggendari e bellezze inesplorate della città.
L’anima millenaria della città che fu l’antica Potentia, dalle sue origini misteriose alla ribellione contro i Borboni, dai giorni del terremoto alla rinascita nel dopo-pandemia.
Interverranno Alessandro Galella, assessore alle Attività produttive, Lavoro, Formazione e Sport della Regione Basilicata, Iole Cerminara, cantante e attrice, Alessandra Accardo, curatrice del volume, e Luigi Carletti, editore Typimedia. Moderatore dell’evento sarà il giornalista Rai Igor Uboldi.
A quasi mille metri di altezza, Potenza domina la valle del Basento. Nei secoli, è attraversata da romani, normanni, angioini, aragonesi, rimanendo un crocevia poco raccontato ma ricchissimo di storie. Il libro di Alessandra Accardo è un viaggio alla scoperta di personaggi leggendari, momenti cruciali e bellezze inesplorate della città che il geografo Al Idris nel 1100 descrive come “un piccolo Eden fiorito”. Eppure è un abitato in cui gli inverni sono terribilmente freddi e i terremoti frequenti. Ma sa ricostruirsi, ogni volta, e rinascere. Come una fenice.
“La Storia di Potenza” parla di mistica e miracoli, di santi che appaiono e proteggono, ma anche di conventi licenziosi in cui le monache consumano tradimenti e passioni.
Carmine Crocco, il generale dei briganti, subisce, qui, il processo che l’ha condannato a morte, prima che la pena gli venga commutata in lavori forzati a vita. Ma nelle case delle contrade potentine ancora oggi permangono i ritratti del bandito che ha flagellato e, insieme, dato speranza ai “cafoni”, dimenticati dalla Storia.
Potenza, è anche la prima città dell’Italia continentale a sollevarsi contro i Borboni, proclamando la sua annessione al futuro Regno d’Italia. Liberali coraggiosi combattono su quest’altura per la libertà e perché la giustizia appartenga a tutti, indistintamente. Come Emilio Maffei, un prete potentino che è anche un carbonaro, un mazziniano e un repubblicano.
L’8 settembre del 1943, Potenza viene bombardata dalle forze dall’aviazione alleata. Ma si risolleva, come sempre. Del resto, anche in architettura riesce a destare interesse: dal ponte Musmeci, “opera d’arte infrastrutturale” e non convenzionale, alle sue scale mobili, le più lunghe d’Europa.
Città dai mille volti, non svela nulla solo a chi non abbia voglia di guardarla.
“Il Ponte Musmeci è un colosso di cemento armato tra l’area industriale e la città. È uno dei simboli di Potenza e uno degli scorci più interessanti da cui guardare il capoluogo lucano. Sotto, scorre il Basento. Bisogna fare uno sforzo di immaginazione per capire come si presenta quest’area milioni di anni fa quando nel Pleistocene inferiore i rilievi di cui fa parte la collina di 812 metri su cui oggi sorge Potenza sono morbidi e intervallati da zone lacustri”,scrive l’autrice Alessandra Accardo all’inizio del suo racconto.
“Alessandra Accardo si muove agilmente tra le epoche in cui la città assume un ruolo importante, – sottolinea l’editore Typimedia Luigi Carletti nella prefazione al volume – che la colloca tra le capitali del Sud, e quelle in cui sembra quasi eclissarsi. Questo “saliscendi” storico è la caratteristica principale del capoluogo lucano, capace di passare da fasi di prosperità e sviluppo, a momenti di crisi con conseguenze molto dure per la sua popolazione. Eppure, grazie all’emergere di personalità trascinanti e alla sua caparbietà, la comunità potentina riesce sempre a rialzare la testa”.
La Storia di Potenza (€ 14,90, 208 pag.) è disponibile in libreria e in edicola. È inoltre possibile acquistare il volume online sul sito www.typimediaeditore.it.