Un weekend all’insegna di libri, cultura e società quello promosso dalla casa editrice Altrimedia a Matera dal 31 luglio al 2 agosto, con il supporto logistico della agenzia di comunicazione Diótima, con la rassegna Liber et Alia alle 20.30 nella Terrazza San Francesco in piazza San Francesco.
L’editore Vito Epifania dialogherà con gli autori, di tre tra le ultime pubblicazioni, e partendo dagli spunti presenti nei libri affronterà temi dell’attualità e non solo.
Al via venerdì 31 luglio con il giallo di Pietro De Sarlo Dalla parte dell’assassino. Il protagonista è il commissario Achille Schietroma del Tuscolano X. Un uomo brusco, cinico, disilluso, con il vizio del fumo e la passione segreta dei tarocchi, innamorato della moglie, intrappolato nelle indagini. Deve dare la caccia a un serial killer che lascia in giro cadaveri eccellenti. De Sarlo ha dato vita a un giallo intrigante e dal ritmo serrato che affronta tematiche attuali (la corruzione su più livelli, il sesso in cambio di favori, il potere ottenuto illecitamente, i reati ambientali) delineando un quadro moralmente deplorevole e purtroppo realistico dell’Italia.
Il primo agosto è la volta di Giorgio Maran con il suo Il tempo non è denaro. Perché la settimana di 4 giorni è urgente e necessaria. Viviamo nella società più produttiva e prospera della storia umana, ma per qualche motivo perseveriamo in un modello di produzione e consumo che prevede lo sfruttamento fino allo sfinimento di tutte le risorse: naturali e umane.
È necessario spalmare gli aspetti negativi del lavoro su un numero maggiore di persone e condividerne gli effetti positivi. Ridurre gli orari, e quindi redistribuire il lavoro, significa liberare tempo di vita. L’obiettivo è quello di lasciare spazio anche ad aspetti che non siano dominati dall’economico, spazio cioè a tutto ciò che non risponde alle logiche del mercato e del denaro.
Infine, il 2 agosto sarà presentato La Congettura dell’anima di Giovanni Calia. Si tratta della storia romanzata di Grigorij Jakovlevič Perel’man, un’intelligenza eccelsa e una sensibilità estrema, che riuscì a dimostrare la congettura di Poincaré, cercando così di spiegare quale sia la forma dell’universo. Il matematico di San Pietroburgo rifiutò però carriera, clamore e premi in denaro diventando lui stesso l’enigma da risolvere. Giovanni Calia, con una scrittura evocativa e coinvolgente, ha dato voce a una personalità tormentata, intensa, impossibile da dimenticare.