Sarà Paolo Giordano lo scrittore ospite del terzo incontro di Amabili Confini nei quartieri. L’appuntamento con l’autore del fortunatissimo La solitudine dei numeri primi (Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima nel 2008), è per giovedì 30 maggio, alle ore 18.30, a Matera, nell’Aula Magna don Tonino Bello della Parrocchia Maria SS Addolorata, in viale delle Nazioni Unite: nel cuore di Serra Venerdì. Paolo Giordano dialogherà con la psicologa Marinunzia Fanelli e lo scrittore Roberto Moliterni. Venerdì 31 maggio, sempre alle 18.30, si replica nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso, dove a dialogare con l’autore sarà lo psicologo Luciano Antezza.
La mattina di venerdì mattina, alle ore 12, invece, al Liceo classico di Matera, la scrittrice parteciperà ad un incontro interamente autogestito dagli studenti. A dialogare con Paolo Giordano, coordinate dalle docenti Maghita Palumbo e Rosalba Demetrio, dialogano con l’autore le studentesse: Annachiara Clementelli (IV D), Martina Lascaro (IV D), Federica De Bernardis (IV D), Raffaella Loglisci (II D), Sara Massa (II D).
Ma, come sempre, com’è nello spirito del progetto di rigenerazione sociale delle periferie, ideato da Francesco Mongiello, ampio spazio sarà data alle voci che arrivano dai quartieri. Paolo Giordano, si confronterà con gli autori dei due racconti brevi realizzati dai residenti della Macroarea Spine Bianche/Piccianello/Serra Venerdì, selezionati uno per sorteggio e l’altro dal team, esprimendo le sue considerazioni sul loro contenuto. Il tema proposto per questa quarta edizioni da Amabili Confini è “Orizzonti”.
E’ in questo modo che Amabili confini intende stimolare la partecipazione attiva degli abitanti facendone emergere le potenzialità narrative e conferendo allo scrittore ospitato il ruolo di “cittadino culturale temporaneo” nella Capitale Europea della Cultura 2019. Coordinatrice degli incontri di quartiere è Maria Rosaria Salvatore, a fare da filo conduttore la selezione di brani letti da Genoveffa Capuzzi.
Tra un racconto e l’altro, Paolo Giordano, autore anche dei romanzi Il corpo umano e Il nero e l’argento, parlerà della sua ultima fatica letteraria. Divorare il cielo è il titolo del romanzo, edito da Einaudi. La vicenda raccontata copre un arco temporale di vent’anni: Bern sparisce e Teresa smette di passare le estati dalla nonna; al funerale di questa lo rivede e abbandona la famiglia e l’università per restare con lui nella masseria con altre due coppie; quando il progetto di una comune dedita all'”agricoltura del non fare”, rispettosa dei ritmi naturali, fallisce e il gruppo si scioglie, loro puntano tutto su un figlio, e non riuscendo ad averlo, tentano l’inseminazione artificiale; si lasciano e prima del finale in masseria c’è persino una parentesi islandese. Ricco di temi, salti temporali, rivelazioni a sorpresa, colpi di scena, Divorare il cielo conferma il talento narrativo di Giordano, la sua capacità di inchiodare un momento apparentemente insignificante della vita delle persone e di caricarlo emotivamente fino all’inverosimile.