E’ stata annullata a causa dell’emergenza Coronavirus la presentazione del libro “La disabilità non è un limite ma un patrimonio per la collettività” di Marzio Muscatiello all’Unibas di Matera. Pertanto il comunicato di seguito riportato non è più valido.
Giovedì 5 marzo 2020 dalle ore 15,30 nell’aula magna dell’Unibas di Matera è in programma la presentazione del libro “La disabilità non è un limite ma un patrimonio per la collettività”.
Si tratta del libro autobiografico pubblicato da Marzio Muscatiello, fondatore della Pvf Matera e segretario del FBC Matera guidato dal senatore Salerno, l’artefice della storica promozione in serie B della squadra biancoazzurra.
Con l’autore saranno presenti don Domenico Monacello, le docenti universitarie Paola D’Antonio, Prorettrice Unibas alla disabilità,e Antonella Guida e l’ex calciatore del Matera, Giuseppe Innella. Introduce il docente universitario Vincenzo Scalcione.
Si tratta di una riflessione che pone al centro il rapporto del disabile con gli ambienti, umani e materiali, all’interno dei quali si strutturano relazioni e si sperimentano pratiche di vita.
Marziolino in passato ha vissuto appieno il mondo dello sport; lo si ricorda fra i protagonisti della stagione che vide la pallavolo femminile a Matera primeggiare, nei tornei nazionali ed internazionali. Oggi, Marziolino ha voluto mettere nelle pagine del suo libro le riflessioni provenienti dalla sua condizione di vita. “Si propone un momento di dibattito sui temi derivanti dalla disabilità, nella considerazione che, così come indicato nella International Classification of Functioning, Disability and Health esse va intesa come l’interazione tra persona con una condizione di salute e contesto; emerge – ha dichiarato D’Antonio – la necessità di considerare quindi i fattori legati al funzionamento ed alla disabilità come anche la relazione strutturatasi con i qualificatori”.
Si tratta di una iniziativa che recupera l’idea del Design for all, così da contribuire alla costruzione di una città senza barriere. Possiamo pensare – ha dichiarato Antonella Guida Unibas – e progettare spazi e luoghi per una architettettira inclsuiva”.
“La difficoltà con cui viene svolta una attività definisce se i Fattori ambientali risultano essere facilitatori o, invece, barriere; occorre promuovere – ha evidenziato Scalcione – l’inclusione ripartendo dalla riconsiderazione della disabilità, secondo quanto indicato nell’ICF, modello applicabile ad ogni condizione di salute”.