La prestigiosa rassegna di Cattolica ospita anche quest’anno molta della migliore editoria italiana e tanti scrittori che stanno scrivendo la storia della scrittura contemporanea. Promossa dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Rimini con la Città di Cattolica la rassegna si snoderà come una bella maratona di parole, storia, saggi, racconti, poesie da venerdì 13 sino a tutta la domenica 15. La poetessa materana Antonella Pagano è stata scelta per presentare il suo libro:”150 Pensieri per l’Italiaunita” con il quale ha scritto e va ancora scrivendo una storia assai significativa lungo tutto lo stivale. Raccoglie, lungo il suo viaggio, una sempre più una colorata serie di giudizi e pensieri di rinnovato interesse e per la nostra nazione e per il sentire ancora caldo dei suoi cittadini, a volte preoccupato, a volte sorprendentemente creativo. Un caleidoscopio di immagini che il libro sciorina con la firma di 150 italiani di tutte le regioni, isole comprese e finanche una composizione musicale arrivata dalla terra di Sardegna – che apre la futura raccolta di pensieri. Gianluca Erriu di soli 30 anni, infatti, ha composto “L’Italia delle meraviglie”, un numero 1 che ci auguriamo sia profetico nel senso positivo per i prossimi 150 anni. Qualcuno dopo di me, dice la Pagano, vorrà comporre la nuova storia, vorrà raccogliere i pensieri futuri, vorrà rimettere insieme 160, 170, 300 cuori e braccia e mani per narrare gesta e quotidiano dell’Italia delle meraviglie! Ma lei, come Lei sa fare, sia personalmente, sia facendosi diapason per cori di sensibilità-le chiediamo lei quando riscriverà? Chissà, magari tra un quinquennio o un decennio a dire, anzi a narrare con tante altre braccia, mani, cuori le meraviglie del territorio tra i più belli del pianeta. Mi piace ricordare che sarò nello spazio dell’IPLAC, di quell’Insieme per la Cultura che mi ha voluta ambasciatrice e che mi ospita nel cuore di questa Rassegna. Mi piace esserci, ma più mi piace ci sia la Rassegna. Ogni gesto di cultura è un mattone d’immenso valore per il nuovo rinascimento dell’Italia. Occorre essere solerti, vigili, concreti e veloci…che il tempo fugge. Occorre un grande illuminato discernimento… che il tempo fugge e le nuove generazioni debbono trovare la Nazione faro che i Padri hanno unito e fatto grande. Occorre onestà culturale perché germoglino fiori e non immondizia. Occorrono intellettuali vivi, onesti, composti, guerriglieri della letteratura, della pittura, della scultura, delle arti tutte, coraggiosi e impavidi costruttori di Pace e di Cultura autentica. Troppo spesso il termine ha indicato tutt’altro. Dedico il mio esserci al grande costruttore di Pace, di Integrazione, di Libertà, di Intelligenza: Mandela. E dedico il mio esserci al Santo Padre Papa Francesco, Uomo dell’anno, direi grande Uomo di sempre. Ci si eterna a compiere gesti di così illuminata umanità. E dedico il mio esserci a San Francesco che ha guidato la mano di me piccolina, sin dalle elementari, a frequentare la Bella Parola, la Poesia, ma anche la semplice Bella parola detta al compagno di banco, al fratello, allo sconosciuto per strada che ha bisogno di un qualcosa, di un semplice saluto. Dedico il mio esserci ai miei figli che percorrono vie luminose sia come uomini che come professionisti deontologicamente ok. E dedico il mio esserci a tutti di questo piccolo pianeta, puntino dell’immenso universo…che troppi confini e steccati alza in un così piccolo spazio ove è meraviglioso pensare, invece, che tutti possano incontrare tutti. Troppo spesso Cultura e Bellezza si sono pericolosamente allontanati. Troppa mistificazione. La verità è la poesia vera. La verità è vita vera. La mistificazione luciferina conduce al buio e l’oscurantismo genera notti infertili, baratri. Vorrei dunque ringraziare sulle pagine d’un quotidiano Roberto Sarra che ne è l’ideatore e che conoscerò, tutti coloro che conosco e non conosco ma che saranno nel territorio del Worldbook a far festa. La festa della Parola ritrovata in tutta la sua autentica bellezza. Ultimo ma non ultimo ringrazio Claudio Fiorentini che mi presenterà e narrerà del mio libro con la pacatezza e l’ardimento che gli sono consostanziali. E’ sostanza assai densa questo scrittore che in IPLAC ha trovato il terreno ove porre le sue radici e fruttificare. E grazie a Lei che è sensibile rispetto ai fatti della cultura di questa materana che percorre il territorio galoppando sulle ali di un Pegaso che stavolta è la nave che conduce il Worldbook”.
Dic 13