Torino ancora con il suo Salone del libro dall’8 al 13 maggio. Nell’ultimo decennio Antonella Pagano c’è stata e anche quest’anno ci sarà, in verità non personalmente bensì in forma inedita e originale ossia con un suo libro d’Artista, uno dei suoi Abbracci della poesia. Sarà Mariù Safier con la sua lirica “Obbedienza” manoscritta sul Libro Abbraccio della Pagano a segnare l’edizione 2024 del Salone del libro più prestigioso d’Italia. Mariù Safier e Antonella Pagano, due poetesse. Due donne, due vite differenti, due sensibilità poetiche, finanche una bruna e l’altra bionda, differenze che a Torino sapranno tracciare un segno importante nella storia della scrittura. Intervistiamo la Pagano che ci riferisce: Sabato 10 maggio sarà Mariù Safier a porgere al pubblico la sua “Obbedienza… Amavi del sole la salita / ma anche / la luce diffusa delle stelle / il fruscio musicale delle palme / il timido belato degli agnelli, il mondo…con tutti i difetti / le passioni, gli errori / il riflesso della Creazione / stupore che incanta, rapisce…” una lirica di rara preziosità che s’intreccia al mio vissuto in quel di Matera dove ho scritto: …intreccio parole di roccia a parole di tulle; parole di autentica roccia, non delle “rocce” metaforiche e taglienti, ossia le città violente, le città spersonalizzanti, gli agglomerati urbani ove le anime belle debbono scontrarsi con le anime impoverite, i territori insanguinati dalla follìa e dalla perversione umana. Le mie rocce hanno odore di mirto selvatico, sono ricche di dodicimila anni di umanità, loro mi hanno insegnato bellezza e leggerezza. E la Safier che dichiara:” Io mi sono nutrita della Storia pagana e cristiana di Roma, della sua Eternità incisa nelle pietre, scolpita nei marmi che si colorano di rosa acceso, di arancio squillante, di rosso purpureo alla luce del sole…” parole di roccia plurimillenarie per la Pagano e parole di pietre millenarie romane per la Safier…luoghi diversi eppure parole sempre solidamente poetiche. La Pagano di “Rondine con te – sillabe innamorate” raccolta di preghiere e la Safier che si avvicinata alla poesia religiosa grazie al prof. Antonio Rossi, presidente della Fuis, che ha fortemente voluto indagare questo ambito di pensiero, ambito che la Safier ha continuato ad indagare e approfondire personalmente fin dentro tutto il mondo della fede; è così, a seguito di ciò che è nata -tra le altre- “Obbedienza” la poesia che presento sabato mattina al Salone del Libro di Torino. E, ci riferisce la Safier, questa lirica e io stessa non ci saremmo state a Torino senza il contagioso entusiasmo di Antonella Pagano che, nata l’idea, si è messa all’opera ed ha gettato l’impalpabile ponte di seta sulle rive del Tevere dov’eravamo quando nasceva l’idea che aveva per madri: due artiste innamorate della Parola. L’eclettica Pagano poeta, drammaturgo, pittrice del volto, giornalista free lance e vulcanica animatrice culturale da oltre un cinquantennio continua a stupirci con le sue Opere d’arte, anzi le sue Metafore d’Arte assolutamente uniche al mondo: Florileggìi, Abbracci della poesia, Aurore italiane, l’abito nuziale Pensiero d’Amore, il suo quaderno-bolero-caban Pensiero, solo per citare alcune delle sue metafore poetiche materializzate. Per questo 2024 il suo libro d’Artista sarà nel mega stand della FUIS-Federintermedia, Federazione degli scrittori italiani, condotta in maniera illuminata dal Prof. Natale Antonio Rossi. Una vera novità. La lunga pagina di shantung in seta verde acqua manoscritta non riporta suoi versi bensì il bellissimo componimento poetico di Mariù Safier, giornalista Rai, scrittrice e poeta che nasce attrice -forte del nobile percorso all’Accademia Silvio D’Amico in Roma. La lunga storia dei libri d’Artista della Pagano – approdati nella magnifica Biblioteca Casanatense in Roma, oltre che nell’antico quartiere Raval di Barcellona (Spagna), in Palazzo Venezia in Roma, al Palazzo Ducale di Genova, in Sicilia, Napoli, Sardegna, in San Pietro Caveoso nei Sassi di Matera, la lunga storia prosegue e si articola. Esposti con i Florileggìi che la stessa allestisce con quella sua magica reatività di cui hanno narrato, fra gli altri, il Prof. Sisinni e il Prof. Strinati, quest’ultimo, in particolare, ebbe a dire che era nato lo stile Pagano, insomma è una storia che prosegue il meravigliante cammino. Potere e importanza della Parola per ricordare agli esseri umani che è la Comunicazione a distinguerci, la Poesia a nobilitarci.