Giovedì 13 giugno 2019 alle ore 17 nella sala Laura Battista della Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” a Matera nell’ambito della rassegna Arte per le Marche è in programma la presentazione del libro “Il Male accanto” di Massimiliano Comparin e del libro “Il Demonio di Sant’Andrea” di Gaetano Allegra. L’evento culturale è a cura dell’Associazione Arte per le Marche con il Patrocinio della Provincia di Matera e dell’Ordine degli Avvocati di Matera.
Perchè il nord e il sud non sono mai stati così vicini. Due secoli, due italie, due romanzi: una sola mafia.
Due autori, due libri profondamente diversi ma sottopelle estremamente concatenati, ci raccontano una storia lunga 1.000 chilometri e larga 150 anni. Dal brigantaggio post-unitario all’infiltrazione mafiosa al Nord, con Milano nuova capitale della ‘ndrangheta. Per capire chi siamo è necessario sapere cosa siamo stati.
Il male accanto
“Questo libro scava nella tranquilla e operosa provincia lombarda, ci scova il più terribile potere criminale e dimostra che le organizzazioni mafiose al Nord ci sono da sempre.” Roberto Saviano
Un viaggio, spietato e lucido, dentro il male, la sua seduttività e la sua allucinata follia. Tra romanzo e noir d’inchiesta, “Il male accanto” ripercorre l’ascesa della ‘ndrangheta al Nord degli anni ‘80-’90, concentrandosi in particolar modo su una serie di rapimenti che al tempo destarono grande scalpore.
Ispirato a una storia realmente accaduta, il libro contiene le deposizioni originali rilasciate dal pentito Antonio Zagari al magistrato Armando Spataro nel corso dell’inchiesta “Isola Felice”, un documento fondamentale che viene riproposto per la prima volta in assoluto attraverso queste pagine. Le dichiarazioni del testimone di giustizia costituiscono il fiume carsico che attraversa questo incredibile romanzo. Dentro, s’incagliano le vite di tre ragazzi, Regiù, il Pera e il Ross, amici per la pelle e figli dello stesso cortile di un piccolo borgo del Nord Italia. Allievi ignari di un inconsapevole maestro che, a distanza di vent’anni, racconterà in controluce, assieme ai suoi terribili crimini, la loro storia.
Massimo Comparin, ha esordito con la scrittura nel 2010, con il thriller storico “I cento veli” in cui tratta, lontano da strumentalizzazioni politiche, il tema dell’esodo istriano e delle foibe; il libro ha vinto diversi premi letterari ed è ora alla sua terza edizione.
È direttore editoriale di Edizioni dEste, ha scritto una drammaturgia teatrale, “Econosofia”, ed è autore di diversi soggetti video, spot e docufiction.
Il Demonio di Sant’Andrea – Prefazione di Rita Borsellino – Postfazione di Eugenio Bennato
Il romanzo storico, che tratta il tema del brigantaggio nell’epoca borbonica, sposta la prospettiva del lettore, spesso influenzata dai testi scolastici, in merito alla questione meridionale, permettendo un’immersione realista nella Lucania preunitaria.
Il 4 luglio 1838, a Sant’Andrea, dove il monte Vulture sorveglia il cuore della Lucania, nasce Totore, figlio di Maria e Pasquale Iodice. Dal padre contadino – uomo forte della propria semplice saggezza e dell’amicizia invincibile che lo unisce a Peppe e Bito – eredita i geni dell’integrità e del senso di giustizia, dalla madre equilibrio e resilienza. Talenti elevati all’ennesima potenza da un marchio di fierezza che, sin da bambino, gli conquista un soprannome che diventerà leggenda. Il Demonio di Sant’Andrea affina prodigiosa intelligenza e spirito indomito sui libri estorti a don Cuono Patania, più profano che sacro parroco del paese. Il Demonio si accultura. Conosce il mondo al di là del suo villaggio. Comprende che l’istruzione è negata ai più per mantenerli sottomessi.
Matura senso di appartenenza e responsabilità verso una terra e un popolo oppressi dai Borboni ma anche ingannati dal miraggio di un’Unità d’Italia sotto l’egida savoiarda, che alla gente non porterà né libertà né emancipazione. Il Demonio accumula conoscenza. A tutto questo attingerà quando, ingiustamente incarcerato e poi evaso costretto alla macchia, dovrà diventare brigante. Non uno qualsiasi: il più ardito e rispettato capobrigante di tutti i tempi. Astuto e lungimirante. Condottiero abilissimo e illuminato, riunirà attorno a sé altre bande brigantesche e i loro dodici capitani. Fra questi il fratello Gerardo, gli amici Ninco-Nanco e Staccone, e il decisivo alleato Carmine Crocco,
il Serpente di Rionero. Con loro comanderà un esercito popolare sempre più numeroso e fonderà una città incredibile, utopia fatta luogo. Sarà buon governante e sorprendente stratega. Non esiterà ad affrontare le più addestrate e meglio armate truppe degli oppressori, in un susseguirsi di eventi ed epiche battaglie. Fino allo scontro finale, decisivo, lì dove le scelte e il gesto del singolo possono davvero fare la Storia, oltre che il destino di altri uomini e donne.
Affresco storico accuratamente documentato ma anche racconto avventuroso splendidamente avvincente, canto corale ma anche concerto di ballate, che di ogni personaggio fanno il ritratto e dicono il sentire, Il Demonio di Sant’Andrea è un romanzo neo-verista, abilmente anticato, scritto con bellissimo ritmo e rispettoso incanto al cospetto della forza delle parole. Dentro ci sono le radici del nostro Sud e della questione meridionale. Dentro ci sono le note e le strofe di canzoni battagliere, festose persino davanti al pericolo. Canzoni piene di coraggio e voglia di riscatto. Le canzoni dei briganti. La cui eco non si è mai spenta.
Gaetano Allegra è nato nel 1979, a Milano. Si è diplomato al Liceo Classico Ernesto Cairoli di Varese nel 1997 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare come giornalista per la rivista turistica internazionale Rendez-Vous, poi diventata “Italia è”. Successivamente è stato redattore di testate periodiche e quotidiani, fra i quali La Prealpina. Ha lavorato per oltre dieci anni in campo giornalistico firmando da direttore responsabile alcuni settimanali sportivi. È stato inoltre autore di testi televisivi. Appassionato di pianoforte e di letteratura, vive e lavora attualmente a Varese.